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Punti di vista

Stadio: prima di Gandler, onestamente, il nulla. Ma i Pesi Massimi hanno fatto un capolavoro

Si fa un gran parlare – con tanta passione e numerosi voli pindarici – sullo stadio di Como e sul suo futuro, auspicabilmente migliore dell’attuale, vista anche la propensione della nuova proprietà a valutare un massiccio investimento sull’impianto a patto di poter ottenere una concessione dal Comune su più anni (minimo 6).

Una partita molto interessante, ben oltre il mitico rettangolo verde, poiché – almeno in potenza – se ben giocata potrebbe raggiungere su un periodo medio-lungo tre risultati pesanti: ridare una nuova vita al Sinigaglia, glorioso ma certo ormai consunto e architettonicamente sfregiato oltre limite; permettere a Palazzo Cernezzi di evitare esborsi notevoli, anzi impossibili per le proprie tasche e avere comunque un impianto finalmente più moderno e fruibile; dare (pur senza certezze assolute: nel calcio non esistono) un orizzonte di stabilità e prospettiva al Como 1907, inteso come assieme di società, squadra e tifoseria, dopo anni passati tra fugaci ubriacature e catastrofi.

Bisogna però poi essere realisti: a oggi, di più, non c’è. Ci sono buone premesse, c’è un clima collaborativo tra le parti in causa, c’è l’apparente solidità dei nuovi proprietari, c’è finalmente la sensazione di un dialogo aperto con l’amministrazione e forse con la città tutta su basi quantomeno di serietà. Ma punto.

Non è poco, ma, su un piano di più modesta concretezza, nello stesso tempo non è niente. Senza piani economico-finanziari, progetti architettonico-strutturali, documenti urbanistici, firme, versamenti, notai, garanzie tecniche e bancarie, per ora ci sono un buon vento e tanta speranza. Niente di più, senza voler sminuire il legittimo ottimismo di questa fase cronachistica più che storica o il buon lavoro già svolto dalla proprietà.

Per ora, in questo clima disteso ma costruito essenzialmente su parole e premesse, di concreto non c’è assolutamente nulla. Il che in qualche modo legittima tutto (l’entusiasmo dei tifosi, i volenterosi annunci dei proprietari del Como, la mano tesa dell’amministrazione) ma nella sostanza richiede piedi di piombo su allungamenti-lampo di concessioni (se domani questa proprietà cambiasse uomini e piani, come accaduto migliaia di volte in ogni società di calcio, che accadrebbe?), mette prudentemente in frigo i sogni di uno stadio all’inglese in tempo zero, non offre alcuna sicurezza sulla stabilità della situazione per periodi che vadano oltre la stagione che inizia.

Altra cosa sarebbe un pietoso intervento rapido almeno su tapparelle e simili: quello sì che potrebbe essere un primo e immediato mattoncino su cui costruire eventualmente un “edificio” molto più grande. Ma è chiaro a tutti che la doverosa manutenzione ordinaria è un conto, la prospettiva sul futuro è tutt’altro.

Decisivo – almeno per capire davvero quale sia il fondamento di molti, roboanti discorsi – sarà dunque il faccia a faccia tra i vertici del Como 1907 e il Comune, a quanto pare in arrivo a breve. Lì, in quel momento, qualche carta reale dovrà necessariamente essere scoperta da ambo le parti e finalmente si capirà di quale pasta potrebbe essere la trattativa calata su soldi, cemento e leggi.

In questo senso, per ora un plauso va ai Pesi Massimi, una delle componenti storiche del tifo lariano. Il comunicato diffuso ieri dopo la riunione in Comune con sindaco e assessori andrebbe innanzitutto mandato al 90% degli uffici stampa mondiali per capire come si scrive un resoconto sintetico, preciso, efficace, comprensibile di un incontro.

In secondo luogo, colpisce l’estremo realismo che riflettono le parole della nota, al di là del comprensibile desiderio di avere un Sinigaglia migliore in tempi brevi (chi non lo vorrebbe?).

Alleghiamo dunque integralmente il comunicato.

È così quest’oggi abbiamo incontrato il Comune di Como nella persona del Sindaco Landriscina, accompagnato dall’assessore allo sport Galli e dal l’assessore al patrimonio Pettignano nonché dai tecnici ed architetti comunali coinvolti direttamente nella questione stadio.

Dalla parte dei tifosi, presenti due componenti dei Pesi Massimi, due rappresentanti della curva ed uno del Como Club Bellagio.

Il Como 1907, assente il CEO Gandler, era rappresentato dal suo addetto stampa Alessandro Camagni. E lo stesso Camagni è stato il primo a voler intervenire per leggere una nota ufficiale del club nella quale la società Como 1907 ribadisce l’interessamento ad intervenire radicalmente sullo stadio chiedendo collaborazione al Comune di Como.

Ciò che è emerso dall’incontro è stato:

– Il Comune di Como, malgrado gli incontri già avuti con Gandler, non ha ancora ricevuto nessuna richiesta formale di concessione da parte del Como.

– Il Sindaco e la giunta comunale sono stra-favorevoli ad un intervento risolutivo riguardante lo stadio e si dicono disponibilissimi ad appoggiare un investimento privato di una portata economica non alla portata delle possibilità del Comune di Como

– La eventuale concessione non può essere data così, sulla parola, i tecnici comunali tengono a sottolineare che la stessa deve essere necessariamente accompagnata da progetti di intervento, piani economici di rientro dell’investimento e quant’altro necessario. Questi sono paletti imposti dalle leggi e non frutto di un capriccio amministrativo.

– Il Comune di Como e la società Como 1907 si incontreranno sicuramente la prossima settimana per mettere a punto una “road map” da seguire per arrivare nel più breve tempo possibile ad ottenere quanto verrà richiesto dal Como.

– Sindaco ed assessori sono comunque a nostra disposizione per eventuali sviluppi ed approfondimenti riguardanti la questione in oggetto, se ne dovessimo riscontrare la necessità.

Questo, a grandi linee il consultivo dell’incontro di oggi. Per ultimo vogliamo scusarci se l’audio della diretta streaming da noi predisposta ha lasciato a desiderare; cercheremo di risolvere nelle prossime occasioni, offrendovi un audio di qualità migliore.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Un commento

  1. Per il Comune lo stadio non è una priorità;

    senza lo stadio in riva al lago e senza un riscontro economico dai tifosi e dal territorio, gli indonesiani se ne vanno.

    (( Bei tempi nel Sinigaglia pieno quando bruciava la passione, ti sentivi come Nerone :

    Como Atalanta 2-1 Campionato Serie A 1986 1987 E… youtu.be/Q85Y2bMMRis via @YouTube ))

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