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Stadio, lo sfogo di Roberto su Comune e sicurezza. E dopo il caos i candidati sindaco tacciono

L’ultimo match casalingo del Como ha lasciato uno strascico di polemiche dopo una stagione che in realtà era filata via sostanzialmente tranquilla. Al Sinigaglia era arrivata la Cremonese, che vincendo 2-1 ha ottenuto la promozione in Serie A. Tantissimi i tifosi ospiti giunti sul Lario, con due effetti: in primo luogo, sugli spalti, la concessione di una ampia porzione della Tribuna ai supporters grigiorossi, cosa che ha creato qualche tensione e suscitato perplessità e contestazioni tra i tifosi biancoblu; in secondo luogo, i pesanti disagi alla viabilità sia prima ma soprattutto dopo la partita, con qualche accenno di tafferuglio e soprattutto un traffico collassato fino a notte inoltrata.

Sempre il solito il motivo, come da tanti anni a questa parte in occasione di sfide di cartello: per favorire l’uscita dei pullman e delle auto dei tifosi dalla zona stadio e poi dalla città, è stata chiusa via Recchi, dunque percorribile da una parte della carovana, con riflessi che si sono ripercossi pesantemente su tutto il tragitto fino all’imbocco della A9 e in generale su ogni arteria principale della convalle. Ma nel caso specifico ha pesato tantissimo anche l’afflusso in massa in città dei tifosi cremonesi con auto e piccoli mezzi privati, cosa che ha ingolfato ancora di più del solito il deflusso.

Sui due aspetti, oggi riceviamo e pubblichiamo l’accalorato intervento di un tifoso del Como, Roberto Todeschini, che punta soprattutto sulla gestione dela sicurezza e sul ruolo del Comune rispetto al tema della viabilità. E che – in fondo – auspica, esattamente come noi, che i candidati sindaco alle prossime elezioni spezzino l’imbarazzato e imbarazzante silenzio di queste ore su una questione così cruciale oggi e ancor più per il futuro.

Di seguito, l’intervento di Todeschini.

Quanto avvenuto allo stadio Sinigaglia, il caos, avrebbe avuto conseguenze che sarebbero state maggiori nel caso avesse vinto il Como.

Mischiamo le tifoserie in tribuna in un derby e poi diamo colpe a destra e a sinistra, ma ci rendiamo conto?

Bisognerebbe chiedere al Comune perché abbiamo una curva ospiti in cemento con due spicchi simmetrici e uno di questi è chiuso da anni, compreso il parterre.

Curva azzurra: omologata a suo tempo per 4.900 spettatori, ora autorizzata solo per 1.500: ma vi sembra normale?

Così nel 2022 mischiamo i tifosi in un derby e poi, senza organizzare navette o deflussi controllati ci stupiamo che possa succedere caos. Forza che ce la possiamo fare.

L’assessore alla Sicurezza sempre in prima fila, dov’era? Il signor Questore ha capito nella nuova realtà, la vera collocazione dello stadio?

La Polizia locale invece di distribuire multe, era presente al tavolo di coordinamento per l’organizzazione dell’evento?

Ah dimenticavo: a Como non si fanno eventi, si critica solo e si cerca di eliminare il problema alimentandolo. Meditate gente, prevenire è meglio che criticare.

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4 Commenti

  1. Serve l’organizzazione fenomeno non spostare lo stadio. A patto che lo spostino poi ti voglio vedere cisa ne fanno di un rudere accanto al lago, non ti è bastata la Ticosa? Sono 40 anni che dicono di fare qualcosa, sono solo stati capaci di parlare di fare 70 posti auto… Ahahaha e tu vuoi spostare lo stadio? Ti devo fare l’elenco degli stadi in centro città che hanno un organizzazione a livello Comunale e di Prefetto che funzionano come un orologio???
    Prima di scrivere informati… Scribano.

  2. Lo stadio andrebbe spostato in altra zona, (vicino uscita autostradale) crea troppi problemi viabilistici e di ordine pubblico, per non parlare di quelli ai residenti durante gli incontri, e’ cosi’ da sempre ma un candidato sindaco lo vuol ristrutturare e abbellire sembra, va solo spostato e cosi’ la citta’ puo’ respirare……………….del resto con tutti i quattrini spesi per le paratie inutili si poteva rifarlo piu’ volte, e’ l’unica soluzione visto che esistono incontrastate tifoserie di violenti imbecilli che non si deve per forza tollerare.

  3. Per garantire l’ordine pubblico basta la disciplina, come fanno all’estero (GB ad esempio con stadi in centro città e nessun problema). I facinorosi si arrestano e si condannano in modo esemplare. Sostenere che bisogna spostare lo stadio non significa risolvere il problema, ma arrendersi all’incapacità di risolverlo. LO STADIO STA BENE DOVE è SMPRE STATO.
    Soluzioni moderne ed efficienti ci sono e si possono applicare, a cominciare dalla pedonalizzazione della zona. Tanto più che ora c’è una società disposta a collaborare e investire.

  4. Nulla di cui stupirsi purtroppo visto che è ormai da tempo che l’Italia è sotto scacco per far felici dei gruppi di tifosi o presunti tali ai quali spettano dei privilegi incredibili come quello di essere scortati, in stile di regina d’Inghilterra, per evitare scontri.
    Sembra uno scherzo ma è la realtà assurda a cui si è arrivati non solo in campo calcistico ma in tantissimi settori.
    Privilegi assurdi e costosissimi per far finta di tutelare i deboli.
    All’estero simili situazioni sono impossibili anche solo da pensare.
    Chissà di questo passo dove si arriverà.
    Suggerisco un esproprio statale per scortare e aiutare i…….

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