E’ chiaro da tempo che la maggior parte delle amministrazioni, siano provinciali, di capoluoghi o di piccole realtà, faticano a mettere a punto grandi progetti. Grandi opere. “Non ci sono più i fondi pubblici di un tempo” è la risposta più comune. E allora i Comuni puntano sull’ordinario: il mantra “fare poco ma bene”. E quando anche quel poco, l’ordinario, non funziona: come si fa?
Se c’è una cosa che la maggior parte dei cittadini proprio non sopporta sono strade e marciapiedi in cattivo stato: rendono i paesi e le città meno accattivanti e con quel senso di abbandono che aleggia nell’aria. E così, ad ogni campagna elettorale, tutti i candidati hanno lo slogan già pronto: “asfalteremo”. Ma si sa, la coperta è corta e non appena si finisce in una zona, si deve ricominciare in un’altra.
Ad Albate però attendono da tempo, si direbbe troppo, solo per le volte in cui ne abbiamo parlato su queste colonne. Il quartiere, uno dei più grandi e attivi della città, si sviluppa su poche vie tra cui la Canturina che collega Como a Cantù appunto. E il tratto che attraversa il quartiere è un groviera: buche, rattoppi malfatti, tombini che sporgono pericolosamente.
Ma anche segnaletica orizzontale praticamente sparita: strisce pedonali, parcheggi o dare precedenza quasi trasparenti.
Poi c’è la questione marciapiedi: quelli di via Canturina infatti sembrano essere stati bombardati. L’asfalto è spezzato, in alcuni punti manca completamente, e al suo posto del cemento sbriciolato. “Recentemente sono caduti tre anziani – racconta un residente, Oscar Bagnolati – a ridosso di questi marciapiedi c’è la maggior parte delle attività commerciali del quartiere, è pericoloso”.
Lo stesso Oscar ci segnala che all’interno dei giardini pubblici del quartiere, estremamente frequentati da bambini, famiglie e anziani, c’è una panchina rotta molto pericolosa. Senza dimenticare quelle colonne storiche abbandonate in fondo al parco ormai da tempo immemore.
Bagnolati infine ci accompagna al parcheggio del mercato. Le strisce degli stalli sono praticamente scomparse e la rete che circonda il Centro Civico alle sue spalle è stata sventrata. “Alcuni gruppi di ragazzi restano nel giardino fino a tarda notte infastidendo i residenti – commenta – al parcheggio servirebbero delle videocamere di sorveglianza ma anche dei cestini perché nei giorni di mercato i due presenti sono sempre strapieni”.
Stephanie Barone
2 Commenti
La cosa più patetica e scandalosa è che i consiglieri di Albate. di maggioranza in comune e regione fan finta di nulla. L’importante è riempirsi la bocca dei soliti slogan dettati dal “Papeete’.
Vediamo se dimostrano un minimo di orgoglio (ed utilità) facendo qualcosa per il loro quartiere.
Applaudo e sottoscrivo. Vergogna!!