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Fabregas: “Un 4-0 che ci fa crescere. Vedrò Inter-Liverpool”. Chivu: “Il duello con Cesc? Non mi interessa”

Il Como è stato sconfitto a San Siro con un sonoro 4-0. L’Inter è stata dominante per larghi tratti della sfida e ha affondato ai lariani grazie alla coppia Thuram-Lautaro e alle reti di Calhanoglu e Carlos Augusto.

Ecco i commenti di Fabregas e Chivu sulla gara del Meazza:

FABREGAS

  • Sulla partita:

“La cosa più difficile da fare è analizzare la partita adesso dopo una sconfitta per 4-0. Calcisticamente non ho visto una differenza così enorme, ma ho visto la forza del loro attacco: hanno attaccanti di livello mondiale. Oggi avremmo potuto chiuderci in difesa, ma non lo abbiamo fatto e ci siamo affidati al nostro solito gioco. Fino al 2-0 siamo stati in gara, ma dopo il terzo gol abbiamo mollato. E’ comunque una cosa che ci può stare. In generale, penso che la sconfitta di oggi ci faccia crescere, anche se verrò ritenuto stupido perché mi verrà detto che il risultato è la cosa più importante.”

  • Sull’approccio e sul pressing:

“Nei primi 20 minuti abbiamo concesso tre palle gol perché non riuscivano a tenere in avanti il possesso. Secondo me le occasioni non sono arrivate per il nostro pressing sbagliato. Con questo fondamentale, inoltre, abbiamo recuperato tanti palloni e ha fruttato qualcosa. Oggi loro lo riuscivano a saltare facilmente perché sono bravissimi a trovare le soluzioni.”

  • Sull’Inter:

“Abbiamo perso contro una squadra fortissima e contro giocatori fantastici. Per esempio Dimarco e Bastoni sono incredibili. Da squadre così si può sempre apprendere e imparare qualcosa. In settimana verrò sicuramente a vedere la partita contro il Liverpool: anche questa gara bellissima mi può insegnare qualcosa.”

CHIVU

  • Sulla partita:

“Nonostante il risultato oggi potevamo fare meglio. Nel primo tempo abbiamo avuto un po’ troppa fretta, ma siamo migliorati nella ripresa. Abbiamo giocato i primi 20 minuti a fuoco e poi dopo abbiamo dovuto un attimo rifiatare. Nel complesso, avremmo potuto palleggiare di più, ma siamo sempre andati in verticale per cercare Lautaro e Thuram. Nel secondo tempo siamo stati bravi a sfruttare le situazioni in campo aperto create dal fatto che li abbiamo aspettati più bassi lasciandoli palleggiare.”

  • Sul duello con Fabregas:

“A me non interessano i titoli dei giornali, ma mi interessa la squadra, la prestazione e il miglioramento collettivo. Questi titoli fanno bene solo ai giornalisti ma a me sinceramente non toccano.”

  • Su Luis Enrique e Diouf:

“C’è bisogno di tutti perché così si costruisce la squadra e ci si prepara alla stagione. C’è bisogno di pazienza anche perché i ragazzi che arrivano da fuori devono adattarsi a un altro campionato. Anche i compagni aiutano i nuovi a fare meglio e gli fanno capire cosa vuol dire giocare all’Inter. In generale mi godo un gruppo fantastico e una società in grande salute.”

 

 

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