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Asst, Banfi: “Il Sant’Anna crescerà, Menaggio non sarà depotenziato”. I ruoli di Pellegrino e Michetti

Oggi l’Asst Lariana ha presentato il suo nuovo direttore generale: Fabio Banfi, che dal 2011 al 2015 aveva ricoperto nell’Azienda Ospedaliera Sant’Anna l’incarico di direttore di struttura complessa e di direttore del dipartimento gestionale di organizzazione sanitaria, servizi e piattaforme produttive.
Domenico Pellegrino e Anna Michetti saranno rispettivamente direttore sanitario e direttore socio sanitario ad interim fino alla nomina della nuova direzione strategica che avverrà entro il 28 febbraio 2019.

“L’Asst Lariana è in continua crescita – sottolinea Banfi – e rappresenta almeno il 50% della rete di offerta del territorio. E’ un importante fattore di coesione sociale del Distretto Lariano che soddisfa i bisogni dei cittadini sia nell’ambito dell’emergenza-urgenza sia nell’ambito dell’attività programmata grazie a professionisti di alto profilo e a moderne dotazioni tecnologiche. L’assetto si è ora ampliato con l’assegnazione dell’ospedale di Menaggio e con i servizi del Medio Lario e questa è un’importante e ulteriore opportunità di sviluppo”.

Molti i temi in agenda. Per l’ospedale Sant’anna, Banfi vorrebbe portare a termine, entro il prossimo biennio, l’attivazione del dipartimento emergenza e accettazione di secondo livello (Dea) per far fronte all’elevato numero di accessi al pronto soccorso

“L’ospedale Sant’Anna, a fronte dell’elevato numero di accessi in pronto soccorso – continua – e della presenza di numerose e qualificate specialità quali neurochirurgia, radiologia interventistica, emodinamica, neurologia e chirurgia vascolare è una struttura che può essere ulteriormente potenziata nella sua offerta, anche in luce di quanto previsto dal decreto ministeriale del 2015. Ci confronteremo presto con Regione Lombardia”.

Anche per il Sant’Antonio Abate di Cantù, Banfi ha fatto il punto della situazione: “Cantù drena un’importante fetta di popolazione. Entro l’autunno di quest’anno concluderemo e potenzieremo il Blocco operatoio”.

Per il presidio polispecialistico “Felice Villa” di Mariano Comense, il direttore generale ha confermato che l’intervento di consolidamento dell’Edificio B prosegue secondo i tempi previsti e ha ipotizzato, per le attività a bassa intensità, una progettualità che coinvolgerà maggiormente il settore infermieristico.

Delicata la questione legata al presidio di Menaggio: “Il primo passo sarà effettuare un sopralluogo del presidio ed entrare in contatto con gli operatori. L’ospedale di Menaggio manterrà la sua vocazione di presidio per acuti e non sarà depotenziato. Sarà necessario rivedere la sua organizzazione alla luce di quanto previsto dal decreto ministeriale, cercheremo di riqualificare la struttura tenendo conto della sua collocazione in un’area geomorfologicamente disagiata”.

Il rapporto con le strutture minori, sostiene Banfi, dovrà muoversi in un’ottica di cooperazione: “Non ci muoviamo con una logica di concorrenzialità nei confornti delle strutture minori. Vogliamo creare un sistema integrato e coeso e per poterlo fare necessitiamo del contributo dell’ordine dei medici e delle istituzioni”.

Il rapporto con le cooperative presenti nelle strutture di Asst Lariana proseguirà e Banfi prevede per gli operatori una progressiva internalizzazione.
Interessante, infine, l’approccio con il mondo accademico: “L’integrazione con l’ambito accademico è già in atto – conclude – ma merita di essere ampliato perchè in grado di generare significativi miglioramenti”.

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