“Troviamo vergognose le parole pronunciate dal sindaco Alessandro Rapinese in merito alle tragiche morti avvenute nelle ultime settimane sul nostro lago. È inaccettabile che un’istituzione come il primo cittadino, che rappresenta l’intera comunità, liquidi con tale leggerezza una questione così delicata, scaricando tutta la colpa sulle vittime. Fatta salva la presenza di cartelli di divieto e la condivisione di responsabilità con chi ha deciso di ignorarli, in questi giorni ci sono numerose famiglie sconvolte per la perdita di un proprio caro, che meritano vicinanza, delicatezza, rispetto”, così denuncia il segretario cittadino del Partito Democratico Tommaso Legnani.
Passo indietro. A cosa si riferisce il segretario Dem? Alle dichiarazioni rilasciate al quotidiano La Provincia dal primo cittadino lariano, titolo: Rapinese commenta i morti nel lago: «Se non sanno nuotare la responsabilità è loro, i comaschi invece conoscono i rischi». Tema appunto i bagni proibiti nel lago, in particolare davanti al Tempio Voltiano, che dall’estate scorsa segnano le cronache con numerose morti.
Dichiara nello specifico il sindaco al quotidiano locale: “I dati che stiamo analizzando ci dicono che in molti casi gli annegamenti hanno quali vittime persone che si sono immerse pur non sapendo nuotare. In questi casi la responsabilità del Comune è nulla e francamente non riesco nemmeno a comprendere come persone adulte possano mettersi in tali condizioni di rischio. Se poi il decesso avviene in zone dove è ben indicato, per il tramite di cartelli scritti in più lingue, il divieto di balneazione, anche qui, la responsabilità dell’individuo non può ricadere sull’amministrazione”.
Conclude dunque Legnani: “Compito del sindaco e dell’Amministrazione comunale, in sinergia con gli altri Comuni del lago, sarebbe quello di fare squadra e, insieme a esperti come sommozzatori e bagnini, vagliare tutte le possibili soluzioni per fare in modo che tragedie come quelle che stanno investendo il nostro territorio non ricapitino più. Le soluzioni percorribili sono diverse. Nell’immediato, è necessario un aumento della comunicazione e dei controlli nelle aree più sensibili, ma la soluzione definitiva dovrebbe essere l’individuazione di luoghi adatti a fare il bagno in sicurezza, con la presenza di personale qualificato. Evidentemente, la domanda di utilizzo del lago come luogo di balneazione c’è e sta alle istituzioni rispondere. Siamo a disposizione per dare il nostro supporto, affinché il nostro lago torni a essere un luogo da ammirare e da ricordare con gioia e non un teatro di tragici eventi”.
19 Commenti
Pure chi dice di fare il lido a Villa olmo..sempre a 100 metri dagli escrementi sei…a Como il lago è sporco e sempre lo sarà..basta credere che possa nn esserlo a meno di investimenti di miliardi nemmeno milioni
Vabbè ma su questo ha ragione..cioè se nn sai nuotare e vai in acqua..sei un deficiente mica può essere colpa di nessuno dai su…ci manca solo di pagare la gente che controlla i deficienti
E’ evidente, ma lo è sempre stato, che Rapinese non sia in grado di ipotizzare possibili soluzioni di fronte a problemi complessi. Non ce la fa. Non è capace. Sa fare soltanto le cose semplici: verificare la Tari, far interrare una tubazione, ripulire (invano, visto che siamo al punto di partenza) un’area abbandonata. I problemi complessi e più gravi, come questo dei bagnanti, come la gestione del turismo e del traffico, come l’immigrazione e i senza dimora, semplicemente non sa gestirli, e infatti scarica sempre le colpe sugli altri.
Un commento arido e cinico, indifferente alla pietà umana che il rappresentante dei sentimenti della città non dovrebbe permettersi.
Tommaso Legnani deve solo preoccuparsi di trovare un candidato vincente per le prossime elezioni. La preoccupazione dovrebbe togliergli il sonno.
Com’era il RapiShow all’opposizione: tutta colpa del Comune. Com’è il RapiShow da Sindaco: la colpa è di chi decide di farsi il bagno.
Più vergognoso l’atteggiamento di un persona (che è pure sindaco e quindi ricopre un ruole istituzionale) che di fronte ad una tragedia ed al dolore che ha provocato risponde “te la sei cercata”. Povertà d’animo … tutto qui e ricercare una giustificazione non solo é impossibile ma pone in evidenza la medesima povertà empatica ed intellettiva.
Le parole di Rapinese sono un’ovvieta’ anche se poco rispettose. È come dire che i numerosi comaschi che nell’ultimo mese hanno perso la vita nei boschi e monti della nostra regione, erano inadeguati a frequentare quei luoghi e avrebbero dovuto starsene a casa..
Trovo insopportabile il solito lungo commento fuori tema, ogni giorno la solita menata qualunque sia l’ argomento, prolisso oltre ogni limite, perche’ pubblicate queste frustrazioni??
Strumentale anche il commento Pd, se ci sono i cartelli, il Cosia a ridosso, che cosa c’entra il Sindaco ??? cosa c’ entra trovare zone per fruire del lago ??? ci sono i lidi o no ???
datevi una calmata che si diventa ridicoli !!
Pubblichiamo qualsiasi idiozia, l’importante è che sia contro Rapinese.
Ecco, idiozia è la parola giusta per definire l’uscita di Rapinese.
Parole non adeguate al ruolo che questa persona, ahinoi, ricopre.
Concordo
Vittime di cosa? Se non so nuotare non faccio il bagno e se proprio lo VOGLIO fare cerco di stare vicinissimo alla riva. Per finire dov’erano i genitori che potrebbero essere indagati per omessa vigilanza??? Ormai c’è gente che giustifica l’incoscienza e usa le tragedie per cercare di recuperare voti e visibilità. Vergogna a chi usa le tragedie per propaganda elettorale.
Non ci trovo nulla di vergognoso nella verità soprattutto quando si sono adottate le necessarie misure d’informazione e sicurezza. Sarei curioso di conoscere le proposte de PD in merito.
Tanto x rinfrescarci la memoria ripescate cosa diceva il Rapinese dei sindaci suoi predecessori quando durante il loro mandato tragedie simili sono successe.
Povera Como!!!
sig.Legnani , venga anche lei a fare servizio , a farsi prendere per il naso da chi pur informato della pericolosità continua ugualmente a lasciare il bambino di 4\5 anni a giocare in acqua e dover continuamente rimproverare un genitore che magari pensa che ci sia una persecuzione razziale nel farli uscire . Il sindaco si esprime in maniera forte e concisa , ma sono parole che non tolgono nulla ad un dramma che nessuno vuole
Come non dare torto a Rapinese Sindaco. Che colpa ne ha lui se i bagnanti non sanno nuotare? È vero. Come del resto che colpa abbiamo noi cittadini se Rapinese Sindaco non è in grado di trovare una soluzione a qualsiasi problema? Anzi se guardiamo bene i problemi aumentano. La raccolta dell’immondizia, la mancanza di impianti sportivi, il problema del traffico,quello della manutenzione dei beni culturali ecc.ecc. E che colpa abbiamo noi se ci ritroviamo un Sindaco che ha raccontato in campagna elettorale che avrebbe risolto il problema della piscina di Muggio in 3/6mesi e che avrebbe prorogato la concessione di via del Doss come primo atto del suo mandato per poi non fare nulla? Insomma, che colpa ne abbiamo noi se Rapinese Sindaco una volta buttatosi nelle acque tempestose del Governo della città, annaspa non sapendo più a cosa aggrapparsi? Ha ragione…non è colpa di nessuno se poi gli sprovveduti annegano.