“La situazione atmosferica che si va delineando è davvero particolare e per certi versi preoccupante”, ci spiega Paolo Pierobon di Meteorologia Comasca. Secondo l’esperto, gli ultimi giorni di agosto saranno caratterizzati da un’intensa circolazione depressionaria legata all’ex uragano Erin, che porterà una perturbazione atlantica fino al Nord Italia e alla provincia di Como.
E proprio per la provincia di Como la Protezione Civile lombarda ha emesso un’allerta rossa a partire da oggi e fino a domani, giovedì 28 agosto, per rischio idrogeologico. L’allerta è gialla invece per rischio idraulico, temporali e vento. “Si invitano i cittadini a fare la massima attenzione negli spostamenti pedonali e con i propri mezzi”, è l’avviso.
Mercoledì 27 agosto: primi temporali
“Oggi, mercoledì si comincia con nuvole e schiarite anche ampie, ma già dal primo pomeriggio l’instabilità si è accesa sui rilievi e nei pressi dei laghi. Ci attendiamo temporali sparsi che localmente potranno essere molto intensi, con nubifragi, qualche grandinata e raffiche di vento fino a 40–70 km/h“, spiega Pierobon. In serata l’instabilità raggiungerà la fascia pedemontana e l’alta pianura, con temporali che potrebbero ripetersi, provocando piogge abbondanti e locali allagamenti.
Giovedì 28 agosto: la fase più critica
“Dalla notte, temporali e rovesci sparsi interesseranno l’alto Piemonte, il Varesotto e il Canton Ticino, con rischio di nubifragi persistenti. Nel pomeriggio entrerà la perturbazione atlantica vera e propria, con la formazione di una linea temporalesca che si muoverà da ovest verso est”, avverte Pierobon. Saranno possibili frequente attività elettrica, downburst locali (forti colpi di vento discendenti), piccole grandinate e abbondanti piogge in poco tempo. L’instabilità potrebbe persistere anche in serata.
Venerdì 29 agosto: fase post-frontale
“Venerdì mattina potrebbe esserci una tregua, ma dal tardo mattino i temporali torneranno su tutta la provincia, soprattutto in fascia pedemontana e nei rilievi. Si tratterà di fenomeni autorigeneranti, con nubifragi intensi e locali downburst fino a tarda serata”, prosegue l’esperto.
Accumuli e rischi
Paolo Pierobon indica stime di accumuli estremamente abbondanti: tra 80 e 150 mm in fascia pedemontana e alta pianura, fino a 180 mm nel basso Lario e settore prealpino, e tra 130 e 200 mm nel medio e alto Lario, con picchi superiori non esclusi. “Le conseguenze ipotetiche saranno allagamenti, frane, smottamenti e possibili esondazioni dei fiumi principali come Seveso, Lambro e Olona”, sottolinea.
Attenzione alle allerte ufficiali
“Ricordo che queste sono stime basate sui modelli globali e locali e non sostituiscono le allerte ufficiali della Protezione Civile. La situazione è ancora soggetta a variazioni, perciò consigliamo di seguire gli aggiornamenti”, conclude Pierobon.