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1° marzo: Como e Lombardia in zona arancione. In Svizzera invece riaprono negozi, musei e impianti sportivi

Mentre da oggi la Lombardia e con essa una buona fetta d’Italia torna in zona arancione, in Svizzeri questo primo marzo segna una prima inversione di tendenza.

Dopo uno stop comunque piuttosto lungo, nella Confederazione riaprono tutti i negozi, i musei e pure gli impianti sportivi all’aperto. Non i bar né i ristoranti, però, che resteranno ancora chiusi.

Dunque via i “lucchetti” per lo shopping, che torna libero, e possibilità di frequentare musei e biblioteche, giardini botanici, parchi divertimento e tutti gli impianti sportivi che consentono attività all’aperto (calcio, tennis, atletica e via dicendo, fatto salvo il divieto perdurante di competizioni e manifestazioni per gli adulti mentre sono possibili per i giovani fino a 20 anni).

Resta lo stop per gli eventi di massa, ma sempre all’aperto ci si potrà trovare fino in quindici persone. Per quanto riguarda le riunioni private, le regole sono state allentate e saranno possibili fino a un massimo di quindici partecipanti all’aperto.

Come si accennava, infine, nessun via libera per ora a bar, ristoranti, cinema, casinò e discoteche: fino al 22 marzo, almeno, quando è già previsto un allentamento delle restrizioni.

Ufficiale: Lombardia in zona arancione da lunedì primo marzo. Chiudono bar e ristoranti

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