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Svolta per la storica società sportiva della Lombardia: tra i soci entra il re dei supermercati con 2 milioni

In una conferenza stampa convocata d’urgenza, l’amministratore delegato Luis Scola ha ufficializzato i dettagli dell’aumento di capitale della Pallacanestro Varese. L’annuncio è di quelli destinati a cambiare la storia del club: Paolo Orrigoni, patron di Tigros, non sarà più solo uno sponsor, ma diventa a tutti gli effetti un azionista della società biancorossa.

Si tratta di un segnale fortissimo per il territorio varesino, che vede uno dei suoi imprenditori più stimati sposare il progetto sportivo e sociale di un club tra i più titolati in Italia e in Europa. Accanto a “mister Tigros”, Scola ha attirato anche nuovi investitori stranieri, pronti a sostenere la crescita internazionale del brand.

I dettagli dell’operazione e l’impegno di Paolo Orrigoni

La trattativa tra la Pallacanestro Varese e Paolo Orrigoni è stata gestita con estrema riservatezza negli ultimi 6-8 mesi. L’accordo, finalizzato presso lo studio notarile Domenico Chiofalo, ha visto il coinvolgimento di professionisti di alto profilo come lo studio Attanasio-Baretti e lo studio Giulio Broggini.

L’investimento personale di Orrigoni si aggira intorno ai 2 milioni di euro, una cifra che sancisce un legame indissolubile con il futuro del basket varesino.

Le cifre dell’aumento di capitale

Sebbene Luis Scola abbia mantenuto il riserbo sui numeri ufficiali, le stime dell’operazione complessiva delineano questo quadro:

  • 2,5 milioni di euro: V.S.E. (la holding legata a Luis Scola).

  • 2 milioni di euro: Paolo Orrigoni.

  • 300 mila euro: Gruppo Ignis (con il supporto di Bonfiglio, Rasizza e Vittorelli).

Il cuore del progetto: Varese Basketball e i giovani

A convincere definitivamente Paolo Orrigoni è stata la solidità di Varese Basketball. Già sponsor attivo (celebre il finanziamento per il cubo a LED sopra il parquet), l’imprenditore si è innamorato della visione sociale del club osservando il percorso del figlio Luigi, talento classe 2011 nel settore giovanile.

Il settore giovanile, gestito in partnership con la Robur et Fides, rappresenta oggi un asset fondamentale:

  • Costo annuo: 1 milione di euro.

  • Numeri: 24 squadre e oltre 450 ragazzi coinvolti.

  • Obiettivo: Formare i talenti del futuro in un ambiente d’eccellenza.

Verso la “Fase Tre”: vincere e rinnovare le strutture

Luis Scola ha tracciato la rotta per il futuro: “Siamo nella fase due, che durerà dai 2 ai 4 anni. Poi inizierà la fase tre: quella in cui proveremo a tornare a vincere”.

Campus e Palazzetto: le infrastrutture

Gli investimenti immediati non riguarderanno solo il roster della prima squadra (già potenziato con il passaggio al modulo 6+6 e l’arrivo di Carlos Stewart), ma si concentreranno sulle strutture:

  1. Il Campus: Una riqualificazione del centro sportivo della famiglia Bulgheroni.

  2. Ristrutturazione del Palazzetto: Si valuta un mix di finanziamenti pubblici e privati per rendere la “casa del basket” varesino all’altezza dei migliori standard europei.

  3. NBA Europe: Un orizzonte che il club osserva con estremo interesse per futuri sviluppi internazionali.

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