Nell’immaginario collettivo la talpa non è certo l’animale più sportivo del mondo. Il piccolo mammifero esperto di gallerie si muove sottoterra a circa 4 chilometri all’ora, riesce a scavare fino a 75 metri al giorno (o meglio in una notte) e soprattutto non va mai in letargo. Ma perché il collegamento tra talpa e sport a Como? Perché una o più talpe, ormai da diverse settimane si stanno “allenando” stabilmente al Campo Coni di Camerlata. Le immagini che ci ha inviato un attento lettore parlano da sole. Ecco decine di caratteristici cumuli di terra affiorare nel pratone circondato dalla pista di atletica.
La zona più trivellata è quella attorno a una delle buche del salto in lungo. La presenza dell’animaletto non ha interrotto gli allenamenti, anche se alla lunga potrebbe creare qualche problematica anche per le società sportive che utilizzano l’unico centro per l’atletica leggera della città.
Nulla a che vedere insomma con le problematiche causate dall’arrivo delle talpe in un campo di calcio. Alcuni anni fa fece il giro del mondo una foto con tre buche all’altezza della bandierina del corner dello stadio di Kharhiv in Ucraina, dove da lì a pochi giorni lo Shakhtar Donetsk avrebbe dovuto affrontare una partita di Champions League contro l’Hoffenheim. I venti di guerra erano ancora lontani. Il campo fu sistemato dai giardinieri, secondo qualcuno si trattò in realtà soltanto di una bufala creata con un fotomontaggio. Al Campo Coni i mucchietti di terra invece sono reali. Ma come ha fatto a notarli il nostro lettore? Semplice, le talpe non sembrano essere l’unico problema della struttura sportiva. Da diversi mesi ormai si assiste a una riduzione progressiva della siepe che protegge un po’ la pista dal traffico intenso di via per Muggiò.
Correre a pieni polmoni a pochi metri dal gas di scarico dei veicoli non è la cosa più sana del mondo come spiegano i pneumologhi. Anche quel filtro naturale per le polveri sottili sta via via scomparendo. Via un paio di metri di qua, cinque di là… certo, per chi passa può essere bello vedere gli atleti allenarsi, per altri, compreso il nostro lettore “è solo un segnale dell’incuria, del degrado e della scarsa manutenzione degli impianti sportivi cittadini, che dura da troppi anni”.
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