L’importante è che se ne parli. Soprattutto in questa città dove il soporifero, da sempre, supera qualsiasi contrapposizione. Parliamo ancora una volta dell’idea del nuovo stadio Sinigaglia (progetto è un parolone, almeno al momento: qui trovate la presentazione).
Giusto oggi pubblicavamo una presa di posizione nettamente contraria e durissima, quella dell’imprenditore Alberto Frigerio, figura molto conosciuta in città e in provincia, nonché – giusto per citare due tra i tanti ruoli rivestiti negli anni – ex presidente dello Yacht Club ed ex assessore provinciale.
Questo l’intervento, sicuramente da leggere prima di procedere: “Mi chiedo se solo a me il nuovo stadio sembri un ecomostro devastante. Va recuperato quello storico”.
Così alle parole di Frigerio sono seguiti diversi commenti sui nostri social. Da evidenziare quello dell’architetto e fotografa, conosciutissima in città e non solo, Lorenza Ceruti. Riportiamo integralmente il Ceruti-pensiero, sulla pagina Facebook di ComoZero, non meno impattante di quello dell’ex assessore:
Ma esattamente che cosa è rimasto del vecchio Sinigaglia? (intendo cosa è rimasto del campo del 1927). Quello che è importante che rimanga è il lungo corpo progettato da Mantero con piscina, palestra e uffici, ma per il resto non c’è più niente del “vecchio Sinigaglia”. Si vuole fare una ennesima ristrutturazione da sembrare ancora più una superfetazione?
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Il “vecchio Sinigaglia” in che cosa sarebbe ben inserito?
Da 40/50 anni è inserito in un parcheggio a raso in riva al lago. Questo significa essere ben inserito? Certo che la zona attira turisti…ma per parcheggiare. Infatti questa zona e in particolare proprio viale Puecher non è fruibile se non per parcheggiare. Magari ai due club privati fa comodo, ma personalmente trovo che non sia un uso consono per quella zona. Pace lacustre…ricerca del bello e del green…in un parcheggio a raso in riva al lago?
“Un ecomostro in riva al lago”…invece un parcheggio a raso, in quella zona, che soffoca edifici di valore…come lo vogliamo definire? Bello? Green? Virtuosismo? Il render dà una idea e una direzione. Personalmente trovo che sia una enorme opportunità per Como e soprattutto per quella zona che attualmente non ha una identità se non quella di parcheggio a raso.
Non si chiama neanche più “Zona stadio” ma viene definita “Zona parcheggio stadio”… Probabilmente diventerebbe una zona finalmente di reale pregio e non spregiata da auto e degrado (la facciata su viale Puecher è un oltraggio…ed è la facciata fronte lago. (Adesso almeno è un po’ sistemata…).
Lo sponsor offre un progetto di uno studio che ha lavorato in molte parti del mondo, in molti contesti (sia centri storici che non). Vale l’esperienza? Vale il curriculum? Spero proprio di sì!