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Rapinese a Etv: “Quell’obbrobrio che è il Mercato Coperto è finito, entrare deve essere un piacere. Non rinnovo la convenzione con gli agricoltori”

Una domanda è planata questa sera nel consueto appuntamento settimanale di Etv con il sindaco Alessandro Rapinese protagonista (qui la puntata). La giornalista e conduttrice Anna Campaniello ha letto in diretta il messaggio di un telespettatore: “Mercato Coperto, area agricoltori (quella che tra i comaschi è chiamata anche zona produttori, Ndr). Tra gli operatori si dice in questi giorni che lei abbia menzionato la chiusura dell’area. Quali sono i motivi? Ci sono progetti per il futuro?”.

Spiega il sindaco quindi a proposito della struttura di via Mentana: “La convenzione con il Comac (Consorzio Mercato Agricoltori Comaschi a Como, Ndr) sta scadendo, è un tema. Sono 18 operatori se non erro con una convenzione che di fatto scade, non la rinnovo. E noi abbiamo delle idee alternative su quel Mercato. Quell’obbrobrio che è il Mercato Coperto è finito. Siamo andati per un sopralluogo e torneremo, ci sono per noi e per i nostri parametri delle situazioni intollerabili di condizioni generali, c’erano postazioni abbandonate, celle frigorifere lasciate lì, sembrava la terra di nessuno. In questo anno di cose ne abbiamo fatte tante, basta vedere l’Albo Pretorio, purtroppo adesso toccherà al Mercato Coperto”.

Spiega ancora Rapinese: “Perché? Perché abbiamo messo appena insediati un milione sull’area ex grossisti, l’architetto Pierpaoli sta ultimando il progetto e siamo in linea e dovremmo finire per marzo 2024, noi vogliamo un bel Mercato Coperto dove sia un piacere accedere. Dal punto di vista della logistica da lunedì prossimo inizieremo dei lavori, inizieremo a spazzar via quel degrado, quelle corsie centrali abbandonate. Veramente è il trionfo della dimenticanza…”. Chiede la giornalista: “Quindi non era una voce infondata. Questi operatori che fine faranno?”. Risponde il primo cittadino: “Bè, la convenzione col Comac non verrà rinnovata, parleremo di ogni singolo operatore puntualmente”. Quando scade la convenzione? Viene chiesto ancora. Risposta: “La scadenza è prossima. Abbiamo già mandato delle comunicazioni agli appositi Enti come fanno gli Enti corretti che per tempo comunicano. Il Comune di Como prende possesso interamente dell’area e la gestirà al meglio come penso stiamo facendo con tutto il resto”.

L’agricoltore: “Il mercato coperto di Como un obbrobrio? Colpa del Comune. Rilancio ok ma non a spese nostre”

Per completezza di cronaca, in seguito al sopralluogo del sindaco al Mercato Coperto nei giorni scorsi era seguita una comunicazione di Confesercenti associazione molto forte tra le mura di via Mentana. Il sodalizio ha fatto sapere di aver valutato “molto positivamente” gli impegni presi dal sindaco. Ecco l’intervento:

Confesercenti Como valuta molto positivamente gli impegni assunti dal sindaco Alessandro Rapinese e dal Comune di Como sul mercato coperto per la sistemazione della struttura e per la redazione dei nuovi regolamenti. Da anni Confesercenti chiede un intervento radicale di rilancio del Mercato Coperto, che comprenda anche un impianto di raffrescamento e riscaldamento, nuove luci, pulizia, decoro, un’area di degustazione per chi voglia sedersi e consumare gli eccellenti prodotti, porte automatiche scorrevoli, rifacimento dei bagni pubblici e messa in sicurezza dei magazzini. Confesercenti è pronta a collaborare con il sindaco Rapinese e con l’amministrazione per raggiungere questi importanti obiettivi”. Il presidente di Confesercenti Como, Claudio Casartelli, a seguito della visita e del sopralluogo effettuato dal sindaco e dagli assessori martedì 20 Giugno al mercato coperto, annuncia la disponibilità dell’associazione di categoria a collaborare con il Comune di Como per raggiungere gli importanti obiettivi di rilancio della struttura.

 

 

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13 Commenti

  1. Tutto giusto, ma non capisco perché non deve essere il comune a organizzare direttamente i “produttori” senza affidarsi a cooperative, così come in passato.

  2. il sindaco (sceriffo, pardon) parla troppo e a vanvera, specialmente in tv. è sempre alla ricerca di qualcuno per un duello western!!!! COLT 45………

  3. Pienamente d’accordo.
    Faccio sempre la spesa dai produttori locali: spero che il mercato coperto non perda questa perla che sono i prodotti a km zero

  4. Ho visto il mercato coperto di Valencia… Consiglio al sindaco di prendere ispirazione! Vissuto da turisti e locali….

  5. Concordo con Gioele e aggiungo che il declino del mercato coperto è dato soprattutto dalla difficoltà degli utenti a trovare parcheggio.Bisognerebbe avviare una convenzione con l’autosilo vicino ,in modo da poter parcheggiare gratuitamente per un’ora,con dimostrazione degli acquisti effettuati.

  6. Concordo con Gioele e aggiungo che il declino del mercato coperto è dato soprattutto dalla difficoltà degli utenti a trovare parcheggio. Bisognerebbe creare una convenzione con l’autosilo vicino ,in modo da poter parcheggiare gratuitamente per un’ora ,dimostrando gli acquisti al suddetto mercato.

  7. Io sono uno dei produttori presenti al mercato e che fa parte del Comac, Consorzio mercato agricoltori comaschi. Per dovere di cronaca, ci terrei a specificare che il Consorzio è stato fondato 10 anni fa a seguito del progetto TiConsumo. Sono stati stanziati dei contributi europei con i quali si è provveduto a rendere “presentabile” il ns padiglione e a coprire le spese di costituzione del consorzio di agricoltori, i quali dovevano essere tutti provenienti dalla provincia di Como. Iniziativa lodevole perché ha permesso in questi anni di aiutare le nostre aziende, spesso piccole realtà famigliari, a continuare a vivere, restare sul territorio e portare ai cittadini comaschi i nostri prodotti a km zero. Il Comune, la Provincia settore agricoltura e il Comac hanno fatto una convenzione, che scade quest’anno, e quindi ci terrei a precisare che semplicemente il ns contratto è scaduto. Sarebbe stata una bella mossa da parte dell’amministrazione comunale, incontrare i produttori in vista della scadenza e trovare un accordo che permettesse a noi di continuare nella ns attività di vendita e con il loro aiuto creare nuovi sbocchi di lavoro di sviluppo (ad esempio l’introduzione di tavolini per il consumo dei prodotti, un banco/cucina oppure attività didattiche…..). Il fatto che il padiglione sia fatiscente non è per nulla colpa degli agricoltori, che oltretutto hanno sempre cercato di parlare con le amministrazioni comunali che si sono avvicendate negli anni, ma piuttosto di incuria da parte del comune che non è mai stato in grado di occuparsi di una opportunità per la città, come quello che rappresenta un mercato coperto, importante anche solo dal punto di vista storico. Iniziativa lodevole il fatto di ridare nuova vita al mercato, ma non a spese di chi ci lavora dentro. Colgo l’occasione, per ringraziare, tutti i nostri clienti con i quali abbiamo instaurato un rapporto di fiducia e che ci hanno sostenuto fino ad ora.

    1. Perfettamente d’accordo. Sono una cliente del mercato coperto che acquista principalmente dai produttori locali. È anni che, tra verdura, uova e carne, sento dei loro disagi per la situazione del padiglione. Vero che la condizione di quell’area è piuttosto degradata ma le persone che ci lavorano sono ottimi produttori e non è corretto mandarli via. Il consumo a km zero andrebbe incentivato per molti motivi, spero la questione venga ridiscussa presto.

  8. Rapinese dixit : “entrare deve essere un piacere”. Il mercato coperto come una ” casa chiusa”? Ha a saperlo…

  9. Bene, trasformiamo l’ultimo posto in città dove ancora si può comprare qualcosa di locale a prezzi ragionevoli nell’ennesimo carrfour con pomodori olandesi e birre da frigo. O magari in un food court con hamburger a 15 euro e cutizza a 8.

  10. Rapinese Sindaco sta bistrattando i poteri forti! Dà spazio a quei poveracci della Confesercenti e sta cacciando gli agricoltori dal tempio. Che strano. Dappertutto si promuovono i prodotti a km zero, a Como si preferisce dare spazio a chi non fa grande differenza tra quello che è dietro l’angolo e quello importato dall’estero. Peccato! E dire che ci sono anche in provincia di Como dei prodotti di eccellente qualità: il formaggio di capra, la carne, il miele, gli ortaggi e le uova un po’ ovunque. Perché cacciare questi piccoli produttori per dare spazio a chi piazza il proprio ricarico sui prodotti comprati ai grossisti dei Mercati generali di Milano e di Bergamo, alla Metro ecc.ecc.? Perché non cercare di promuovere questi prodotti e queste imprese comasche che producono prodotti genuini e non percorrono centinaia di km per farteli mettere in tavola? E poi, perché spendere altri soldi della collettività per migliorare gli spazi espositivi di commercianti privati che pagano concessioni ridicole? Mah…. Rapinese Sindaco è qui da solo un anno e a già messo nell’angolo i poteri forti. Li ha messi nell’angolo destinato ai piccoli agricoltori e ovviamente sempre a spese della collettività…… 😊

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