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Vaccinazioni Covid per i senzatetto, mistero nel Comasco: “Nessuna segnalazione è arrivata all’Ats”

Prosegue il calo netto dei casi di Covid nel Comasco.

Nel periodo dal 4 al 10 giugno, nel territorio di Ats Insubria sono stati 375 i nuovi positivi (a fronte dei 561 della settimana precedente) e nella provincia di Como 138 (nella settimana precedente erano 185).

“I dati relativi all’epidemia sono sempre più soddisfacenti – ha commentato il direttore sanitario Giuseppe Catanoso – sono stati eseguiti più tamponi rispetto alla settimana precedente, la riduzione è quindi vera ed effettiva. Osservando i nuovi positivi da inizio pandemia, vediamo come si sono abbassati ulteriormente e questo ci dà ulteriore conforto. L’indice Rdt oscilla ma siamo sempre su valori tranquillizzanti”.

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L’incidenza su 100mila abitanti nei vari ambiti prosegue la diminuzione delle scorse settimane, così come il numero di casi e di quarantene nelle scuole comasche e varesine.

Le vaccinazioni hanno toccato quota 700mila prime dosi e 300mila seconde dosi nel territorio di Ats Insubria (province di Como e Varese).

Vaccini ai senzatetto: a Como nessuna richiesta

Ats Insubria sta lavorando in questi giorni per organizzare anche le vaccinazioni alle persone senza fissa dimora. Rispetto alla provincia di Varese, dove sono state richieste per circa 250 persone, a Como non risulterebbero persone da vaccinare in questa fase.

“Tutto è partito dall’accordo tra Regione Lombardia e Anci – ha spiegato la dottoressa Ester Poncato, Responsabile Programmazione Campagna Vaccinale – stiamo lavorando coi Comuni che hanno risposto e ci siamo incontrati con le associazioni che seguono questo target di cittadini. Partiremo la settimana prossima con vaccino Johnson&Johnson, ma anche Moderna se dovessero esserci situazioni di fragilità di salute”.

E ha aggiunto: “Il censimento non ha avuto Comuni del Comasco, nel senso che Anci non ci ha comunicato nulla. Stiamo cercando di capire il motivo, probabilmente le associazioni del territorio erano già riuscite a vaccinarli ma siamo ancora in un momento di verifica. Invece in provincia di Varese abbiamo ricevuto la richieste per 150 persone a Varese e 100 a Gallarate, i primi li vaccineremo la settimana prossima”.

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Un commento

  1. La mancata segnalazione dei senzatetto non sembrerebbe un inconveniente organizzativo ma la conseguenza delle politiche sul tema che ha perseguito l’Amministrazione Comunale di centrodestra. Solo un’alternativa è possibile: non esistono senzatetto a Como e pertanto non possono essere elencati, oppure esistono ma nessuna struttura pubblica è in grado di individuarli e censirli. Nel primo caso c’è da chiedersi di cosa parlano gli amici leghisti quando ci raccontano che Como è invasa da moltitudini di senzatetto. Nel secondo caso ci si dovrebbe chiedere per quale motivo gli amici leghisti non hanno voluto realizzare il dormitorio che avrebbe, tra l’altro, consentito l’individuazione e il censimento di buona parte dei senzatetto. Da ogni angolazione si guarda, il problema non è l’elenco dei senzatetto da vaccinare ma gli amici leghisti.

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