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Asf, disagi e ritardi dei bus. I sindacati: “Autisti stremati e stipendi bassi, molti se ne vanno. Serve una nuova trattativa”

“Il problema di ASF riflette un disagio ben più ampio che è quello dell’intero settore. Questo inevitabilmente si ripercuote anche sui cittadini comaschi cui ovviamente esprimiamo la nostra vicinanza” così intervengono oggi Cgil, Cisl e Uil  e il Coordinamento Rsu rispetto a, spiegano, i “problemi denunciati sugli organi di informazione”. Riferimento ai continui ritardi e disagi di cui abbiamo dato conto in questi giorni: qui i dettagli.

Proseguono i sindacati: “I lavoratori di Asf da tempo prestano il loro operato ben più di quanto sia contrattualmente previsto, gli autisti sono stremati dalle continue richieste di straordinario, ma questo non è sufficiente. La mancanza di personale è così grave da compromettere il servizio”. E aggiungono: “Oramai le aziende faticano immensamente a trovare nuovi conducenti. Le difficili condizioni di lavoro da una parte e la scarsità delle basse retribuzioni dall’altra rendono questa ricerca complicatissima. L’intero comparto del trasporto pubblico locale è oramai sull’orlo del collasso: questo sarà inevitabile se al settore non verranno garantite nuove risorse; ricordiamo che anche l’ultima tranche dell’ultimo rinnovo contrattuale non è stata erogata da nessuna azienda del Tpl, cosa molto grave mai accaduta storicamente nei rinnovi del Contratto Nazionale”.

Chiudono: “In questo difficile contesto però chiediamo ad Asf di fare la sua parte. Un percorso contrattuale con la società è già stato avviato nel maggio scorso, ma questo risultato non si è dimostrato sufficiente, viste le continue migrazioni di autisti da Asf verso tipologie lavorative più remunerative con meno responsabilità e con turni più vivibili, poiché attualmente in Asf sono impegnati 6 giorni su 7 e spesso fino a 12 ore giornaliere di impegno. Chiediamo all’azienda di dare un nuovo slancio alla trattativa che serva a fidelizzare le nuove generazioni lavorative di Asf e intervenendo puntualmente per poter meglio reagire economicamente ai rincari economici energetici e di spesa che tutti stiamo vivendo. Non per ultimo chiederemo un incontro alla parte politica territoriale per mettere in atto per quanto possibile delle politiche abitative quali ad esempio: affitti a prezzi calmierati per i lavoratori che non sono del territorio comasco e altro”..

La nota è firmata per Filt CGgil di Como da Giovanni Riccardi, per Fit Cisl di Como da Ferruccio Saibene Ferruccio e per Uilt Uil di Como da Dario Ripoli.

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