Assegni famigliari per i frontalieri, i pagamenti stanno ormai andando a regime. Oltre confine, nonostante prosegua sul fronte italiano il silenzio dell’Inps, chiamato a intervenire rapidamente per sanare una situazione confusionaria che ha creato diversi problemi ( tutti gli approfondimenti), stanno infatti accreditando quanto dovuto. Dopo i primi timidi tentativi, addirittura a giugno, di casse minori di pagare (i dettagli) , tra la fine dell’estate e ottobre è infatti sceso in campo anche l’Istituto delle Assicurazioni Sociali che rappresenta l’istituto più diffuso in Ticino con numeri dunque molto alti.
Come noto l’avvento del nuovo assegno unico in Italia, entrato in vigore il primo marzo 2022, ha generato grandi difficoltà per i lavoratori che si recano in Svizzera. Le Casse di compensazione svizzera (istituzioni che si occupano di numerosi servizi come, ad esempio, l’amministrazione quotidiana dell’assicurazione per la vecchiaia e i superstiti, l’assicurazione per l’invalidità nonché gli assegni familiari), avevano infatti da marzo sospeso l’erogazione degli assegni familiari dicendo ai frontalieri di far richiedere all’altro genitore dei figli l’assegno unico in Italia. Le Cassa di compensazione avrebbero dovuto poi pagare al frontaliere l’importo differenziale tra l’assegno svizzero e quanto già percepito dall’altro genitore in Italia.
Purtroppo però per mettere in pratica questa procedura le Casse di compensazione svizzere avevano inviato alle sedi Inps locali i moduli appositi per farsi certificare l’importo dell’assegno unico pagato in Italia. E li tutto si era arenato. Complice poi la caduta del Governo, il problema, nonostante la sollecitazioni di alcuni politici locali, si era perso.
Ecco allora che in Svizzera si è passati ai fatti e prima casse minori e ora anche Ias hanno avviato i pagamenti. Per ovviare alle lungaggini dell’Inps è così stato chiesto ai frontalieri – tramite una comunicazione ufficiale – di fornire copia dei pagamenti effettuati dall’Inps con gli importi dell’assegno unico sulla cui base poi in Svizzera avrebbero fatto i calcoli di quanto dovuto a titolo di assegni famigliari.
E così è stato, mentre in Italia tutto è ancora bloccato. Le tantissime voci di frontalieri che nei mesi scorsi si lamentavano per la situazione confusionaria, adesso, soprattutto sui social e sui gruppi Facebook dedicati, si sono trasformati nel luogo del passaparola dove fornire queste informazioni e così adesso la macchina si è avviata. Macchina che però ha preso a marciare solo sul fronte svizzero. E così, come visibile dalla foto pubblicata, la Cassa cantonale di compensazione per gli assegni famigliari ha iniziato a pagare.
Un commento
Possibile mai che i tempi possano essere così lunghi?… È da marzo 2022 che mia figlia essendo frontaliera non prende più gli assegni familiari delle bambine a suo carico in Svizzera. È veramente una vergogna dopo un anno non ricevere ciò che le spetta senza pensare ai problemi che questo le comporta. Si possono avere per favore aggiornamenti a riguardo? Possibile che sei arrivati a questo punto da parte dell’Italia?