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Alptransit, l’alleanza Svizzera-Italia per concludere l’opera arriva al Parlamento europeo

Un evento istituzionale, svoltosi a Bruxelles nella sede del Parlamento europeo, ha messo al centro del dibatti a livello continentale, la necessità di completare la colossale opere di Alptransit.

Delegazioni diplomatiche italiane e svizzere, rappresentanti istituzionali, tecnici e stakeholders europei, durante il convengo “Alleanza Italia-Svizzera per un’Europa più connessa: confronto sul completamento Alptransit e futuro dei trasporti”, hanno ragionato sul rafforzamento delle infrastrutture transfrontaliere, sulla rete di trasporto intermodale e sull’innovazione nella mobilità sostenibile.

Lavori che si sono conclusi con la consegna al Rappresentante permanente aggiunto e Ambasciatore Marco Canaparo, di una lettera contenente la richiesta per il completamento di Alptransit.

“Il completamento del corridoio Alptransit  – ha dichiarato il Consigliere Regionale lombardo Giacomo Zamperini – non è solo una priorità logistica: è una sfida strategica che riguarda direttamente i nostri territori e ci permetterà di restituire centralità ad un’alleanza di regioni che intende volare alto, rilanciando la propria competitività attraverso la sostenibilità del nostro modello di sviluppo. Dobbiamo investire sulla costruzione di nuovi ponti che siano caratterizzati da una mobilità sostenibile e intermodale, valorizzando laghi e fiumi come nuove vie di comunicazione, infrastrutture naturali a basso impatto ambientale, inserendoli in una rete moderna ed efficiente, capace di integrare diversi mezzi e modelli di trasporto”,

“Le quattro regioni coinvolte in questo percorso – Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Cantone Ticino – stanno costruendo un’alleanza fondata sulla cooperazione, per crescere insieme nella competitività e affrontare in modo condiviso le grandi sfide dell’integrazione europea. L’Alleanza tra Italia e Svizzera si fonda su elementi concreti e simbolici: il mare della Liguria, le montagne e i laghi di Piemonte, Lombardia e Ticino compongono un ecosistema unico. Ma è anche l’italofonia – una lingua comune – a rappresentare un filo che unisce territori e popoli. Un legame che può trasformarsi in un motore di cooperazione e progresso. In un momento storico in cui l’Europa fissa obiettivi ambientali sempre più ambiziosi, lo spostamento in treno resta la scelta più sostenibile possibile. Cosa c’è di più rispettoso dell’ambiente di un treno? Investire in ferrovia significa dare una risposta concreta alla transizione ecologica”, commenta l’On. Mariateresa Vivaldini.

“È motivo di soddisfazione costatare che molti eurodeputati si siano mossi dopo che Lombardia, Piemonte e Liguria hanno inoltrato alle autorità europee la lettera d’intenti nata in Ticino e sottoscritta dalle tre regioni e dal nostro Cantone. Il completamento di AlpTransit, che il nostro Cantone rivendica con gran forza verso le autorità federali svizzere, rappresenta un qualcosa di strategico per tutta l’Europa e oggi ne abbiamo la conferma”, afferma Michele Guerra, presidente del Gran Consiglio del Ticino fino a maggio 2025 e promotore dell’Alleanza a Sud delle Alpi per il completamento del corridoio Rotterdam-Genova

“Questo incontro – ha concluso Zamperini – è stato un passaggio cruciale. Siamo di fronte a un’opportunità storica per costruire rapporti solidi e duraturi, ritrovando la centralità dei nostri territori nel cuore dell’Europa. È il momento di trovare un nuovo senso alla cooperazione, legandola alla visione di un’Europa più connessa, sostenibile e competitiva”.

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