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Stadio di Como, lettera del Comitato residenti al sindaco: “Perché tanta segretezza? Le nostre 7 domande”

Una lettera aperta sul futuro dello Stadio Sinigaglia di Como, indirizzata al sindaco Alessandro Rapinese. A inviarla, il “Comitato per un nuovo Sinigaglia”, formato per gran parte da residenti nella zona dell’impianto che – come noto – il Como 1907 vorrebbe trasformare radicalmente con un progetto ancora top secret. Nel frattempo però – probabilmente da inizio luglio – dovrebbero partire i lavori-tampone per l’agibilità in vista già della prossima Serie A. Pubblichiamo di seguito il documento integrale del Comitato, con le 7 domande rivolte al primo cittadino che non hanno ancora trovato risposta nonostante diversi tentativi.

Lo stadio è ancora dei cittadini?

Lettera aperta al Sindaco Alessandro Rapinese

Gent. Sindaco,

Le scriviamo questa lettera a nome del “Comitato Per un Nuovo Sinigaglia”. Siamo persone residenti a Como, in gran parte nella zona dello stadio, dei giardini a lago e dei quartieri limitrofi. Abbiamo voluto specificare fin dal nome che siamo un comitato PER e non CONTRO. Il nostro obiettivo non è di bloccare o protestare in maniera acritica ma di lavorare e confrontarci PER costruire, per fare in modo che ogni intervento su Como renda la città più bella e vivibile. Parecchi di noi l’hanno anche votata nelle scorse elezioni e molti sono tifosi del Como.

Scriviamo perché riteniamo sia utile fornire ai cittadini qualche informazione sui lavori di riqualificazione dello stadio. Non è mai stato organizzato un incontro con la cittadinanza e non è mai stato presentato il progetto con una comunicazione ufficiale del Comune. Ci siamo rivolti all’ufficio tecnico del Comune e ci hanno risposto che è tutto nelle mani del Sindaco. Ci siamo rivolti alla società SENT (proprietaria del Como) e hanno risposto che non possono dare alcuna informazione.

A due settimane dall’inizio dei lavori veramente fatichiamo a capire il perché di tanta segretezza.

In mancanza di notizie ufficiali da mesi continuano a circolare voci di corridoio e gossip di ogni tipo: non crediamo che sia questo il modo migliore di affrontare dei lavori così importanti per una delle zone più pregiate della nostra città.

Per questo ci rivolgiamo a Lei. Per avere una risposta a queste domande:
1) Che tipo di lavori verranno effettuati allo stadio e con quali tempi?

2) E’ stato valutato l’impatto architettonico di questi lavori sulle opere di pregio presenti? (Novocomum, Monumento ai Caduti di Sant’Elia, Tempio Voltiano, facciata razionalista della Piscina e dello stadio)

3) Che impatto avranno questi lavori sui parcheggi presenti: verranno aumentati o diminuiti? A fronte di una capienza aumentata è stato studiato un piano di mobilità per non bloccare ogni volta le strade dell’intera città?

4) Quando si giocheranno le partite verranno vietate le strade e i parcheggi limitrofi (come oggi) o sarà estesa la “zona rossa”?

5) In occasione delle partite ci sono sempre problemi di sicurezza per colpa di qualche tifoso maleducato e spesso ubriaco. Sono state pensate delle misure di sicurezza in vista del maggior numero di tifosi che sarà presente?

6) Se verrà alzata la sezione “distinti”, si intaccherà un interesse legittimo e precostituito come quello della vista lago degli appartamenti limitrofi. E’ stato affrontato questo aspetto in fase di progettazione per minimizzare i disagi? Come verranno indennizzati i proprietari che vedranno perdere di valore il proprio immobile?

7) Nel piano dei lavori è prevista anche la sistemazione della scuola Corridoni, adiacente allo stadio? E’ stata danneggiata dai fumogeni e dai petardi lanciati da alcuni tifosi l’anno scorso ed è un cantiere aperto da un paio d’anni.

Con il massimo rispetto per tutti, temiamo che avere affidato il progetto a professionisti stranieri che non conoscono Como e le sue peculiarità possa portare a soluzioni inadatte al nostro traffico e alla nostra città. L’opacità che pare avvolgere il progetto ci preoccupa ancora di più.

La famiglia Hartono, proprietaria del Como, è molto ricca e le concessioni che verranno fatte dal Comune sono particolarmente importanti per loro. Per sgombrare il campo da ogni ombra crediamo che questa dialettica sui dettagli del progetto, sui disagi creati e sulle compensazioni alla città debba necessariamente essere più trasparente e condivisa. Perché la città possa sfruttare al meglio questa opportunità e per godere tutti di quello che potrebbe diventare veramente lo stadio più bello del mondo.

Cordialmente,
“Comitato Per un Nuovo Sinigaglia”

© RIPRODUZIONE RISERVATA

63 Commenti

  1. intanto son passate due settimane e il sindaco / il Comune non danno risposta neanche a queste domande… ma perchè tanta segretezza? ormai sono cominciati i lavori da una settimana e ancora non vogliono dire niente: ma è possibile??? un cittadino cosa deve fare, aspettare la fine dei lavori per scoprire cosa si sta facendo?
    ricordo con il max rispetto che un bene pubblico come lo stadio E’ DEI CITTADINI più di quanto lo sia di alcuni ricchi imprenditori indonesiani… e lo dico sostenendo allo stesso tempo che sia un bene che ci sia questa proprietà, ma è una questione di metodo

  2. Ecco che puntualmente ad ogni ipotesi di ristrutturazione e ampliamento del Sinigaglia spuntano fantomatici comitati di residenti che pretenderebbero di indirizzare gli interventi secondo i loro desideri.
    Adesso straparlano di un Sinigaglia adibito a “uso pubblico “ per chissà quali eventi e manifestazioni: chi ci metterebbe i soldi ? Tutti gli altri cittadini di Como naturalmente, mantenendo in piedi una struttura fatiscente e inutilizzabile…. Ma non disturbando le domeniche a passeggio dei signori residenti !
    Pura follia naturalmente, perché ogni ipotesi di intervento passa per gli investimenti privati operati dai proprietari del Como.
    Si mettano una volta per tutte il cuore in pace : lo stadio testa dove e’.
    Oltretutto, la riqualificazione di tutta l’area s lago porterà ad un innegabile aumento del valore degli immobili, quindi lorsignori non potranno comunque lamentarsi

    1. ma ha letto il comunicato? io l’ho fatto e c’è scritto chiaramente che va benissimo ci siano investimenti privati ma serve fare le cose per bene.
      perchè è evidente che non si tratta di un progetto facile e che se ad es. si rovina il percorso razionalista e si impalla la mobilità ancor più di oggi vien fuori un macello.
      il valore degli immobili cresce solo in questo caso, mica se si rende il tutto invivibile

  3. Le ragioni di tanta segretezza sono probabilmente dovute al fatto che il progetto di ampliamento dello stadio avrà un impatto paesaggistico molto forte.
    E non può essere diversamente, se le curve dovranno ospitare almeno doppio dei posti attuali.
    Come ho già scritto più volte io credo che il Sinigaglia debba tornare ai cittadini, alle associazioni sportive, agli eventi pubblici, restaurandolo con fondi che certamente, su un buon progetto di recupero, arrivano da Fondi Europei, dal CONI, da sponsor privati, da associazioni sportive e di categoria.
    Un nuovo stadio di serie A (che la proprietà del Calcio Como può sicuramente permettersi, può funzionare solo in prossimità di autostrade e ferrovie, dove avrebbe spazio per i parcheggi necessari, e per l’inevitabile centro commerciale che farà da sostegno economico all’investimento finanziario.
    Basta un po’ di buon senso per capire cosa sia meglio per la città e per la squadra.

    1. Basterebbe un po’ di buon senso per capire che quello che scrivi è pura fantasia. Il Sinigaglia senza il calcio non ha ragione di esistere. Questi fondi che “certamente” arriverebbero, da quali privati, da quali associazioni sportive (che sul territorio fanno fatica a pagare l’affitto di strutture ammuffite) o di categoria dovrebbero venire? Fondi europei non se ne parla, ci han già provato a Firenze e Venezia. Il comune, proprietario, non ci ha messo né ci metterà mai un soldo bucato. Il coni? Ahaha buona fortuna…
      E poi che eventi dovrebbe ospitare per giustificare il restauro e poi il mantenimento di una struttura da 6000 posti (allo stato attuale)? Non credo che il comune di Como, che da anni fa fatica ad organizzare uno straccio di evento estivo, tutto ad un tratto chiami Rolling Stones e U2 tutte le settimane. La diamond league? Il rugby? Ciclismo su pista? Cosa intendi per eventi pubblici?
      Da una parte una società con un progetto “segreto” ma sembra abbastanza concreto e con i soldi in mano, dall’altra il sig. Franchini e i suoi certi finanziamenti e gli eventi pubblici…
      Quindi o si prendono i soldini del calcio Como che investirà esclusivamente nello stadio a lago e con una concessione lunga oppure si fa marcire tutto finché tra 50 anni lo si tirerà a raso per fare parcheggi.

      1. Concordo pienamente… il resto sono utopie irrealistiche ed irrealizzabili basate anche su micro-interessi di quartiere… avanti tutta con il progetto del nuovo Sinigaglia come struttura polifunzionale per eventi sportivi, concerti, …

    2. Forse una volta era così , oggi in prossimità di autostrada e ferrovie c’è già il traffico intasato e poco spazio per stadi parcheggio e vie d’accesso.

  4. Io vorrei sapere se c’ è una convenzione, un contratto e con chi esattamente, ma soprattutto per quanti anni. Essendo bene pubblico penso non debba essere vincolato se non per il tempo di recupero dell’ investimento. 20 anni?

    1. Hai toccato un buon punto. C’è da dire che ad Acinque il sindaco avrebbe regalato l’intera Ticosa per 30 anni nonostante mettessero “solo” 10 dei 27 mln di spesa complessiva; gli indonesiani invece li metterebbero tutti, per qualcosa (lo stadio) che non ha utilizzi alternativi (a differenza della Ticosa), quindi direi che 20 anni sono un po’ pochi. Però concordo sul principio: ci si spoglia di un bene pubblico per il tempo strettamente necessario a remunerare il privato.

  5. “6) Se verrà alzata la sezione “distinti”, si intaccherà un interesse legittimo e precostituito come quello della vista lago degli appartamenti limitrofi.”

    Cioè pensano gli spetti per sempre la vista lago e nessuno potrà mai costruirgli davanti?

    1. si chiama “stato di diritto”. altrimenti saremmo nel far west. Tradotto: esiste un piano regolatore perchè uno che si indebita per comprare una casa deve avere idea di cosa succederà.
      e questo piano regolatore non si può cambiar facilmente e senza consultare il territorio, altrimenti salta tutto in aria.
      Esempio facile. Lei si indebita per comprare un appartamento vista lago. Costa tanto ma è un’investimento perchè da piano regolatore davanti non le possono costruire palazzi. Poi qualcuno decide di cambiare il piano regolatore e costruire un palazzo e toglierle la vista lago. L’appartamento ora vale la metà. Lei non è contento ma per fortuna qualcuno ha pensato che -se lei ha un interesse precostituito- potrà opporsi al cambio del piano regolatore e -nel caso non riuscisse a bloccarlo, riceverà un indennizzo.

  6. Che lo stadio di una squadra di serie A rimanga lì, dov’è il Sinigaglia, è una scelta talmente assurda che solo la cieca irrazionalità non permette di vederla. C’è chi chiede con quali soldi si potrebbe riportare il Sinigaglia allo stato originario e mantenerlo: un comune che ha trovato i soldi da buttare per l’acquisto assurdo del Politeama può ben trovare i danari anche per il Sinigaglia. E che la proprietà del Calcio Como – la più ricca della serie A – s’ingegni a trovare un posto dove fare lo stadio nuovo. Anche perché non capisco la ragione per cui a un cittadino comasco (non parlo dei turisti) al quale non importa del calcio debba essere impedito, una domenica e una domenica no, di passeggiare per TUTTO il lungolago a causa della chiusura di una parte di esso in concomitanza con le partite. Forse che ai tifosi viene impedito qualcosa da altre categorie di cittadini?

    1. Da Villa Geno al Tempio, e tutta la passeggiata di Villa Olmo, sono percorribili anche le domeniche in cui il Como 1907 gioca in casa, quindi dire che è impedito di passeggiare per TUTTO il lungolago è grandemente esagerato. Quanto al resto, il Comune ha acquistato il Politeama (quel che non era già suo) con una spesa di 216000 (duecentosedicimila) euro. E voglio vedere se e quando avrà i soldi per farci qualcosa (in prima persona) o se invece lo rivenderà o farà (fare) qualcosa in project financing. Cerchiamo di essere seri, per favore, e di capire quali siano gli ordini di grandezza. Per ristrutturare il Sinigaglia servono milioni di euro che il Comune non ha, e ristrutturarlo per poi non usarlo (o usarlo per farci atletica) sarebbe folle.

      1. 1) Il Comune di Como non aveva un tesoretto di decine di milioni?
        2) Libertà di passeggiata: se non posso percorrere un tratto del lungolago significa che non posso percorrere il lungolago in tutta la sua lunghezza: giusto o sbagliato? E perché tutto ciò? perché quando c’è una partita si deve blindare tutta la parte di città intorno allo stadio. Motivo? tra chi partecipa a quello spettacolo ci sono sempre elementi che rappresentano un pericolo per la sicurezza pubblica. E questo sì che è folle. Speriamo che le tifoserie di certe squadre di serie A non facciano disastri in giro per la città (perché poi li pagano tutti, anche quelli a cui il calcio non interessa).
        Comunque sia, stia sereno: avrà il suo stadio megagalattico con tutto il casino allegato una domenica sì e una domenica no. Il tutto a favore di una minoranza di cittadini.

        1. 1) questo è quello che diceva Rapinese in campagna elettorale, poi però non si trovano i soldi per conservare decentemente l’asilo di Sant’Elia (lo stesso Rapinese, una volta diventato sindaco, ha detto che non si può fare tutto, e di certo costerebbe meno che ristrutturare il Sinigaglia), quindi delle due l’una, o il tesoretto non esiste, oppure Rapinese ha in odio il razionalismo. Io scommetto sulla prima.
          2) assolutamente d’accordo. non è che però se i danni li fanno a Lazzago, sono c*zzi di quelli di Breccia… i danni sono danni, i delinquenti sono delinquenti, si persegue il gesto
          3) ogni cosa, in qualsiasi città, è fatta “a favore di una minoranza di cittadini”. Al Sociale non va la maggioranza, e nemmeno al Politeama, alla bocciofila, al museo Garibaldi, e volendo ben vedere, la maggioranza non è neppure interessata agli asili e alle scuole, visto che è una minoranza ormai a procreare. Seguendo questo principio, nemmeno la costruzione di una chiesa è giustificata, dal momento che i credenti praticanti sono una esigua minoranza. Io poi sono serenissimo per principio: tifo Como, ogni tanto vado anche allo stadio (quello attuale), ma non è che se non viene ristrutturato, o se ne viene costruito uno nuovo altrove, mi cambia la vita (che per fortuna non è fatta di calcio) 🙂

          1. A parte il fatto che Rapinese appena insediato ha parlato ancora del tesoretto, lei mette sullo stesso piano cose assai diverse, tipo lo stadio con le scuole. Bizzarro, quanto meno. E comunque quando c’è uno spettacolo al Teatro Sociale non chiudono mezza città per paura di disordini: non c’è alcuna ricaduta negativa sulla cittadinanza. Quanto a bocciofila e museo Garibaldi le ricordo che sono chiusi. E il Politeama è un rudere inaccessibile chissà ancora per quanto. Infine: vedo che ormai anche i tifosi tranquilli accettano come danno collaterale inevitabile i tifosi facinorosi. Bene.

          2. Au contraire, non accetto un bel nulla come effetto collaterale, ho detto che i delinquenti vanno perseguiti, anziché spostati dove i loro danni sono meno dannosi. A casa mia, è questa seconda opzione a costituire rassegnata accettazione 😉
            Quanto al tesoretto, gli impegni di spesa dell’amministrazione il sindaco li ha elencati qui: i 4 milioni per l’asilo non ci sono, lo dice chiaramente, e quindi a maggior ragione non ci sono quelli (parecchi di più) per una ristrutturazione pubblica dello stadio https://comozero.it/attualita/rapinese-riapertura-via-del-dos-non-ce-una-data-per-lasilo-santelia-servono-4-zucche-con-che-soldi/

    2. Piuttosto, se il pubblico vuol fare bene, sia (il più possibile, compatibilmente con il fatto che la ristrutturazione si faccia) stringente sui paletti da mettere al progetto. Oppure non facciamo niente, e gli facciamo fare la fine del Sant’Elia, del Politeama, della Ticosa: abbiamo un bel track record di come si gestiscono i beni pubblici in città, cosa mai potrà andare storto a tenerci lo stadio così com’è? 😉

  7. i proprietari di immobili trasformati in B&B presenti in zona sono preoccupatissimi di vedere calare il valore dei loro immobili, dando spazio ad una eventuale OPA da parte degli indonesiani.
    Ogni grande città turistica ha settori ben delimitati guardate il centro: ci sono le vie dello shopping e quelle gastronomiche, e le zone culturali, manca la parte di divertimento che sicuramente sta meglio in zona lago con buona pace dei residenti che tanto se ne sono sempre fregati degli altri comaschi. loro erano semplicemente “sciuri”.

  8. Condivido in pieno il comunicato del Comitato e aggiungo che molte tra le motivazioni esposte (soprattutto quelle inerenti a traffi, mancanza di posteggi e possibili incidenti tra tifosi) dovrebbero appartenere a tutti i cittadini della convalle. Sarebbe quindi opportuno si fondasse un comitato cittadino per il Sinigaglia, anche per evitare le inevitabili accuse di particolarismi. Dopodiché la questione è stata centrata in pieno: lo stadio appartiene ai cittadini comaschi e il sindaco ha il dovere di informarli sul piano top secret (ma perché top secret?) di ristrutturazione. Mi spiace doverlo dire, ma dato che il sindaco è visto sistematicamente frequentare le partite (per di più in curva, da vero tifoso) sarebbe consigliabile da parte sua mettersi al riparo da future accuse di accordi separati con il Calcio Como, che diventerebbero politicamente difficili da sostenere. Sono convinto che mai come per lo stadio Sinigaglia sia indispensabile adottare la .assima trasparenza, considerate le spinose questioni che lo interessano. Anche perché alla fine potrebbe propendere l’ipotesi che mi sembra più ragionevole: restituirlo alla città, lasciando aperta l’opzione per il Calcio Como di poterne costruire uno, a sue spese, fuori dalla convalle.

    1. “Restituirlo alla città”, senza neppure garantire il canone per l’utilizzo, è esattamente il problema che ha Milano con il Meazza a San Siro. Con il bilancio del Comune di Milano. Faccia le debite proporzioni, e scoprirà l’attualità del detto “attenti a quello che desiderate, perché potrebbe avverarsi” 🙂

    2. Ma la città cosa ci deve fare con uno stadio da 6000 posti per cui non ha mai messo un soldo bucato? Lo capite che senza la società che paga affitto e lavori per il comune è solo un costo? Per come è conciato ora cara grazie che ci fanno le partite di calcio, se dovesse passare completamente in gestione al comune manco i piccioni vorranno andarci…

    3. Mi permetto di dire, come residente, che è vergognoso non prevedere dei bagni chimici che possano evitare il continuo afflusso di persone che urinano in Via Scarabota durante le partite, i responsabili degli eventi non possono non averci pensato

  9. Sono un tifoso e residente vicino allo stadio e spero che il progetto si faccia anche se temo i vincoli della sovraintendenza, neanche fossimo al Colosseo. Preoccupa il mutismo della proprietà che dallo scorso dicembre aveva annunciato il progetto. Che la burocrazia faccia scappare anche loro? Speriamo di no, ma un po’ di chiarezza si impone

  10. Ma una mia riflessione…fare l’adeguamento al sinigaglia.per poi fare uno stadio nuovo…vuol dire spese doppie…per me ci sarà l’adeguamento ma mi dispiace ma sono molto scettico che si fara uno stadio nuovo…..a parole si fanno i castelli a fatti mi dispiace ma finche non vedo …..rimango della mia idea…….

  11. Sono d’accordo con Fabio
    Facciamolo fare fuori città lo stadio così diventa una nuova ticosa, così almeno tutti i dissidenti saranno contenti di avere un altro rudere dove possono bivaccare tutti i senza tetto e delinquenti.
    Ristrutturate lo stadio con tutti i vincoli del caso ,ma da lì non deve muoversi .
    Sempre solo FORZA COMO

  12. L,edificio dello Stadio va riportato al progetto originario.
    Tutto ciò che è stato aggiunto va demolito.
    L’eventuale nuovo stadio dovrebbe essere costruito con soldi privati a Lazzago.
    Cosi i tifosi arrivano e se ne vanno

    1. E i soldi per il progetto originario li mette lei?
      Ripristiniamo anche il sabato fascista?
      Ripristiniamo la facciata originale pre-razionalista? E il binario merci fino ai giardini a lago?no?

  13. Sono di Bologna, da noi sono dieci anni che andiamo avanti con progetti e palleggi tra comune, paesaggistica bandi gara ed uffici vari, dubito che in un mese voi abbiate i permessi per modificare uno stadio in città per giunta….viabilità, tifosi avversari a migliaia….per me questo campionato andrete a giocare altrove. E buona fortuna!

  14. Ma che domande sono? Parcheggi? Vista lago? Tifoserie ospiti (x 19 giorni all’anno)? Ma questi cittadini con quali soldi pensano di sistemare l’area dello stadio (lì dal 1927) senza un intervento di privati? Ma veramente si illudono che la pubblica amministrazione abbia i fondi per risistemare quell’area? Manca totalmente il principio di realtà… interessi di micro-quartiere senza nessuna analisi economica e di sostanza… solita piccola Italia… dovete solo sperare che lo stadio venga ristrutturato lì altrimenti ci troviamo un’altra Ticosa vista lago… sveglia!

    1. Il problema stadio e’ comune in diverse città con tempi biblici. Como non sarà diversa, se in questo periodo nessuno parla e’ sicuramente brutto segno !!!!

    2. continuare a pensare che il Comune di Como sia povero è un grosso errore: siamo uno dei comuni più ricchi d’Italia, siamo invasi da turisti e hotel a 5 stelle e abbiamo nelle casse del Comune oltre 20 milioni che non sappiamo neanche spendere
      Ciò detto concordo che comunque la ristrutturazione dell’area sia da fare con un progetto pubblico-privato. Concedere per 50 o 90 anni una zona centrale come quella dello stadio con la possibilità di fare attività commerciali vale una fortuna e proprio per questo ci sarebbe la fila di investitori privati (es. l’ennesimo hotel 5 stelle lusso con accesso diretto al lago?).
      Il punto è che non si può fare un progetto che porti solo disagi alla città, si deve trovare un equilibrio e rispettare ad es. le opere razionaliste che ci sono. Il comitato ha totalmente ragione

  15. Perché non pensare di coinvolgere comuni di Como ,Lecco ,Erba le società di Como e Lecco e costruirlo a Erba di fronte alla Lario fiere ? Se possibile risolverebbe diverse problematiche e si avrebbe uno stadio moderno utilizzabile tutto l’ anno con divisione di spese tra 5 soggetti e non uno.

  16. L’unica cosa che importa al fantomatico comitato è il punto 6….ahahah…gli altri 6 punti sono stati gettati a casaccio tanto per fare un po’di fumo(geno)

    1. se scrive così forse non vive in zona: la mobilità in zona stadio (e non solo) è già fuori controllo oggi e negli orari di punta ci si mette 45 min per fare i 3 km di tangenzialina o per cercare di andare in via Borgovico… E intorno allo stadio ci sono sempre gironi di auto in cerca (invano) di parcheggio. Queste cose non credo possano migliorare se se aumenta la capienza, o sbaglio?
      E il tema che se dei tifosi rovinano beni pubblici come una scuola nessuno pensi a sistemare non è di poco conto? A me che pago le tasse e ho i figli a scuola sembra un punto rilevante decidere se vengono prima le famiglie o dei tifosi…

    1. mi sembra una risposta da bar… uno compra una casa e fa un mutuo. paga le tasse a Como per finanziare scuole e ospedali. Accetta a malincuore che invece parte di queste tasse servano ogni domenica a pagare centinaia di poliziotti e personale che monta e smonta barriere… e poi deve anche accettare in silenzio che vengano anteposti gli interessi di indonesiani e tifosi?
      ricordo che se esiste una legge che impone di fare un percorso complicato e condiviso con la popolazione per cambiare il piano regolatore forse una ragione c’è. altrimenti mi spieghi lei come reagirebbe se appena indebitato per il suo appartamento con vista lago le costruissero un palazzo davanti. magari bloccando i lavori a livello di cantiere per 15 anni. sarebbe contento?

  17. L’art.40 del Decreto Legislativo 36/2023 (Codice dei contratti pubblici) prevede l’istituto del “dibattito pubblico” che ha lo scopo di realizzare un confronto tra il proponente dell’opera e i soggetti pubblici e privati ad essa interessati e/o coinvolti dai suoi effetti. Per lavori pubblici inerenti alla realizzazione di impianti sportivi di importo superiore a 300milioni il Dibattito pubblico è obbligatorio (allegato I.6. Tabella 1). Non credo che i lavori previsti ammontino a questa cifra, tuttavia, sorprende che l’Amministrazione non solo non abbia attivato l’istituto del Dibattito pubblico (forse per ragioni di urgenza) ma che tenga nascosto il progetto. Per quale motivo? Teme che qualcuno possa obiettare nelle sedi opportune di ricevere un intralcio di qualsiasi genere ai suoi interessi? Oppure, perché è talmente impattante sugli spazi a lago che qualche solerte ambientalista potrebbe polemizzare a livello nazionale? Improbabile. Molto più probabilmente del progetto non sa nulla neppure Rapinese Sindaco…..

  18. “qualche tifoso maleducato”????? I grossi club di serie A annoverano CENTINAIA di ragazzotti organizzati al solo scopo di menare.
    Chi ha preso la decisione di mantenere la frattura del lungolago di Como e anzi di aggravarla sarà moralmente responsabile di tutto ciò che avverrà lì.

  19. Pensavo che l’essere umano fosse intelligente come spesso, non sempre però, dimostra di esserlo. Non capisco l’accanimento nel voler costruire o ristrutturare uno stadio in pieno centro città, in una delle aree più belle specialmente ora che Como sta diventando una icona mondiale del turismo e apprezzata per le sue bellezze. Chi si ostina a volere lo stadio in quella area forse non dico non dimostra intelligenza ma sicuramente non è un esteta.

      1. Oh, c’erano tante cose prima di noi: si andava in macchina fino in Piazza San Fedele, la ferrovia arrivava alla diga, la diga non era collegata a riva, non c’era la funicolare… POI QUALCUNO HA CAPITO ed ha avuto le idee giuste.
        Nulla è per sempre.

    1. Perché non sarà solo uno stadio. Ma un polo cittadino con altre attività e spazi eventi.
      Vada a vedere a Cannes dove è posizionato il Palais des Festivals et Congres

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