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Addio a Guido Tenconi, gran maestro del culturismo comasco e papà della mitica Cap

Ieri è scomparso, a 77 anni, Guido Tenconi, volto e anima conosciutissimi della storia sportiva comasca, che ha presieduto per circa quarant’anni il gruppo sportivo di lottatori del Club Atletica Pesante.

Presidente onorario della storica palestra Cap (Club Atletica Pesante) Studio di piazza Vittoria,nata agli inizi degli anni ’60, fu tra i primi atleti a introdurre il culturismo a Como insegnando le tecniche di sollevamento pesi per costruire il corpo e migliorare la potenza muscolare.

Fu in grado di creare un gruppo affiatato come testimonia la foto sotto, che ritrae Tenconi (con il pollice alzato, il primo seduto da sinistra) con un gruppo di affezionati del club tra i quali spicca un giovanissimo Maurizio Casarola (alle sue spalle, con la coppa in mano) giornalista, tecnico federale e maestro del club di atletica pesante di Como che per trent’anni ha frequentato la palestra.

Nel 1970 preparò un gruppo di atleti comaschi che partecipò al programma tv Giochi senza Frontiere, una sorta di olimpiade europea dove in ogni puntata le nazioni erano rappresentate da una diversa città.

La squadra comasca vinse la puntata disputata in città, nei giardini antistanti Villa Olmo, e la puntata finale all’Arena di Verona.

Con il Club di Atletica pesante di Tenconi erano presenti la Ginnastica Comense 1972, la Briantea e gli Scorpioni del Lario.

“Tenconi fu il primo a introdurre il culturismo in città – sottolinea Casarola – un esempio di forma fisica eccezionale, un atleta di alto livello che ha trasmesso a generazioni di comaschi i valori dello sport”.

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