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Asilo nido di Lora ai privati. Il Comune: “Benefici per le famiglie e per il mercato”

Alla fine, la verità stava nel mezzo. E’ vero che il Comune di Como non intende chiudere l’asilo nido di Lora – aperto anche quest’anno, sebbene con iscrizioni ridotte al minimo – ma nello stesso tempo non sarà più l’amministrazione pubblica a gestirlo in futuro (presumibilmente dall’anno 2020-2021).

Il cambio di “natura” della struttura è nero su bianco nel Piano esecutivo di gestione 2019 appena approvato dalla Giunta Landriscina, il documento con cui il Municipio fissa le linee d’azione per il presente e il futuro prossimo. E per l’asilo nido di Lora, il destino è la concessione a soggetti privati per la gestione.

“L’obiettivo ha lo scopo di ottimizzare la capienza delle varie strutture adibite a servizio asilo nido e di conseguenza razionalizzare i costi – si legge nell’introduzione – Nel corso degli ultimi 10 anni, i Servizi alla Prima Infanzia hanno subìto diversi interventi di riorganizzazione, con la finalità di “governare” l’inevitabile processo di cambiamento e razionalizzazione degli stessi e in particolare per gestire la rilevante riduzione del personale per pensionamenti e dimissioni”.

“L’avanzamento dell’età del personale crea sempre più spesso problematiche fisiche, che comportano limitazioni nello svolgimento delle mansioni. Sono inoltre in costante aumento le richieste di permesso – prosegue il documento comunale – La riduzione del personale ha determinato notevoli disagi nell’organizzazione dei servizi, sia per quanto riguarda le operazioni di riordino e pulizia dei locali, sia per la preparazione dei pasti di adulti e bambini. Ma soprattutto ha limitato l’accoglimento delle nuove richieste di iscrizione con conseguente sottoutilizzo delle strutture rispetto alla loro capienza ed evidente spreco di risorse”.

E quindi, ecco il destino del nido di Lora, che – scrivono sempre gli uffici comunali – “tra le 9 strutture attive presenta le maggiori criticità”. Motivo per cui “l’affidamento in concessione del nido di Lora consentirebbe di acquisire la disponibilità del personale in organico da assegnare ad altre strutture, ridurre gli effetti negativi delle assenze impreviste e accogliere un numero più elevato di bambini negli altri asili nido comunali”.

“La concessione a terzi – è la conclusione di Palazzo Cernezzi – determinerebbe vantaggi per le famiglie residenti, altrimenti in lista d’attesa per i nidi comunali, e per il mercato privato in quanto il gestore beneficierebbe dei contributi finanziari, a carico del Comune, finalizzati ad agevolare l’accesso dei bambini residenti”.

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