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“Niente indennità di confine per medici e infermieri. Così la fuga in Svizzera da Como (e non solo) continuerà”

La Uil Fpl del Lario torna alla carica per ottenere l’Indennità di confine per il per il personale sanitario comasco (e non soltanto) che viene inesorabilmente attratto dalla Svizzera, lasciando spesso il territorio italiano.

Pubblichiamo di seguito l’intervento del sindacato.

Indennità di Confine per il personale sanitario: SE NON ORA, QUANDO?

Il Governo attiva la ZES (Zona Economica Speciale) per Marche e Umbria…
E per i nostri territori confinanti con la Svizzera? Nulla.

Da anni la UIL FPL del Lario e Brianza chiede una misura concreta per trattenere medici e operatori sanitari nelle strutture ospedaliere di confine.

A zero risorse, come si può garantire la sanità pubblica nel nostro territorio?

Serve l’indennità di confine, finanziata dai ristorni svizzeri, per:

– Incentivare economicamente chi resta a lavorare nei nostri ospedali
– Prevedere detassazione per chi affronta i disagi del confine
– Applicare anche qui una vera ZES Sanitaria

Dobbiamo forse chiudere interi reparti per far capire che siamo in emergenza?

NOI DELLA UIL FPL LO DICIAMO CHIARO:
Basta con la fuga del personale sanitario!
Difendiamo la nostra Sanità, difendiamo i nostri territori.

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