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La Uil lancia la raccolta firme per salvare l’Ospedale di Menaggio: “Piena operatività e riaprire i reparti”

Conferenza stampa, oggi, nella sede della Uil del Lario per l’avvio di una raccolta firme per chiedere la piena operatività dell’Ospedale “ Erba Renaldi” di Menaggio e la riapertura dei Reparti Ospedalieri chiusi. Presenti il segretario confederale Uil Milano Lombardia Salvatore Monteduro, il subcommissario Uil del Lario Dario Esposito, il segretario generale territoriale Uilfpl Lario Brianza Massimo Coppia, Giovanna Greco del Comitato civico.

Il contesto generale in cui si inquadra l’iniziativa è molteplice: dalla diminuzione della spesa sanitaria negli ultimi anni, dal 2008 al 2019, di mezzo punto percentuale di Pil, alle “scelte di incentivazione del “privato” di Regione Lombardia negli ultimi anni tanto da portare, nel 2021, con la legge regionale 22/2021 l’equivalenza all’interno del servizio sanitario locale dell’offerta sanitaria e sociosanitaria pubblica e privata”. “Un percorso – aggiunge la Uil – che è proseguito con una delibera regionale di dicembre 2022 che ha previsto lo sviluppo di ospedali di comunità anche tramite l’accreditamento di gestori privati”.

Poi ecco il capitolo dedicato a Menaggio: “L’Ospedale di Menaggio, che oggi vive tagli di reparti ed utilizzo parziale di alcuni di quelli rimasti in funzione, aveva nel documento di programmazione dei servizi sanitari e sociosanitari dell’allora Asl di Como 83 posti letto ordinari. Con esso il distretto dell’alto lago, si inserisce in un contesto in cui l’offerta di servizi ai turisti deve essere fondamentale visto che a più riprese, anche in occasioni di incontri istituzionali, si afferma il trend di crescita del settore turistico nell’economia lariana”.

“L’accesso a fondamentali prestazioni specialistiche, sta divenendo una caccia al tesoro, con visite per colonscopia che prevedono tempi di attesa di 320 giorni all’ospedale di Menaggio, per non parlare delle mammografie: 300 giorni di attesa al Valduce. Non è la sanità che la Uil del Lario si immagina. Non è la sanità che chiedono i cittadini”, sottolineano dal sindacato.ù
“Incentivare il personale del comparto sanitario, specie nei distretti più disagiati – è una della proposte – questa è una delle risposte che bisogna dare, consentire al cittadino in busta paga o che vive di una pensione normale di accedere a cure specialistiche in tempi ragionevoli, questa è la strada da prendere”.

“Per questo, affinché ciò che vive oggi Menaggio non sia ciò che dovranno vivere tutti i cittadini della provincia domani, è indetta la raccolta firme assieme al comitato civico per salvare l’ospedale di Menaggio – ha sottolineato la Uil – Chiediamo quindi che i sindaci del territorio del Medio-Alto Lario si attivino per rendere più attrattivo il territorio per le professioni sanitarie attraverso la disponibilità di alloggi da concedere a canone convenzionato, a tal proposito si chiede l’impegno del Presidente dell’Anci Lombardia Onorevole Guerra ed al Presidente della Provincia di Como Fiorenzo Bongiasca. L’invito è esteso ai capigruppo di tutti i partiti della provincia di Como ad essere promotori e sostenitori di questa iniziativa”.

“L’invito – è la conclusione – è ovviamente destinato anche alla Regione Lombardia per farsi carico della necessità di garantire il diritto alla salute alla comunità del Medio-Alto Lario, ma non solo, e di tutta la provincia di Como che oggi vede un numero di posti letto accreditati per acuti fra strutture pubbliche e private sottodimensionato rispetto a quanto prevede il D.M. 70/2015 (posti letto oggi in dotazione 2,7 x 1000 abitanti
mentre il D.M. prevede 3 x 1000)”.

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