Il Cicolo Ambiente Ilaria Alpi chiede espressamente il blocco del traffico a Como. Un vero e proprio appello rivolto a tutte le istituzioni poiché le polveri sottili sono tornate a salire.
“Ieri a Como la centralina ARPA ha misurato ben 70 microgrammi/mc di PM10, dopo i 67 di lunedì – affermano gli ambientalisti in una nota – pertanto ben oltre il limite di legge di 50 microgrammi (a Cantù ieri 70, lunedì 57; a Erba ieri 61, lunedì 52). Nel contempo, negli ospedali di Como è allarme ricoveri per patologie respiratorie legate soprattutto all’inquinamento dell’aria. In pratica si può dire che a Como e provincia si passati da un’estate con livelli di ozono record, ad un inverno con polveri sottili alle stelle”.
“Ciononostante – attacca il Circolo – non ci risulta che i Sindaci, primi tutori della salute pubblica, si stiano muovendo. Infatti secondo noi, indipendentemente dai giorni di superamento del limite-soglia di 50 microgr/mc di PM10, occorre prendere da subito provvedimenti per contenere l’inquinamento”.
Vengono inoltre caldeggiate diverse misure da adottare con urgenza: dalla limitazione del traffico degli autoveicoli, in particolare per i diesel, al contenimento del riscaldamento degli edifici a non più di 19 gradi.
“Purtroppo – segnala però la nota – constatiamo che le Istituzioni (Regione e Comuni) non hanno nemmeno il coraggio di adottare questi provvedimenti-tampone, che servirebbero solo per superare l’emergenza”.
Gli ambientalisti rilanciano anche “azioni di medio-lungo periodo, ovvero quelle in grado di incidere sulla mobilità, limitando in maniera permanente il traffico dei mezzi privati (auto e camion), soprattutto nei centri storici, e poi l’incentivazione per l’uso di fonti energetiche pulite, passando dai combustibili fossili alle rinnovabili: fotovoltaico e solare termico, pompe di calore, ecc.. Solo così si riuscirà a migliorare la qualità dell’aria del nostro territorio”.
“Visto che l’inquinamento atmosferico ha un’incidenza certa sulla salute della popolazione – si chiude il comunicato – il nostro appello è quindi rivolto ai sindaci, che sono appunto i tutori della salute pubblica: a loro, a partire dai centri più grandi, Como, Cantù e Erba, chiediamo provvedimenti urgenti per la qualità dell’aria in città: limitazione del traffico in centro, riscaldamenti a meno di 19°C per gli edifici pubblici e privati. Ma soprattutto chiediamo di ripensare l’intera mobilità nelle città”.
Un commento
I termisifoni si possono mettere anche a 18 gradi, sia negli uffici pubblici che nelle abitazioni. Almeno a Como la centralina è in un punto dove autentici catorci fanno il mercato ambulante il martedì giovedì e sabato, tenendo per diverso tempo il motore acceso, quando arrivano e quando se ne vanno (in deroga ai divieti, perché?). Il dato è veritiero, ma ne potrebbero mettere un altra come fu tempo fa a Camerlata..
Se vogliono fare il blocco totale del traffico domenica 19, per me va bene