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Stadio, piscine, palestre, cittadella: la Como dello sport ‘disegnata’ da Rapinese (ospite dei Lions)

La Como del futuro è disegnata sullo Sport, o almeno ci si prova. Di certo l’attenzione e la speranza riguardo gli impianti sportivi difficilmente è stata così alta in città. Non è chiaro se sia merito indiretto dell’iter dell’Arena di Cantù, che dovrebbe vedere tra poco più di un mese le ruspe arrivare almeno per la demolizione, se sia per la “febbre da Como” con la squadra stabilmente nei quartieri altissimi della serie B e i primi studi di riqualificazione del Sinigaglia attesi pure loro a giorni, o, più terra a terra, per la prossima riapertura della piscina Sinigaglia e della palestra di via Giulini, per i lavori al Campo Meroni, al Campo Coni o al Belvedere.

La serata. organizzata martedì dai Lions Club Como Host, Lions Club Como Lariano e Lions Club Plinio il Giovane dal titolo “La città di Como e lo Sport” ha fatto in ogni caso registrare il tutto esaurito. Un’ottantina di commensali, tutti paganti, per ascoltare il pensiero del sindaco di Como, Alessandro Rapinese sullo Sport, del delegato provinciale del Coni, Niki D’Angelo e del presidente del Panathlon Club di Como, Edoardo Ceriani. “E’ intervenuta poi anche Veronica Oldani del Como 1907 – commenta il presidente del Lions Club Como Host, Mario Gorla – insomma avevamo, direi, dei pezzi da novanta dello sport a Como ed è stata una serata davvero piacevole”.

Ma c’è stata qualche rivelazione bomba per il futuro della città? Chi si aspettava annunci a effetto dal sindaco o dal Como sullo stadio è probabilmente rimasto un po’ deluso. La notizia, se si vuole è che per le famiglie sono in arrivo aumenti sulle quote per la pratica sportiva dovute alle società, ma non è colpa del Comune di Como.
“Beh credo che il sindaco abbia però spiegato in modo chiaro la sua idea riguardo il futuro degli impianti sportivi della città, che in pratica va a completare un disegno che ricordo avevamo già in mente nella prima giunta di Alberto Botta”.

Ovvero?
“Due poli, quello dello stadio, che rimane dov’è ristrutturato, con la piscina Sinigaglia, la Canottieri, lo Yacht Club e l’Areo Club – spiega sempre Gorla – ma soprattutto lo sviluppo della periferia su tre quartieri. L’area di Muggiò, che rimane nevralgica con il collegamento grazie ad un ponte sopra la via Canturina con il Campo Coni che verrà completamente riqualificato, il centro sportivo Belvedere e il Gigi Meroni. Albate, Muggiò e Camerlata diventeranno l’epicentro dell’attività sportiva della Como del futuro”.

Riguardo i tempi, il sindaco non si è però sbilanciato, anche quando si è trattato di cantieri ormai in dirittura di arrivo come la palestra Ronchetti di via Giulini o la piscina Sinigaglia. “Meglio aspettare una settimana in più, ma aprire in via definitiva e non provvisoriamente” ha spiegato alla platea Rapinese. Sullo stadio la promessa che il Comune vigilerà sul progetto del Como e che quella di Muggiò sarà una vera cittadella sportiva senza precedenti a livello di estensione e di servizi. “Stiamo lavorando e siamo in dirittura di arrivo” ha confermato Veronica Oldani del Como 1907.

Risposte da politici e comunicatori navigati, diranno in molti. “Posso confermare che non sono stati fatti annunci ad effetto su stadio, piscina o palazzetto di Muggiò – spiega un giornalista di lungo corso, come Edoardo Ceriani, responsabile dei servizi sportivi de “La Provincia” e presidente del Panathlon – Il sindaco ha però toccato anche altri temi della città, spaziando dalla Sinigaglia a Palazzo Natta e alla Pinacoteca. Ad ogni modo credo sia stata una serata molto importante. Avere tre Club di servizio che organizzano un evento per fare sistema sullo sport a Como è di per sé un segnale molto positivo. E lo dico da giornalista sportivo, oltre che da presidente del Panathlon. Questo significa che lo sport non è più l’ultimo argomento di discussione e ci si è resi conto del suo valore sociale. Si tratta di una spinta di cui anche le società sportive hanno tanto bisogno, dopo la drammatica esperienza del Covid” ha concluso Ceriani.

Niki D’Angelo, delegato provinciale del Coni, ha presentato proprio la situazione delle società sportive che non è certo rosea. Molte dovranno aumentare quote e tariffe per non scomparire a causa degli effetti degli aumenti di tutti i costi e delle regolarizzazioni del personale imposte dalla legge sullo sport. “E’ indubbio come la riforma abbia messo in difficoltà tutte le società dilettantistiche – spiega Niki D’Angelo – C’è stata una corsa a modificare gli statuti entro il 31 dicembre, poi è arrivata la deroga al 30 giugno, la solita cosa all’italiana. A livello economico saranno le famiglie chiamate ad aiutare le società, ma si tratta di una questione di sopravvivenza”.

“A Como diverse realtà devono rientrare anche dai debiti con il Comune riguardo le utenze degli impianti. Da vecchio presidente di società spero che le pubbliche amministrazioni possano aiutare chi pratica sport per il valore sociale dell’attività. A mamme e papà dico di fare due conti, si pagano 300 euro per far fare sport 2 volte la settimana ai figli, per 30 settimane, vuol dire pagare 1 o 2 euro all’ora. Un servizio di babysitting costerebbe molto di più. E praticare lo sport fa anche bene alla salute” conclude D’Angelo. E, a proposito di cose che fanno bene, grazie alla cena in Sala Bianca è stato sostenuto il progetto di servizio “Cani guida Lions”.

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3 Commenti

  1. Sulla mappa ci sono ancora gli impianti degli sport del ghiaccio. Rapinese Sindaco farebbe meglio a prepararsi per un Piano B visto che la Lega, al Governo nazionale e al Governo regionale, si è già espressa per la creazione di un Centro federale del Ghiaccio a Varese. I vertici della Lega, Salvini se non ricordo male, avevano dichiarato che avevano in mente qualcosa di importante per Como: il campo per il tiro alla fune e l’albero della cuccagna? Mah… Aspettiamo. Sicuramente prima delle elezioni farà qualche anticipazione per i soliti che ci crederanno. 😊

  2. Cosa significa “il comune di Como vigilerà”?
    Sul progetto stadio il Comune deve essere protagonista per realizzare un progetto sensato per il Calcio Como e per tutta la città

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