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Allarme cervi nel Comasco, Orsenigo (Pd): “Fuori controllo, sul lago e nelle valli danni a terreni e automobilisti. I cacciatori chiedono interventi, Regione ferma”

“Nella provincia di Como il numero dei cervi è fuori controllo. Nel solo Comprensorio Alpino di Caccia delle Prealpi Comasche, per esempio, i censimenti dei primi tre mesi del 2022 fissano la popolazione a circa 1500 esemplari, su un terreno di poco più di 18mila ettari. Mentre i danni a campi e pascoli e gli incidenti stradali aumentano, i cacciatori lariani chiedono di ampliare il piano di prelievo selettivo per riportare la situazione sotto controllo. Regione Lombardia cosa intende fare? Servono risposte subito e per questo ho presentato un’interrogazione sul tema all’assessore regionale competente, Fabio Rolfi. Per adesso nessuno a Palazzo Lombardia, infatti, ha mosso un dito” dichiara Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Partito Democratico, annunciando un’interrogazione diretta all’assessore Rolfi sul tema.
 
“Nel solo Comprensorio delle Prealpi comasche i danni ammontano ormai a decine di migliaia di euro per terreni e proprietà. Gli incidenti stradali sono frequenti: sono state decine le collisioni tra auto e cervi registrate dalla polizia provinciale nel mese di agosto nella zona del lago e delle valli. Senza predatori naturali, purtroppo, bisogna correre ai ripari e in fretta. È urgente riformulare il piano di prelievo del cervo, come richiesto a ISPRA dal Comprensorio di Caccia della Prealpi Lariane, allargandolo a tutte le fasce d’età dall’1 agosto al 15 settembre e possibilmente fino a gennaio dell’anno successivo. ISPRA ha escluso questa possibilità, pur dicendosi aperta a modifiche al calendario. Nella conversazione tra ISPRA e cacciatori, però, la voce che non sentiamo è proprio quella di Regione Lombardia e dell’assessore Rolfi: i grandi assenti dalla gestione della situazione –  spiega Orsenigo, concludendo – Vogliamo sapere quali sono le reali intenzioni di Regione Lombardia: vuole intervenire per arrivare a un’intesa tra ISPRA e cacciatori? Vuole rispondere a una richiesta chiara del territorio? O preferisce rimanere a guardare come fatto fino ad ora?” conclude il consigliere comasco.
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