Basta un post. A volte basta. Un pensiero che sa di rivoluzione, piccola ma necessaria.
Dell’annunciato (e giustissimo) successo della festa di Borgo Vico, abbiamo parlato qui:
GALLERY Borgovico in festa: gioia, folla, atmosfera unica (più mamma Ester sorridente)
Contemporaneamente, l’assessore al Commercio del Comune di Como, Marco Butti, ha descritto e raccontato l’evento (offrendo anche notizie, tipo: “Ora serve adottare il divieto di accesso ai mezzi pesanti ed il limite da 30kmh”) in una città che ha davvero bisogno di rivoluzionarsi.
Bene così. Ecco il commento Fb di Butti:
Il successo della manifestazione di questa sera in via Borgovico vecchia credo debba insegnare a tutti (comitati di via, Associazioni di categoria, Amministrazione Comunale) tante piccole cose.
Innanzitutto la perseveranza e le idee pagano ed occorre dare merito all’associazione Borgovico Street e ad Ester Negretti per aver sempre creduto nella buona riuscita della manifestazione.
Ora serve adottare il divieto di accesso ai mezzi pesanti ed il limite da 30kmh.
In secondo paga il lavoro in rete e la collaborazione tra esercenti ed associazioni presenti in una via e/o piazza: su questo grande merito è del Distretto del Commercio per aver, nel corso dell’ultimo biennio, cambiato rotta, invogliato e responsabilizzato la nascita dei comitati di via per la realizzazione di eventi, ideando una misura ad hoc nel bando che, nel caso specifico di via Borgovico, ha portato ad un finanziamento di 10.000 euro.
Dopo il successo delle manifestazioni promosse a fine 2018, quella di questa sera preceduta in estate in via Giulini e piazza Martinelli rappresentano un plastico esempio dell’efficacia del bando multimisura e delle capacità creative ed organizzative dei comitati di via. Ora non resta che attendere la presentazione di altri progetti per la finestra del bando multimisura che si chiude a fine settembre.
Terzo aspetto da sottolineare è proprio quello del Bando multimsura che, mai esistito o promosso in precedenza, è stato affinato grazie al lavoro di squadra con tutte le associazioni di categoria, dando ottimi frutti, oltre che essere scimmiottato in altre parti d’Italia.
Un plauso anche a Confesercenti Como per aver saputo interpretare un nuovo ruolo per l’associazione di categoria, capace di aiutare ed accompagnare i comitati di via nella partecipazione al bando. La speranza è che l’evento in via Borgovico possa diventare un appuntamento fisso ad inizio e fine estate, così come anche le altre manifestazioni nelle vie e piazze possano rappresentare appuntamenti fissi in città.
Un commento
Il fatto che la festa di via Borgovico rianimi una città proprio nel giorno in cui uscivano i dati sul riscontro dei turisti in vacanza a Como è una coincidenza davvero illuminante.
“Bellissima città ma terribilmente morta” dicevano.
Ed eccolo qua, Lazzaro si rialza con un massaggio cardiaco facile-facile.
O forse è solo una cardioaspirina.
Ma ricomincia a bere, mangiare, ballare.
Non ci volevano eventi altisonanti, concerti (che poi non hai mai abbastanza soldi per chiamare quelli bravi bravi, e allora ripieghi sui “bravini”), orchestre e teatri.
Bastavano un po’ di musica e qualche band da liceo, panini, birra e la voglia di mettere insieme domanda e offerta.
Stupisce (o anche rattrista, turba, fa piacere, esalta. Dipende tutto da che parte state) che l’assessore ne parli come di una scoperta pionieristica.
A Montebelluna (provincia di Treviso, tanto per dirne una) tutta estate organizzano “I giovedì in centro”; se magna se beve e se canta.
E a nessuno par de aver inventato niente sa tu?!