Nel consueto aggiornamento settimanale in merito all’emergenza Covid, Ats Insubria ha comunicato un arresto nella tendenza di diminuzione dei contagi e un aumento delle quarantene per le scuole.
Sono state segnalate, infatti, 1.862 persone che stanno affrontando la quarantena – obbligatoria o fiduciaria – tra alunni e operatori scolastici (dato del 24 gennaio); la scorsa settimana erano 1.680. In particolare, è stata evidenziata una crescita del dato negli asili e nei nidi: in provincia di Como si è passati da 14 a 25 classi, da 194 a 334 alunni e da 24 a 47 operatori scolastici; in tutto il territorio Ats da 24 a 49 classi, da 340 a 691 alunni e da 50 a 108 operatori scolastici.
“Ci auguriamo che non si vada incontro a un aumento generale dei contagi – ha sottolineato il direttore sanitario Giuseppe Catanoso – con la riapertura delle scuole superiori dobbiamo prestare molta attenzione al distanziamento sociale ed evitare assembramenti. Non vorremmo mai trovarci a riavere un rialzo dei contagi proprio in questa fase in cui ci stiamo predisponendo alla vaccinazione di massa”.
In merito alle vaccinazioni anti-Covid, Catanoso ha evidenziato le attuali difficoltà di approvvigionamento: “Pfizer dovrebbe ricominciare a fornire con regolarità le dosi la settimana prossima – ha affermato – mentre AstraZeneca dovrebbe dare il 40% delle dosi prenotate dall’Italia. Di conseguenza, tutto ciò ci pone in grosse difficoltà per capire come impostare la campagna vaccinale di massa”.
I vertici di Ats Insubria hanno poi illustrato l’iter ipotizzato per la campagna vaccinale di massa in attesa di sapere il numero esatto di dosi, le tipologie di vaccino a disposizione e gli hub dove potranno essere effettuate le vaccinazioni.
Nelle immagini che seguono (gallery sfogliabile) una sintesi del progetto, con tutti i numeri delle persone che verranno coinvolte: un totale di circa 800 mila persone.
Il dottor Marco Magrini ha poi mostrato come verranno organizzate le vaccinazioni e i percorsi studiati per Malpensa, Villa Erba e Lariofiere: 30 postazioni nell’area di registrazione, 30 postazioni per la vaccinazione in ciascun hub, aree di attesa con assistenza per eventuali reazioni avverse e successiva area di uscita. Nelle immagini sotto (gallery scorrevole), le mappe dei tre hub.
“A Como abbiamo visionato altre due strutture che riteniamo però complesse per alcuni aspetti di viabilità – ha aggiunto Magrini – la Caserma De Cristoforis e il parcheggio vicino all’ospedale Sant’Anna. Un’altra ipotesi al vaglio è una struttura che ci è stata proposta dalla Finanza di Como, una caserma attualmente non utilizzata che andremo a verificare nei prossimi giorni. Ad ogni modo solo tutte ipotesi, dobbiamo aspettare l’autorizzazione di Regione Lombardia”.
Per quanto riguarda l’adesione dei medici di medicina generale alla campagna vaccinale anti-Covid, in una prima fase di sondaggio è stata raccolta l’adesione del 75% dei medici sul territorio di Ats Insubria. I rifiuti già certi sono solo 23 medici (2%), mentre il rimanente 22% deve ancora rispondere.
“Ci aspettiamo un’adesione che supererà sicuramente il 90% – ha osservato Maria Cristina Della Rosa, direttore dipartimento cure primarie – abbiamo già fatto un ulteriore approfondimento chiedendo ai medici se pensano di poter vaccinare nei loro studi oppure in luoghi identificati in accordo con le amministrazioni comunali, o in entrambi i contesti: oltre il 40% ha risposto in entrambi, solo il 22% ritiene di non avere le caratteristiche o l’organizzazione necessaria nel proprio ambulatorio, il 36% ha dato l’ok per i propri studi”.