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Congedo mestruale di due giorni al Liceo Ciceri di Como, il dirigente frena: “Libera iniziativa di un docente”

“Una libera iniziativa di un docente su cui non è stato avviato alcun dibattito né è stata presentata proposta alcuna in merito”. Il dirigente scolastico del Liceo Teresa Ciceri di Como, Vincenzo Iaia, puntualizza così, con una nota ufficiale, sulla possibile introduzione del congedo mestruale per le studentesse. Ovvero, la concessione di due giorni a mese per coloro che in quei giorni avvertissero un malessere tale da poter impedire la normale frequentazione di lezioni e attività.

Era stato il docente di Scienze motorie dell’istituto, Vittorio Mottola, a lanciare la proposta il 17 gennaio scorso partendo proprio dalla realtà che spesso si presenta anche nelle sue lezioni, ossia di studentesse che, accusando forti dolori nei giorni del ciclo mestruale, non riescono a partecipare alle attività. I due giorni, in questo quadro, non sarebbero andati a incidere sul monte ore massimo di assenze consentite per considerare valido l’anno scolastico.

Sulla questione si svolgerà con ogni probabilità un confronto all’interno del Comitato degli studenti, così da arrivare poi a una formalizzazione per il dirigente scolastico. Il quale, però, a oggi tiene a sottolineare che si è in una fase senza alcun passo formale già compiuto. Queste le parole messe nero su bianco da Vincenzo Iaia: “Con riferimento a quanto pubblicato relativamente alla proposta di approvare la concessione di due giorni al mese per le studentesse per congedo mestruale, poiché non è stata interpellata anche la Direzione dell’Istituto, si segnala che la proposta è una libera iniziativa del docente e che al momento all’interno dell’Istituto non è stato avviato alcun dibattito né è stata presentata proposta alcuna in merito”.

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