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VIDEO Motore Sanità sceglie Villa Erba di Cernobbio per ripensare il futuro del settore. L’8 e il 9 febbraio

Sarà l’edizione numero dieci della Winter School di Motore Sanità quella prevista l’8 e il 9 febbraio a Villa Erba di Cernobbio. La presentazione è avvenuta questa mattina alla presenza di Claudio Zanon, direttore scientifico di Motore Sanità e già direttore sanitario del Valduce e di Villa Beretta, con Zanon, Mariella Enoc procuratrice speciale del Valduce, Gianluigi Spata, presidente provinciale e della Federazione regionale dell’Ordine dei Medici, Fiorenzo Bongiasca, presidente della Provincia di Como, Matteo Monti, sindaco di Cernobbio e Piero Bonasegale, direttore generale di Villa Erba.

“L’innovazione cambia il futuro” il titolo della due giorni che porterà sul Lago di Como 150 relatori, tra i quali il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza, Gilberto Pichetto Fratin, i sottosegretari alla Salute Marcello Gemmato e all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti, i presidenti di Regione Lombardia, Attilio Fontana e della Toscana, Eugenio Giani – regione che ha avuto ottimi risultati sul fronte della riduzione dei tempi di attesa per la Sanità – e una serie di assessori regionali tra i quali per la Lombardia,  Guido Bertolaso, Alessandro Fermi e Franco Lucente. Una Cernobbio della Sanità dopo la Cernobbio dell’Innovazione tecnologica, insomma e sempre nel polo espositivo di Villa Erba.

“L’intento è cercare risposte ai problemi del Sanità nazionale, ma senza le gride manzoniane, anche se siamo sull’altro ramo del Lario. Non è vero che la Sanità è allo sfascio, ci sono dei problemi e si devono cercare delle soluzioni. Si deve comprendere come tagliare le liste d’attesa e come l’innovazione tecnologica, l’intelligenza artificiale e l’analisi dei dati possano essere d’aiuto al lavoro dei medici e degli infermieri, figure di cui il territorio avverte la carenza” ha detto Claudio Zanon.

“Credo che oggi sia importante fermarsi e riflettere sul tema della cura e della Salute – ha commentato Mariella Enoc – Non so se servano decisioni immediate, ma una visione a medio termine e su come svilupparla sicuramente sì. L’innovazione deve essere strumentale, ma anche culturale. Ieri ho compiuto 80 anni, da 50 lavoro nella Sanità – ha aggiunto la procuratrice del Valduce ed ex presidente del Bambin Gesù, ospedale pediatrico vaticano – ho vissuto le trasformazioni del sistema fatte non solo allungare la vita delle persone, ma anche per renderla migliore. A Villa Beretta applichiamo l’innovazione tecnologica alla riabilitazione delle persone. Un tempo la riabilitazione era una scienza ancillare, sub, oggi invece permette di riconquistare una buona qualità della vita un tempo inimmaginabile. Bisogna curare la nostra sanità come farebbe un buon medico”.

“A volte arrivano sul territorio progettualità che non sono condivise con chi lavora sul campo, con la medicine generale, quella ospedaliera e di emergenza – ha fatto presente Gianluigi Spata – Istituzioni e politica devono contare sulla consulenza di chi lavora tutti i giorni sul territorio. Non si può fare a meno di questo rapporto, che è lo stesso tra medico e paziente. Certo, che se ogni medico di base deve seguire 2.600 persone capite che tutto si complica. Erano già tantissimi 1.500. Forse l’intelligenza artificiale potrà migliorare qualche aspetto, perché il medico non può essere solo un passacarte, deve poter vaccinare, prendersi in carico un paziente cronico”. Per il programma completo dell’evento si può consultare il sito motoresanita.it

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Un commento

  1. Ripensare? Forse basterebbe ripristinare, per il recupero di quella “eccellenza”, che aveva distinto la Regione Lombardia.

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