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Lago di Como, gli ambientalisti contro il turismo di massa: “Basta costruire resort e centri storici a numero chiuso”

“L’overtourism sul Lario fa male all’ambiente. O, sarebbe meglio dire, il territorio del lago di Como non è in grado di sopportare grandi flussi di turisti”. L’allarme arriva dal Circolo Ambiente Ilaria Alpi, con una nota diffusa questa mattina, venerdì 28 giugno.
“Lo stiamo vedendo, con sempre maggiore intensità, nella situazione attuale – si legge – Questo riguarda la capacità dei centri storici delle cittadine turistiche di ospitare un numero elevato di persone, ma vale anche per gli spostamenti in auto sulle strade del Lago, o per la navigazione in barca o coi battelli”.

E’ in particolare il presidente dell’associazione ambientalista, Roberto Fumagalli, a segnalare “l’impatto ambientale e paesaggistico che potrebbero avere le nuove strutture ipotizzate nel territorio. Penso al progetto per nuovi impianti sciistici con innevamento artificiale a bassa quota sul Monte San Primo. E penso al progetto di un nuovo mega Resort turistico a Torno. Entrambi questi progetti avrebbero un elevato impatto sull’ambiente naturale e sulla viabilità”.

“Il territorio del lago di Como è molto delicato dal punto di vista idrogeologico, come abbiamo potuto verificare negli ultimi anni ed anche in quest’ultimo periodo. Un territorio che ci presenta il conto a ogni nubifragio – aggiunge – Come uscire dall’overtourism? Servono forme di turismo più sostenibili che, per spostarsi, si affidino al trasporto pubblico (che, in ogni caso, va prioritariamente potenziato a beneficio dei pendolari), ma soprattutto occorre non prevedere nessuna nuova infrastruttura turistica. Si potrebbe introdurre il numero chiuso nei centri storici più delicati e regolamentare gli affitti a breve termine, privilegiando nel contempo forme di turismo diffuso di qualità (e non di quantità), che punti sulla cultura, sull’ambiente, sul recupero dei vecchi edifici abbandonati nei centri ‘minori’, favorendo l’economia locale e giovanile, a beneficio diretto delle comunità del territorio”.

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16 Commenti

  1. Salve. È il mondo che non funziona , non il vostro lago , o il mio ( il Garda ). La gente ignora il significato di vivere civilmente e si comportano come pecore. Ignoranza , inciviltà, incuria , menefreghismo. Multe e cartelli poco possono.Mi aspetto che qualche leone mi dia del fascista. Amen.Grazie.

  2. ….la sua automobile Bianca può girare solo per Como e provincia perché nelle città metropolitane è bandita in quanto inquina troppo. Vi lamentate sempre del troppo turismo e dell’inquinamento dei bus turistici. Prima di lamentarvi per ogni cosa, iniziate voi stessi a non inquinare con quei carrozzoni… e guardate oltre, il turismo porta ricchezza in ogni settore !!

    1. All’inizio certo, ma dopo un po’ , se non si mette in piedi un’attenta gestione, le ricadute sono pesantemente negative. So quel che dico perché sono di Vernazza (5 terre), e qui non solo la fisionomia del paese è cambiata (ad es. non trovi più una macelleria perché ci sono quasi solo negozi per turisti) ma la struttura sociale, nessuno riesce più a trovare appartamenti in affitto perché i proprietari li utilizzano come B&B) ecc.

  3. Si continua a parlare di troppi turisti e si pubblica un foto senza allargare al resto della città, io stamattina alle 9.30 non prestissimo ero in viale Geno e c’era pochissima gente, posteggi tutti vuoti (forse anche per il prezzo) funicolare che lo scorso anno era inavvicinabile oggi vuota, io non ho i dati ma l’impressione come a Natale anche per l’estate si nota un netto calo turisti e di conseguenza di soldi che entrano si nelle tasche di commercianti e albergatori ma in percentuale diventano tasse e servizi si spera migliori.

  4. Frequento molto il lago essendo della zona .
    Premesso che il nostro lago lo preferivo quello di una volta. Però non potendo fermare il progresso faccio alcune considerazioni.
    Ultimamente il lago è esageratamente pubblicizzato e sollevare il problema dell’overtourism mi fa sorridere.
    Questo lago e la gente che lo abita ,non ha una cultura turistica e dunque ecco il problema. Leggevo tempo fa una dichiarazione del sindaco di Varenna , che questo turismo fa perdere identità ai residenti. Questo sindaco ” campagnolo” deve governare un paesino di montagna non di Varenna . Per esempio si preoccupi di fare sistemare la galleria che fa schifo.
    L’altro giorno ero a mangiare un gelato a Mandello , all’arrivo dei traghetti.
    È arrivato un traghetto, si moriva dal fumo di scarico . Ecco , questo è il nostro lago , con traghetti della guerra 15-18 . C’è molto da fare. Cari ” laghee” datevi da fare .

  5. Io so solo che se devo tirare avanti, con 2 ragazzi che studiano, fra un po dovremo dormire in macchina per affittare la mia casa a turisti…e a scanno quel poco che guadagno tra commissioni e tasse riesco a tirare avanti nonostante abbia (avevo dato il valore dei soldi) un lavoro dignitoso.
    Vita sempre più cara, ceto medio impoverito e qua i ricconi (albergatori e altro) parlano di limitare il turismo breve…
    A fijj schiviu

  6. Sul Lago, Ci vogliono regole per disciplinare i natanti o perlomeno qualcuno che controlli il rispetto delle regole almeno nelle aree più a rischio, non è solo una questione di licenze ed autorizzazioni, serve anche educazione degli operatori e motori molto meno potenti per i rent a boat ed anche per i natanti privati senza patente. Sospensione della patente per chi infrange le regole, test per ebrezza o stupefacenti. Aree a navigazione solo elettrica o con permessi speciali, rotte obbligate in alcuni tratti e conseguente interdizione ai motori di alcune anse o golfi. Pulizia dei fiumi e del lago dopo i temporali. Motonavi meno inquinanti e con minore impatto ondoso. Come fare tutto questo? Alzando le tasse dirette ed indirette ai turisti, alcuni esempi: Nei biglietti per non residenti si inserisca una tassa turistica per il potenziamento e la riduzione delle emissioni dei trasporti pubblici. Qualcuno rinuncerà? Pazienza, non avremo bisogno di fare il numero chiuso. Si tolgano le auto dalle strade, si riducano i sensi unici che allungano code e aumentano inquinamento e si costruiscano parcheggi decentrati con un servizio navetta elettrica incluso gratuitamente i cui costi saranno pagati dalla tassa di parcheggio per non residenti. Sembra poco? i nostri problemi arrivano dal lago dalle strade e dai treni, facciamoli pagare di più ai turisti ed investiamo sulla qualità della viabilità anche a loro beneficio.

  7. A vedere il tipo in foto con la maglia a righe direi turismo di alta classe. Quello di cui decantano i commercianti della zona a giustificazione dei prezzi.

  8. Sono d’accordo basta lanzichenecchi travestiti da turisti.
    Regolamentare campagne pubblicitarie per eventi e manifestazioni carnevalesche estive e natalizie.
    È così che è iniziato l’overtourism!

  9. Gli impianti sciistici a San Primo ci sono sempre stati e si tratterebbe di ripristinare solo una breve pista per consentire, soprattutto ai bambini della zona, di imparare a sciare e di fare sport con poca spesa. Inoltre notoriamente si scia solo in inverno, quando in zona non ci sono certo problemi di overtourism e un piccolo impianto ben studiato potrebbe dare nuova vita a una zona che attualmente in inverno è “morta”.

    1. Un piccolo impianto ben studiato? Per ripristinare un breve tratto? Signora fosse così sarebbe anche bello per i bambini, ma vada a leggere il progetto nei dettagli e come per il resort a Torno, si renderà conto che stiamo permettendo al resto del mondo di distruggere il nostro territorio per avere un enorme parco giochi sul lago più bello del mondo…

  10. Pienamente concorde con i. Ambientalisti. Como nn puo reggere questo turismo di massa. La stanno devastando.

    1. Io, per quel poco che può servire (più che altro per sensibilizzare la gente), giro con 2 “annunci” incollati ai finestrini della mia auto = STOP OVER TOURISM. STOP INVASION….
      Chissà se qualcuno li condividerà ….

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