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Attualità, Sanità

Centro Lago di Como, nuove rassicurazioni: il Pronto Soccorso essenziale per tutti non chiuderà

Nell’articolata vicenda relativa all’ipotizzata, dall’assessore al Welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso, chiusura del Pronto Soccorso dell’ospedale di Menaggio e la successiva assicurazione sulla non chiusura (qui tutte le tappe) ecco una nuova rassicurazione in una nota stampa:

Nella giornata odierna la direzione di Asst Lariana ha incontrato i dipendenti dell’ospedale di Menaggio. Il direttore generale Luca Stucchi ha ribadito come non sia in alcun modo in discussione la chiusura del presidio. “Vogliamo far vivere questo presidio questo è il mio impegno – ha sottolineato il dg – I pazienti cronici rappresentano il 40 per cento della popolazione e questo è un dato di realtà da cui non si può prescindere se vogliamo rispondere al bisogno di salute dei cittadini”. La direzione incontrerà nuovamente i dipendenti entro fine settembre. Nel corso delle prossime settimane, nel frattempo, verrà programmato l’incontro con i sindaci del Distretto del Medio Lario.

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4 Commenti

  1. Cioè, nulla.
    Il rimarcare la priorità delle cronicità in una struttura che quindi non chiude.
    Differenze rispetto alla prima uscita di Bertolaso?

    1. Esatto. Se poi ci aggiungiamo il recente concorso indetto per reperire personale sanitario per il presidio di Menaggio che comprende:geriatri, internisti,logopedisti, fisioterapisti ed infermieri di famiglia (nessun medico ed infermieri d’urgenza, rianimatori,chirurghi e ortopedici), direi che il quadro è ben delineato.

    2. Nessuna. Della oggettiva necessità di un VERO OSPEDALE per questa zona isolata, disagiata e di MONTAGNA non ne vogliono sentire parlare. Nemmeno di fronte alle evidenti difficoltà di Gravedona e pure di Como. Vanno per la loro strada: della gente che protesta e del recente documento dei sindaci approvato in consiglio regionale non se ne curano.
      Solo la ferma presa di posizione di sindaci e consiglieri regionali può far cambiare loro idea .
      La regione ora ha davanti un fronte compatto: amministratori e popolazione.
      La popolazione non mollerà.

      1. Nulla da eccepire circa la sua analisi, al netto della situazione contingente-prevedibilissima- desta qualche oggettiva perplessità l’atteggiamento pregresso delle amministrazioni locali. Come non riconoscere una certa ignavia di scuderia o di truppe cammellate: gli effetti sono questi. Invertire la rotta sarà ardua impresa.

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