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Variante Tremezzina ferma, lettera ultimatum di Guerra e dei sindaci: “Riparta il cantiere o sarà mobilitazione”

La pesantissima situazione di stallo, ammessa dalla stessa Anas per quanto riguarda il blocco degli scavi, sulla Variante della Tremezzina ha spinto il sindaco Mauro Guerra – a nome anche dei primi cittadini interessati dall’opera – a scrivere una lettera ufficiale ai parlamentari comaschi e a tutte le autorità territoriali e politiche (dalla Camera di Commercio Como-Lecco ai consiglieri regionali e all’assessore alla partita di Palazzo Lombardia, passando per i sindaci, i sindacati, le associazioni di categoria e ovviamente il ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini). Di seguito alleghiamo il documento del primo cittadino di Tremezzina, Mauro Guerra (che, tra l’altro, è anche presidente di Anci Lombardia).

Invio questa nota anche a nome dei colleghi Sindaci degli altri Comuni territorialmente direttamente interessati dai cantieri della Variante, Colonno, Sala Comacina e Griante, del Sindaco di Menaggio che presiede il Comitato Istituzionale dei Sindaci della Regina, e d’intesa con gli altri Sindaci del territorio che hanno partecipato il 16 scorso ad un incontro presso il Comune di Griante.

La situazione di progressivo rallentamento dei lavori per la realizzazione della Variante della Tremezzina, seguita al loro avvio con la chiusura della Statale 340 nel periodo novembre 2020 sino ad aprile 2021, sino al sostanziale e gravissimo stallo di questi mesi, non è ulteriormente sopportabile e impone una mobilitazione del territorio e delle sue Comunità e rappresentanze istituzionali, economiche e sociali.

L’importanza strategica generale dell’opera ed il suo valore per le comunità e i territori più direttamente coinvolti sono ben note. Un’opera attesa da decenni, che le condizioni quotidiane del traffico sulla Regina rendono sempre più indispensabile, e per la quale vi è stato, negli anni, un impegno unanime di istituzioni e forze politiche, economiche e sociali. Un’opera per la realizzazione della quale le popolazioni del territorio hanno saputo sopportare anche i disagi e le difficoltà di 4 mesi di chiusura della Statale, unica strada di collegamento della sponda occidentale del lago di Como, che si erano resi necessari per la apertura del cantiere.

Dopo le notizie ed informazioni fornite alle riunioni del Tavolo di coordinamento provinciale, da ultimo nella riunione di Villa Gallia, delle difficoltà derivanti dalla lievitazione generale dei prezzi e dei costi per lo smaltimento dei materiali di scavo derivanti dalle elevate concentrazioni di idrocarburi e arsenico, rispettivamente nei due portali di lavorazione, a sud e a nord dell’opera, e il susseguirsi di dichiarazioni e comunicati sulla stampa locale, occorre ricostruire un quadro trasparente e affidabile della situazione dei lavori, e soprattutto un patto di reciproca fiducia e impegno condiviso con il territorio per ristabilire con urgenza un quadro di certezze tecniche e finanziarie per azioni immediate in grado di ridare deciso impulso ai lavori.

Per queste ragioni invitiamo ad un incontro il 4 ottobre alle ore 10:00 presso l’Auditorium dell’Istituto Comprensivo della Tremezzina in località Ossuccio, i rappresentanti istituzionali a tutti i livelli e le forze e organizzazioni economiche e sociali del territorio comasco. Per rinnovare e rilanciare con la massima forza ed urgenza un Patto per la realizzazione della Variante, chiamando tutti e ciascuno alla piena assunzione di responsabilità ed al massimo dell’impegno.

Con la consapevolezza e l’avvertenza che, in mancanza di un netto e trasparente chiarimento su un cronoprogramma affidabile e concrete azioni di ripresa piena delle attività di cantiere, non resterà altra via che promuovere straordinarie iniziative di mobilitazione.

Certi della Vostra attenzione, sensibilità e impegno inviamo cordiali saluti e vi chiediamo di confermare la vostra presenza all’incontro del prossimo 4 ottobre.

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13 Commenti

  1. La responsabilità della politica è palese: TUTTE le montagne della Tremezzina sono costituite da rocce contenenti idrocarburi ed arsenico, vorrei capire perchè in questo caso il problema sia stato bellamente ignorato. E, bontà sua, in questo caso il Ministro Salvini non ha deliberato la realizzazione del Ponte sullo Stretto, ma una “banalissima” opera che si fa senza problemi in tutto il mondo. C’è di che indignarsi e perseguire una forte protesta territoriale, i Lariani la buona volontà ce l’hanno messa fin troppo, ora le parole stanno a zero.

  2. La solita storia….opere stracostose per accalappiare tre turisti in più da fare spennare ai bottegai di turno….. Basterebbe mantenere IN ORDINE LE STRADE CHE CI SONO .

  3. Mauro, sferzare gli indolenti non paga.
    Personalmente azzererei tutto!
    Farei, invece, della Tremezzina e dell’intero Territorio Lariano un’area super e ben protetta.
    Niente mire speculative d’ogni genere.
    Limitare al minimo la presenza turistica mettendo a disposizione pochissimi alloggi per eventuali avventori che sapranno relazionarsi armonicamente con la realtà esistente, senza danneggiarla.
    Fermare questa nevrotica pazzia consumistica che, anche con la Variante, cancellerà in poco tempo ciò che ancora poco resta di questo stupendo territorio.
    Chi non ha memoria di quanto erano felici questi luoghi, difficilmente si rende conto di cosa stiamo perdendo e perderemo proseguendo questa “cieca” corsa.
    Quindi… niente Variante! Poi chi vuole rimanere, rimanga e a chi non conviene vada pure. Coloro che rimarranno saranno la salvezza per il Territorio Lariano e… complimenti a loro!
    A volte le mezze misure provocano solo danni.
    Molti, anzi moltissimi non condivideranno ciò che ho scritto.
    “Nemo propheta in patria sua”.
    Trad. ” Nessuno è profeta

    1. D’accordissimo
      Per chi residente è un incubo e per di più se si lavora a Como percorrere la Regina è terrificante.basta ordebdi turisti mordi e fuggi che sbarcano dai battelli e inebetiti girano come se fossero nei film .. wow oh beatiful. Ci vuole una regolamentazione

  4. Gentile ex. Onorevole, ma per favore, sia tu che il Sindaco Spaggiari, state con i piedi x terra. Avete dimostrato che siete incapaci. Non andate oltre a confermare la Vostra incapacità.

  5. È una vergogna non riuscire a fare ciò che è stato programmato e studiato e portato tanto disagio alle popolazioni. Possibile che dopo tanti paroloni promesse e inaugurazione si lasci tutto fermo. È ovvio che i costi aumentino più passa il tempo più aumenteranno. Questa opera è indispensabile. Agite in fretta

  6. La storia insegna, galleria di Cremia, galleria di Valsolda,…com’è che le opere in provincia di Como hanno sempre problemi? Chi sta in provincia a Como impari dagli altri…. in Valtellina le iniziano e le finiscono così come in altre province…. qui non si capisce. Galleria di Cremia 30 anni per fare 3 km… il tunnel stradale piu lungo al mondo ( nord Europa) 5 anni per fare 25,5 km.

  7. L’ANAS di piazza Staffa ha poco da ridere, Io li ho messi in riga, basta la determinazione del Sindaco Guerra ma gli altri Sindaci DEVONO dare supporto, basta la base del territorio, dalla Provincia ni su, bisogna cacciarli, sono tutta tara, fuori le unghie e i denti, come io da solo ho castigato, a suo tempo tutte le istituzioni. Nessun colore deve partecipare, determinazione questo ci vuole.

  8. Parlamentari,Assessori Regionali tutti in prima fila alle inaugurazioni, ma quando ci sono i problemi scappano tutti come topi dalla nave che affonda….

  9. Speriamo che alle parole seguano i fatti.
    Se non si avvia il cantiere si deve bloccare la strada giorno e notte

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