Un’altra nota nel volgere di poche ore da parte di Asst Lariana – e nello specifico sul Sant’Anna – sembra un’autentica e diretta smentita alle posizioni del direttore sanitario del Valduce, Claudio Zanon, su “Como ormai come Bergamo nella prima ondata Covid” e con con un sistema ormai al collasso. Ne abbiamo dato conto con l’articolo qui sotto.
Ma ora, come si diceva, un’altra presa di posizione ufficiale del direttore generale di Asst Lariana, Fabio Banfi, spazza via i dubbi: la tensione tra i due ospedali e le relative tesi pubbliche sullo stato dell’emergenza è totale.
“Quando si parla di ospedale di Como è bene specificare se ci si sta riferendo all’ospedale Sant’Anna, ospedale pubblico, o al Valduce, privato accreditato – dichiara senza mezzi termini Banfi – Per quanto riguarda il Sant’Anna, l’ospedale non è al collasso e continua a garantire cura e assistenza ai propri pazienti”.
La stessa nota precisa poi che le dichiarazioni di Banfi nascono “seguito dell’uscita della notizia: L’ospedale di Como è al collasso”. Effettivo misunderstanding nella titolazione di qualche testata non locale che non ha differenziato tra Valduce e Sant’Anna.
Ma è impossibile non notare che le parle del direttore sanitario del Valduce rilasciate su La7 erano state testualmente queste: “Il triangolo Como-Monza-Varese sta subendo quello che è successo a Bergamo nella prima ondata. La situazione è al limite delle possibilità e del collasso. In questo triangolo da circa un giorno alcuni pazienti vengono mandati in altre province lombarde. Come è successo nella prima ondata, si cerca di darsi una mano l’uno con l’altro per evitare di arrivare al completo collasso degli ospedali. La situazione è ampiamente compromessa e molto difficile”.
Emergenza Coronavirus, Pediatria di Cantù e Pronto Soccorso pediatrico trasferiti al Sant’Anna
Intanto, sul fronte pratico, nell’ambito del riassetto organizzativo delle strutture di Asst Lariana, necessario per garantire assistenza ai pazienti Covid, a partire da questa sera, alle 20, il reparto di Pediatria di Cantù verrà temporaneamente chiuso e verrà chiuso anche il Pronto Soccorso Pediatrico.
L’assistenza e l’eventuale ricovero dei piccoli pazienti verranno centralizzati all’ospedale Sant’Anna. Il personale medico ed infermieristico saranno così messi a disposizione dei reparti Covid attivati a Cantù. Si ipotizza una durata di tre settimane per la chiusura ma sarà l’andamento epidemiologico a definire le necessità organizzative.
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Gli ospedali “sono ormai vicini al collasso, per carenza di personale e mancanza di posti letto a fronte dell’abnorme afflusso di malati per la rapida e vertiginosa diffusione dell’infezione da Covid. Non vanno dati messaggi che sminuiscono la situazione”. E’ l’allarme lanciato, in una lettera aperta, dai medici internisti, geriatri e infermieri di Medicina interna. La situazione ospedaliera, affermano, “è drammatica”. I conti non tornano!
Dal sito ATS Insubria: “L’Agenzia individua i bisogni dei cittadini e del territorio in continua sinergia e confronto con tutti gli interlocutori coinvolti nella tutela della salute e programma le attività erogate dalle Aziende Socio Sanitarie Territoriali – ASST, ex presidi ospedalieri”
Dove e’ ATS?
Ieri in Provincia di Como ci sono stati 1.356 contagi con tasso contagi/tamponi del 9,23%. Nella vicina Varese ci sono stati 3.081 casi con un tasso contagi/tamponi del 13,98%. Le cose non vanno molto meglio a Monza e Milano. L’intervista mi ha fatto ricordare la storiella di quel signore che precipitando dal 30°piano di un grattacielo, continuava a ripetere: “Per ora, sta andando alla grande!!!”