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L’agricoltore: “Il mercato coperto di Como un obbrobrio? Colpa del Comune. Rilancio ok ma non a spese nostre”

Ieri sera, raccontando la consueta ospitata del sindaco di Como, Alessandro Rapinese, su Etv, riportavamo la posizione del primo cittadino a proposito dello storico Mercato Coperto di via Mentana, qui: Rapinese a Etv: “Quell’obbrobrio che è il Mercato Coperto è finito, entrare deve essere un piacere. Non rinnovo la convenzione con gli agricoltori”. Articolo letto, anzi lettissimo, e tra i commenti su questo giornale è arrivato il racconto di uno degli operatori dell’area produttori. Lo riportiamo integralmente:

Io sono uno dei produttori presenti al mercato e che fa parte del Comac, Consorzio mercato agricoltori comaschi. Per dovere di cronaca, ci terrei a specificare che il Consorzio è stato fondato 10 anni fa a seguito del progetto TiConsumo. Sono stati stanziati dei contributi europei con i quali si è provveduto a rendere “presentabile” il nostro padiglione e a coprire le spese di costituzione del consorzio di agricoltori, i quali dovevano essere tutti provenienti dalla provincia di Como.

Iniziativa lodevole perché ha permesso in questi anni di aiutare le nostre aziende, spesso piccole realtà famigliari, a continuare a vivere, restare sul territorio e portare ai cittadini comaschi i nostri prodotti a km zero. Il Comune, la Provincia settore agricoltura e il Comac hanno fatto una convenzione, che scade quest’anno, e quindi ci terrei a precisare che semplicemente il nostro contratto è scaduto. Sarebbe stata una bella mossa da parte dell’amministrazione comunale, incontrare i produttori in vista della scadenza e trovare un accordo che permettesse a noi di continuare nella nostra attività di vendita e con il loro aiuto creare nuovi sbocchi di lavoro di sviluppo (ad esempio l’introduzione di tavolini per il consumo dei prodotti, un banco/cucina oppure attività didattiche…..).

Il fatto che il padiglione sia fatiscente non è per nulla colpa degli agricoltori, che oltretutto hanno sempre cercato di parlare con le amministrazioni comunali che si sono avvicendate negli anni, ma piuttosto di incuria da parte del Comune che non è mai stato in grado di occuparsi di una opportunità per la città, come quello che rappresenta un mercato coperto, importante anche solo dal punto di vista storico.

Iniziativa lodevole il fatto di ridare nuova vita al mercato, ma non a spese di chi ci lavora dentro. Colgo l’occasione, per ringraziare, tutti i nostri clienti con i quali abbiamo instaurato un rapporto di fiducia e che ci hanno sostenuto fino ad ora.

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