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“Il Como ha deciso, prende l’immenso talento che si era perduto. Contratto a queste condizioni”

Fabrizio Romano, una delle più autorevoli fonti a livello mondiale sul calciomercato, ne è certo: “Dele Alli firmerà domani 19 gennaio il proprio contratto che lo legherà al Como, club del presidente Mirwan Suwarso, fino a giugno 2026 con opzione di prolungamento fino al 2027 a patto che raggiunga un determinato numero di presenze”.

Dele Alli si allena con il Como dallo scorso 26 dicembre nella speranza di ritrovare la migliore condizione fisica, perduta da tempo tra gravi problemi personali e insuccessi sul campo. E di lui ha parlato Fabregas nella conferenza stampa pre Como-Udinese: “Sta lavorando con noi, non gioca una partita da tanto tempo. È tornato a respirare l’aria di una squadra. A Marbella ha lavorato un po’ con il gruppo, è stata una richiesta della società quella di portarlo con noi”.

 

Il tecnico dei lariani è quindi chiamato a una delicatissima missione: recuperare un calciatore – classe 1996, ex nazionale inglese, anni da fuoriclasse al Tottenham con 51 gol in 181 presenze tra 2015 e 2022 – che di fatto è fermo da tantissimi mesi. Un’occasione d’oro anche per lo stesso talento ex Premier League, a cui moltissimi avevano pronosticato un futuro al livello dei più grandi campioni mondiali.

Le esperienze all’Everton prima e al Besiktas poi si sono rivelate un completo disastro, colpa di numerosi infortuni e atteggiamenti poco professionali. Ma dietro a tutto questo c’è un passato pieno di dolore con cui l’inglese deve convivere da sempre.

Nell’estate 2023 in un’intervista rilasciata a Gary Neville, ex terzino del Manchester United, il centrocampista aveva parlato apertamente della sua lotta contro la depressione: “Dopo la Turchia, ho deciso di entrare in una struttura di riabilitazione dove si occupano di dipendenza e traumi. Ero dipendente dai sonniferi e dall’alcol. Ho abusato di queste sostanze al punto di non poterne fare a meno. Lo facevo per intorpidire i sentimenti. – aveva dichiarato il calciatore prima di svelare la causa scatenante della sua sofferenza – Ho avuto un’infanzia orribile. A 6 anni sono stato molestato. Sono stato mandato in Africa per imparare la disciplina. Poi sono stato rimandato indietro. A 7 ho iniziato a fumare. A 8 anni ho iniziato a spacciare droga. Una persona anziana mi ha detto che non avrebbero fermato un bambino in bicicletta, quindi andavo in giro col mio pallone e sotto tenevo la droga. A 11 sono stato fatto penzolare da un ponte da un tizio della casa accanto. Poi a 12 anni sono stato adottato”.

Grande talento, ma anche enormi problematiche personali che ne hanno segnato in maniere inevitabile la carriera. A Fabregas il compito di aiutarlo, a Dele Alli l’occasione di rinascere.

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