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Sanità

Ospedale di Menaggio, il direttore Banfi promette: “Ci sono criticità ma i servizi resteranno”

“Condivido il pensiero che l’ipocrisia sia l’omaggio che il vizio rende alla virtù e per questo io dirò esattamente come sia la situazione ed insieme la valuteremo. Abbiamo ereditato un ospedale e servizi socio-sanitari territoriali con una dotazione organica caratterizzata da criticità. Razionalizzazione ed efficentamento in queste condizioni non sono possibili ma bisogna investire e invertire la tendenza”.

Così ha esordito il direttore dell’Asst Lariana Fabio Banfi all’incontro con la cittadinanza ieri sera a Menaggio. Un incontro proposto dalla stessa azienda e condiviso con i sindaci del territorio, per fare il punto della situazione sul futuro dell’ospedale di Menaggio e i servizi territoriali.

“Assumere non lo si fa schioccando le dita – ha proseguito Banfi – se fosse così semplice fare dei bandi ed assumere medici e infermieri lo faremmo. Quella che vedete è una foto in movimento, quindi sfuocata e capisco bene che possano esserci difficoltà nell’interpretazione”.

Il punto di partenza, a livello normativo, è il decreto ministeriale 70, il cosiddetto decreto Balduzzi, che fissa le caratteristiche degli ospedali collocati in aree geomorfologicamente disagiate, come è, appunto, il caso di Menaggio, e con una complessità a livello della viabilità.

“Questa è la nostra Bibbia – ha sottolineato Banfi – e sulla base di tale decreto abbiamo costruito il piano di consolidamento del presidio. Menaggio rimarrà un ospedale per la cura dei pazienti acuti, con un’attività di medicina generale, la riabilitazione specialistica neuromotoria, una chirurgia strutturata per tutte quelle patologie per le quali è previsto un ricovero di una sola giornata (Day Surgery) o di cinque giorni (Week Surgery), un pronto soccorso articolato sulle 24 ore, la rianimazione, la radiologia, il laboratorio analisi, la dialisi, la psichiatria e ulteriori servizi specialistici (con particolare riguardo per l’ambito cardiologico, gastroenterologico ed endrocino-diabetologico). I numeri dell’Asst Lariana relativi a questi primi sei mesi sono positivi, siamo cresciuti come fatturato e questo è un vantaggio anche per Menaggio. Non nego le difficoltà che sta attraversando l’ospedale oggi ma stiamo lavorando per risolvere i problemi”.

Le attività saranno garantite grazie ad una riorganizzazione e anche agli accordi di collaborazione che l’azienda ha messo in campo con Areu, l’ospedale di Gravedona e il Cof di Lanzo. “Stringere accordi con il privato non significa svendere l’ospedale”.

E ancora “Rimodulazione non vuol dire chiusura o tagli. È vero che nel periodo estivo si devono ridurre i servizi ma è un fatto fisiologico che avviene ovunque, anche in condizioni di ordinarietà. So che questo ospedale intercetta la domanda turistica ma la nostra priorità è riorganizzare l’ospedale per la popolazione del territorio e in sei mesi non si può riuscire a risolvere ogni criticità”.

A proposito di assunzioni, il dottor Andrea Pellegrini, direttore amministrativo, ha sottolineato che “ad oggi sono state bandite 74 procedure, di cui 8 sono andate deserte. Oggi è il personale che decide dove andare ed è un problema che non riguarda solo Menaggio ma tutta l’azienda”. Proprio per incrementare le assunzioni, tra l’altro, Asst Lariana ha aperto i bandi agli specializzandi dell’ultimo anno. “Parliamo di medici già laureati e all’ultimo anno della specializzazione non di studenti”.

Chiuso il dibattito seguito ad alcuni interventi da parte del pubblico presente – interventi centrati sulla necessità di risolvere le criticità, unire i tavoli di confronto esistenti sul tema, studiare soluzioni per gli alloggi da destinare ai medici, ritrovarsi ogni sei mesi per fare il punto della situazione, chiedere alla Regione deroghe speciali – il sindaco di Menaggio Michele Spaggiari ha dato appuntamento a tutti per fine ottobre. “Ringrazio tutti per questa occasione di confronto che si è svolta in un clima collaborativo e proficuo – ha sottolineato il primo cittadino – Ringrazio nuovamente il dottor Banfi per la sua disponibilità e per la correttezza istituzionale con la quale ha illustrato il faticoso processo di trasferimento dell’ospedale di Menaggio dalla Asst della Valtellina all’Asst Lariana. Le criticità sono chiare a tutti e altrettanto chiaro è l’impegno per risolverle”.

“Vi chiedo di avere, e mantenere, pazienza, non dico fiducia. Non chiuderemo nulla, rimodulare non significa tagliare – ha ribadito nuovamente Banfi salutando e ringraziando il pubblico – Credo che entro fine anno la situazione possa essere significativamente diversa”.

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