Si è svolta questa mattina al Teatro Sociale di Como la celebrazione della Festa della Repubblica.
Pubblichiamo di seguito in forma integrale il discorso pronunciato dal prefetto, Andrea Polichetti.
Buongiorno a tutti.
Dal palcoscenico la veduta d’insieme della platea è emozionante e si percepisce davvero il desiderio di un nuovo inizio dopo un lungo periodo di restrizioni che hanno interessato anche gli spazi destinati a pubblici spettacoli. Dagli sguardi, seppure senza la visibilità del volto, si intravede una rinnovata attenzione per la realtà che ci circonda. E’ un segnale eloquente che esprime un bisogno di recupero e di rinascita, di superamento di barriere psicologiche e fisiche.
Il Teatro sociale è luogo simbolo di questa Città e riflette la bellezza che ritroviamo in tantissimi angoli nascosti e non del territorio della provincia di Como. Ringrazio la neopresidente del Teatro, dottoressa Simona Roveda, e la dottoressa Barbara Minghetti per aver reso disponibile una prestigiosa cornice per lo svolgimento di questo anniversario.
Nel giorno della Festa della Repubblica, ripartiamo da questo straordinario tempio della cultura per propagare ottimismo, coraggio e concretezza di azioni per la ripresa del territorio comasco e del Paese. Un aiuto ulteriore ci viene offerto dalla musica. Fra poco il Conservatorio di Como – ringrazio fortemente il suo Presidente il dott. Enzo Fiano – ci offrirà una breve ma coinvolgente esecuzione.
Lo spartito genera un’armonia. Vogliamo compatti stringerci a coorte, come evoca l’inno nazionale appena eseguito, al servizio del bene comune. Nella diversità di pensiero di ciascuno dobbiamo produrre un’eufonia istituzionale per il bene della Nazione, a partire dai cittadini più svantaggiati, iniziando da quanti hanno subito duramente le conseguenze della pandemia.
Saluto e ringrazio il Sottosegretario di Stato per l’Interno Nicola Molteni. Sono particolarmente onorato per la Sua presenza e con stima e riconoscenza Le rivolgo gli auguri di proficuo lavoro per l’attività delicatissima tesa a conseguire maggiori e ottimali livelli di sicurezza per i cittadini, le imprese e l’intero Paese.
Saluto e ringrazio il Sindaco di Como Mario Landriscina, per le favorevoli sinergie che frequentemente realizziamo in vero spirito di leale collaborazione, il Sindaco di Rezzago, Sergio Binda e il Sindaco di Tremezzina Mauro Guerra – anche in veste di rappresentante regionale dell’ANCI – amministratori di Comuni piccoli del territorio comasco ai quali il Prefetto della provincia intende riservare particolare attenzione e sostegno.
Saluto tutte le Autorità presenti, i rappresentanti politici, i cittadini, in particolare le persone che avrebbero desiderato partecipare a questo evento ma che è stato impossibile coinvolgere per le limitazioni derivanti dal rispetto della normativa anti contagio.
Un sentito ringraziamento va al Comando provinciale della Guardia di Finanza e alla Fondazione ENAIP di Como per il prezioso apporto collaborativo nell’organizzazione di questa celebrazione. Una condivisa unità morale del Paese, che ci fa sentire responsabili l’uno dell’altro, ci sta conducendo fuori dal tunnel dell’epidemia.
Questo percorso ha visto l’impegno in prima linea delle autorità sanitarie, dei Sindaci, delle Forze dell’ordine, delle componenti della protezione civile. Festeggiare la Repubblica quest’anno significa innanzitutto esprimere gratitudine per gli sforzi e i sacrifici, a volte estremi, di quelle donne e di quegli uomini al servizio, in quegli ambiti, del territorio comasco. In mancanza di una stretta di mano e di un abbraccio grato, a loro vogliamo dedicare un applauso convinto e caloroso.
Sono trascorsi 7 mesi dal mio arrivo a Como. Fin dalle prime settimane ho percepito l’impegno dei cittadini e delle istituzioni territoriali di dare concreta risposta al bisogno di solidarietà emerso con prepotenza a seguito della pandemia. Il Prefetto di Como, con l’Ufficio Territoriale del Governo, offrendo affiancamento e sostegno a cittadini e pubbliche amministrazioni, specialmente ai Comuni della provincia, ha predisposto una più puntuale articolazione delle funzioni garantendo da subito, l’attuazione e il rispetto delle norme anticontagio, la continuità produttiva e gli stessi servizi essenziali.
Ho ritenuto di rendere disponibili sul territorio, al massimo grado, il ruolo e le funzioni di Prefetto della Repubblica finalizzate a “suscitare energie in grado di tessere una rete civica nell’interesse generale”. Così propugnava negli anni passati il mentore dei Prefetti, il Prefetto Consigliere di Stato Carlo Mosca, scomparso lo scorso 30 marzo, il cui esemplare profilo etico e professionale desidero qui richiamare quale fulgida figura di autentico servitore dello Stato.
Alla imminente fase di ripresa e recupero che coinvolgerà l’intero Sistema Paese, intendo contribuire proseguendo e sviluppando nel corso del mio mandato, con il sostegno e i suggerimenti che le Istituzioni e i cittadini – sono certo – non mi faranno mancare, la cultura del coordinamento e del raccordo, della mediazione e dello stare insieme per meglio servire le Istituzioni democratiche.
Viva Como e la sua provincia
Viva la Repubblica
Viva l’Italia