Clima rovente a Como sul futuro del mercato storico sotto le mura, come noto sospeso da oltre due mesi. Oggi abbiamo dato conto della clamorosa protesta degli ambulanti tramite Confesercenti, espressa tramite una lettera al sindaco Mario Landriscine e con la minaccia di una clamorosa protesta con tanto di furgoni il prossimo 19 maggio, se dal giorno prima non sarà permesso tornare alla normalità.
Mercato sotto le mura chiuso, è rivolta: “Famiglie da 3 mesi senza reddito. Riapra o in piazza coi furgoni”
Ora, mentre arriva il no degli operatori a un allungamento del mercato anche in viale Varese, spunta la proposta del consigliere comunale del Pd, Gabriele Guarisco, per portare anche “dentro” le mura le bancarelle
“Il Comune di Como – spiega Guarisco – studi come ampliare l’area del Mercato Mercerie non solo limitandola alla zona di Porta Torre e le mura ma estendendola a largo Miglio, piazza Vittoria, via Carducci, la parte iniziale di via Volta, l’area antistante San Donnino, piazza Medaglie d’Oro. Solo così, con un mercato diffuso, si può avere un mercato più sicuro. Ma bisogna fare presto: centinaia di attività sono a rischio”.
“Non pensare a una soluzione tempestiva rischia infatti di creare una riapertura delle attività commerciali a due velocità. Si parla di una ripresa al 18 maggio per parrucchieri, bar e ristoranti mentre il mercato mercerie rischia di soffrire il lockdown economico ancora per molto – aggiunge l’esponente dem – Rivedere la collocazione dei banchi in altre aree della città è una soluzione per velocizzare il ritorno alla normalità anche per questa categoria”.
Secondo il consigliere, “lo stesso discorso può essere fatto anche per il mercato di Albate, dove i banchi alimentari sono tornati in attività ma la cui situazione è destinata a complicarsi con il ritorno delle rivendite di casalinghi e abbigliamento. Anche qui andrà trovata una soluzione che potrebbe coinvolgere piazza del Tricolore: misura che auspico possa essere adottata nel solco della nostra proposta”.
“L’obiettivo primario è quindi quello di diffondere i mercati e adottare tutte le misure necessarie per proteggere chi lavora e chi compra con l’obbligo di mascherine, guanti, corretto distanziamento, schermi in plexiglass e disinfettante. Certo, occorrerà tenere conto delle indicazioni di Regione Lombardia che, però, tardano ad arrivare”, aggiunge Guarisco.
“Ovviamente, poi, non si può pensare che gli oneri di occupazione di suolo pubblico rimangano invariati. Anche questi vanno rivisti per tendere una mano agli operatori – conclude il consigliere – in ogni caso la situazione richiede un intervento immediato, deciso e risolutivo dell’amministrazione. L’alternativa, con un costo sociale immenso, è condannare alla chiusura centinaia di attività che sostengono altrettante famiglie comasche”.
2 Commenti
Se dai loro un dito, si prendono il braccio (basta vedere ogni volta quanto sforavano in viale Varese).
Quindi per carità, niente furgoni del mercato, estremamente inquinanti nelle strette vie del centro pedonale.
Piuttosto piazza Roma: spazio ampio, che va rilanciato e lamenta di essere deserto.
Tanto le tasse sul suolo già le pagavano solo la metà degli ambulanti…