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Altra inaugurazione sul lungolago di Como: dopo 16 anni apre tutta la passeggiata, ma i lavori non sono finiti

Martedì 23 luglio alle 9, dopo 16 anni di cantiere (ne erano previsti poco più di 3 in origine) e 35 milioni di euro spesi (cifra sostanzialmente triplicata rispetto ai 12 preventivati), ennesima inaugurazione sul lungolago di Como. Aprirà al pubblico l’ultimo tratto ancora chiuso, cioè quello da piazza Cavour ai giardini a lago. L’opera nel suo complesso, però, non ha ancora funzionante il sistema di vasche e pompe per il trattamento delle acque in caso di esondazione (mancano collegamenti elettrici e si attende la discesa del livello del Lario per l’installazione delle ultime paratie manuali sotto la pavimentazione) e continua a mancare parapetto definitivo della passeggiata a lago (per ora restano le transenne provvisorie).

Ad ogni modo domani l’assessore di Regione Lombardia Massimo Sertori, insieme al Sindaco del Comune di Como, Alessandro Rapinese, effettuerà un sopralluogo al cantiere delle paratie e procederà alla consegna di un ulteriore tratto di passeggiata di lungolago. Nello specifico, la parte che chiuse per prima l’8 gennaio 2008.

Tra le opere finite ci sono il bastione est, lo scivolo di piazza Cavour e appunto la passeggiata della vasca B fino al limite dei giardini.

Dopo sette anni riapre l’Ostello di Como a due passi dal lago

Al sopralluogo sarà presente anche l’assessore regionale, Alessandro Fermi.

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35 Commenti

  1. Allora che dire, è già stato detto di tutto..certo che l’Italia patria della civiltà romana,con monumenti che ancora oggi ti fan impallidire,COMO.. città del Razionalismo. Sant’Elia,Terragni,Rho, Cattaneo.. non MERITAVA una simile schifezza..un OLTRAGGIO agli Architetti Comaschi che tanto vengono decantati sui libri di Architettura!! Con una spesa di tale livello si potevano pagare le profumate parcelle di due stimati professionisti a livello nazionale..uno civile..e l’altro specializzato in arredo urbano..forse avremmo avuto meno gradini e più aree verdi con comode panchine per ammirare la bellezza del primo bacio.

  2. La bellezza vera del Lungo Lago di Como era prima di fare questa passeggiata che sembra una piazza d’armi un lungo viale che non dice nulla,la vera bellezza rimane nei ricordi nelle foto nei libri di come Como era una volta,dato che da Comasco ci sono nato.
    Un lavoro durato anni dispendioso inutile.Adesso vediamo con i lavori dei giardini a Lago cosa salta fuori.

  3. Una sola domanda, corsia ciclabile, per modo di dire, che si interrompe per 4 metri con obbligo di bici a mano, e poi riprende,zona Ceccato, lato passeggiata si intende, e corsia ciclabile verso la funicolare piena di turisti. Dovremmo fare come nei paesi del nord, suonare il campanello e rimproverare il pedone che occupa uno spazio non per lui.

  4. Nel frattempo, per INAUGURARE la nuova schifezza, SONO STATI ABBATTUTI ALMENO 20 ALBERI SANISSIMI, VINCOLATI DALLA SOVRINTENDENZA DELLE BELLE ARTI (QUALI ARTI NON SI SA), CON VINCOLO PAESSAGGISTICO….. PERCHÉ O PROGETTISTI HANNO FATTO 5, DICASI 5, SCALINI TROPPO A, RIDOSSO DEI TRONCHI CHE COSÌ SONO STATI “STERMINATI”!!!!
    UNA SERIE DI SCHIFEZZE VERGOGNOSE, UN LUNGOLAGO PENOSO SENZA BAGNI, SENZA OMBRA PER CHI ATTENDE IN CODA ORE ETC…
    CHE VERGOGNA PER L’ITALIA ESSERE FINITA COSÌ!!

  5. PASSEGGIATA A LAGO?. “Un labirinto di scalini”, che non permettono, a passeggini, carozzine o a persone con difficoltà motorie, di transitare a bordo lago, ma devono utilizzare la corsia vicino alla strada, e spero, che non la debbano condividere anche con i ciclisti.
    Con tanti soldi a disposizione, sarebbe stato utile pagare un corso di aggiornamento per ing. e architetti, dove avrebbero (forse) appreso nozioni sull’abbattimento delle barriere architettoniche. Speriamo che piova poco!

    1. Sempre a proposito di scalini!
      Dove dovevano esserci, non ci sono. E mi riferisco all’area di fronte a piazza Cavur dove una volta, gli scallini cerano, ora ci sono degli “scivoli” ( senza ringhiere ) che quando saranno bagnati, o vi cresceranno le alghe, diventeranno molto scivolosi e pericolosi. Probabilmente non ne avevano più o forse, era troppo complicato installarli a semicircolo.

  6. Potrebbero inaugurare un po’ più tardi, verso le 12, e provare il brivido della ” graticola”, una piastra arroventata senza alberi ( né bagni ..) da 35 milioni di euro delle nostre tasse

  7. Mia opinione : adesso che è finita si può ben dire che è schifezza assoluta e senza precedenti. Lo stesso stile e lo stesso gusto di un lungomare di una qualsiasi località balneare spagnola fatto 50 anni fa in pieno periodo di cementificazione turistica selvaggia. Da piangere a pensare alla vecchia passeggiata piccola e ombrosa che si inseriva perfettamente nel contesto di una cittadina di provincia riservata.

    1. Non poteva descriverlo meglio.
      Peccato, perché di architetti in gamba ne abbiamo, anche uno spazio così concepito avrebbe potuto avere un’identità, una valorizzazione.
      Qui invece manca la passerella tra un gazebo permanentemente provvisorio e le fioriere che manco mia nonna.

  8. Incomprensibile. Con tutti i problemi che abbiamo qualcuno viene da Milano per tagliare un nastro ogni 50 metri di
    porfido.
    Dovrebbero essere chini sulle scrivanie, a studiare come migliorare situazioni scandalose… la sanità, le case popolari, la povertà…
    Cosa dobbiamo pensare? Che come domani vengano a inaugurare l’ennesimo pezzo di marciapiedi, dopodomani siano a Varese a inaugurare una fontana, e dopodomani ancora a Bormio a inaugurare uno svincolo, e così via?
    Li eleggiamo per questo?
    Poi per una gastroscopia ci vogliono due anni?
    E non siamo nemmeno sotto elezioni, dove la furia inauguratrice sarebbe deprecabile ma comprensibile.
    Puah.

  9. Calendario nuove inaugurazioni:
    giovedì 08 agosto ore 9,30 inaugurazione ulteriori 15 mt ultimati
    venerdì 23 agosto ore 9,30 inaugurazione posa 4 lampadine nei faretti
    giovedì 05 settembre ore 9,30 inaugurazione ulteriori 7,50 metri ultimati
    venerdì 20 settembre ore 9,30 inaugurazione del nuovo calendario di inaugurazioni

  10. Era da troppo tempo che non veniva organizzata un’inaugurazione che permettesse a Fermi di tagliare qualche nastro, E poi che spasso vedere la coppia RapiFermi, nata con un accordo in occasione delle comunali del 2022, procedere ad un’altra inaugurazione a braccetto.

    1. Non sono finiti, mancano le parti idraulico-elettriche, cioè quelle importanti per evitare che s’inondino strada e piazza. Così potranno andare avanti a dire a ogni esondazione tombinara che i lavori non sono finiti ancora, ma poi…
      P.S. Se il Rapi snobbasse i professionisti del taglio del nastro farebbe un gesto rivoluzionario: lo stimerei.

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