RADIO COMOZERO

Ascolta la radio
con un click!

Attualità

Il Comune di Como apre le porte a cani e gatti (e furetti?): progetto sperimentale per tenerli al lavoro

Contenuti, modi e tempi saranno chiariti con il documento finale, intanto però qualcosa trapela. La giunta del sindaco Alessandro Rapinese nell’ultima seduta (ieri, 8 marzo) tra i vari temi ha discusso (e approvato) la Delibera numero 54, vale a dire l'”Avvio del progetto sperimentale organizzativo per la presenza sul luogo di lavoro del proprio animale d’affezione e approvazione della relativa disciplina“. Insomma, pare di capire che Palazzo Cernezzi spalancherà le porte agli animali, alcuni almeno. La sensibilità dell’amministrazione sul tema è nota e negli ultimi tempi peraltro non è stato affatto raro incontrare in Comune l’assessore al Personale Nicoletta Anselmi in compagnia del suo cane. Quali poi saranno gli animali ammessi nel dettaglio bisognerà capirlo, la disciplina nazionale distingue (ma non sempre con grande chiarezza) animali da compagnia e d’affezione.

I primi sono una sorta di macrocategoria:

a) pets: cane, gatto, e furetto;

b) invertebrati (ad eccezione di api e bombi, molluschi e crostacei), animali acquatici ornamentali; uccelli (ad esclusione del pollame); roditori e conigli (detenuti non per fini alimentari), rettili e anfibi.

I secondi sono solo quelli al punto “a”: cani, gatti e furetti quelli per cui, cioè, è prevista un’anagrafe specifica a livello nazionale.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

11 Commenti

  1. per strada con la bottiglietta, in ufficio con la sabbia la paletta e il secchiello.
    ma se un dipendente è allergico o ha una fobia per i cani o gatti cosa fa l’assessora? licenzia il dipendente, lo sposta in un ufficio senza animali? crea degli uffici singoli per dipendenti accompagnati?
    Con tutti i problemi che ha Como questa era sicuramente una priorità per il sindaco!

  2. Questa è un’ottima iniziativa. Bravi! Spero che altri datori di lavoro imitino questa lodevole iniziativa, che porterà solo benefici a tutti ed aumenterà persino la produttività.

  3. È condivisibile la necessità di mettere delle regole per evitare che in Comune entrino furetti, gatti e, anche, “cani e porci”! Grande colpa alla Giunta Landriscina e a quella Lucini che non ci hanno pensato prima. Avremmo evitato qualche imbarazzante inconveniente! 😊

Lascia un commento

Potrebbe interessarti:

Videolab
Turismo