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Punti di vista

“Se esiste un briciolo di democrazia, sul nuovo stadio di Como non può decidere solo la giunta”

Il suo primo intervento sul nuovo stadio Sinigaglia – estremamente critico – aveva suscitato scalpore e acceso ancora di più il dibattito gia caldo sul tema del momento. Ora Alberto Frigerio torna sulla questione, ovviamente senza aver cambiato idea sul progetto, e specifica ulteriormente alcuni temi.

Peraltro, nel momento in cui, mercoledì scorso in sede di Commissione comunale, il sindaco di Como Alessandro Rapinese ha anche sostanzialmente escluso di aprire a incontri-confronti pubblici sul nuovo stadio coinvolgendo categorie, associazioni e cittadini come richiesto da più parti, il testo dell’ex assessore provinciale ed ex presidente dello Yacht Club Como indica invece una strada completamente diversa anche su questo aspetto.

Ho letto con interesse le note che accompagnavano le tavole del nuovo stadio. Usare un linguaggio tecnico per mimetizzare che il progetto del nuovo stadio prevede un’ altezza di 5 piani, ovvero sarà di altezza pari al Novocomum che lo affianca, se pur corretto, può far nascere il dubbio che sia un artificio per non far percepire al lettore distratto le reali dimensioni del manufatto.

In effetti viene giustamente evidenziato il piano zero, ovvero il piano terra ma che a tutti gli effetti è e rimane un piano con le sue altezze. A questo si sommeranno i piani 1, 2,3, e 4 in elevazione e così l’edificio finito, che si legge sarà di quattro piani, risulterà invece essere di 5 piani fuori terra per un’ altezza di circa 25 metri (in realtà 22,5 ndr) ovvero pochi metri meno dell’altezza del monumento ai caduti che oggi svetta per la sua altezza sino a parere un gigante a fianco del vecchio Sinigaglia.

Oltre ai dati sull’ altezza mi piacerebbe sapere, per una valutazione serena e trasparente, l’attuale volumetria dello stadio, quella aggiuntiva prevista per ospitare le aree e strutture necessarie per lo svolgimento dell’attività sportiva e la nuova volumetria aggiuntiva dedicata a palestra, bar, ristorante, albergo, supermercato e spazi commerciali e poter così valutare quante tonnellate di cemento verranno versate in riva al lago a fronte della volumetria dedicata all’uso sociale, sport e spettacoli e quella dedicata all’attività commerciale speculativa dello “Sponsor”.

Nonostante venga spesso ripetuto che, essendo inserito nel programma elettorale, il rinnovamento dello stadio è di competenza e quindi necessita della sola decisione di giunta, penso che il progetto presentato, ben diverso dalla ristrutturazione promessa, vada ben oltre il mandato elettorale ottenuto con il voto.

Il cambiamento così radicale e profondo di destinazione di un’area di tale rilievo urbanistico, paesaggistico, artistico non può essere affidato al solo giudizio di poche persone che, se pur elette a rappresentarci, decidono in totale autonomia, convinti sia sufficiente chiedere pareri a comitati da loro scelti. Se ancora esiste un briciolo di quella democrazia che oggi subisce attacchi distruttivi credo sia necessario un sano dibattito aperto che comporti la costruzione di un parere di maggioranza dell’opinione pubblica, ammettendo alla discussione anche voci di diversa veduta, di fronte al quale tutti si dovranno democraticamente attenere.

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