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Astori (Asf): “Bus sovraffollati? A Como il problema non esiste. Ritorno a scuola, utenza distribuita o non ce la faremo”

Audizione del presidente di Asf Autolinee, Guido Martinelli, e dell’amministratore delegato, Valentina Astori, in Commissione comunale, lunedì sera. E sono emersi numerosi dati interessanti, a partire dalla questione del sovraffollamento dei bus (almeno in tempi normali e a scuole aperte, dunque in fase pre-Covid).

Rispondendo in particolare alle domande dei consiglieri Fabio Aleotti (M5S) e Vittorio Nessi (Svolta Civica), Astori ha smentito categoricamente che esista un problema “bus invivibili” a Como città.

“Il problema del sovraffollamento non c’è – ha dichiarato in Commissione – anche perché l’autista del mezzo sa benissimo quando si raggiunge il pieno carico che non si può assolutamente superare anche perché ne risponde direttamente, assieme all’azienda. Inoltre i nostri autobus non consentono di raggiungere il pieno carico, considerando anche cartelle e zaini degli studenti in particolare. Qualche problema può verificarsi nelle prime 3-4 settimane dell’anno scolastico, quando riceviamo in media 4-5 lamentele al giorno, ma poi la situazione si attenua moltissimo”.

A specifica domanda di Aleotti (“Ma quindi anche quando vediamo mezzi con studenti schiacciati contro le porte, in teoria il bus non è considerato a pieno carico?”), l’ad di Asf ha replicato che “il mezzo, come portata, avrebbe ancora margine e criticità di sovraffollamento non ne sono mai state riscontrate; inoltre sull’urbano più della metà degli autobus ha il contapersone e anche quando il bus sembra stipato, il mezzo ha ancora capacità”.

Astori ha anche portato numeri: “Su 90 corse effettuate nell’ora di punta dalle 6.45 alle 9 abbiamo rilevato tremila persone a fronte di un numero di 8.600, con occupazione media del 34%. Solo in 7 casi abbiamo registrato un superamento del 60%, tra il 61% e 71%”.

Il vero allarme però è in prospettiva, a settembre, se il distanziamento anche sui mezzi resterà in vigore e gli studenti torneranno fisicamente a scuola: “C’è una fortissima preoccupazione per il ritorno a scuola, invochiamo a gran voce tavoli senza risposta ma di sicuro non possiamo raddoppiare bus e autisti. Sarebbe proprio necessario distribuire l’utenza (su orari diversi, ndr) altrimenti con l’offerta di trasporto che possiamo assicurare non potremo soddisfare la domanda”.

Infine, un bilancio sull’impatto dell’emergenza Covid.

“Praticamente non ci siamo mai fermati – ha osservato Astori – Il servizio è stato ridotto al minimo, mai scesi sotto il 50% della produzione. Con la ripresa del 4 maggio siamo partiti con una media di 4 persone a corse, ora siamo a 12 con punte di 14-15 sulla linea 1. Però ma media è ancora molto bassa”.

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9 Commenti

  1. Pienamente d’accordo con lei. Quando mi sono trasferita a villa guardia finché non mi davano l’ok per il cambio scuola ho dovuto fare avanti indietro per andare ad Olgiate alle 7.30 il bus era pienissimo io e i miei bambini eravamo appiccicati alle porte di uscita una volta arrivati ad olgiate sono scesa l autista ne anche il tempo di scendere a chiuso subito le porte con i miei figli dentro perché non vedeva manco chi scendeva sono dovuta correre subito in avanti per bussare perché l autista non sentiva manco i bambini piangere prima che qualcuno mi aggredisce io sono scesa prima appunto per aiutarli a scendere visto che il più grande aveva 7 anni gli altri 2 ancora più piccoli

  2. Passeggeri che salgono e scendono dai mezzi pubblici senza rispettare le direzioni indicate, senza guanti e con mascherine abbassate (gran parte degli autisti stessi non indossa le mascherine correttamente, lasciando scoperti naso e bocca). Il problema del sovraffollamento esiste e persiste anche in tempi Covid tanto che alcuni passeggeri si siedono anche dove c’è il cartello di divieto e il distanziamento sociale assolutamente non viene rispettato. Questa è la situazione del trasporto pubblico nel comasco!

  3. Invito la persona a recarsi a prendere bus orario prescuola. Dei veri carri bestiame. Mio figlio che frequenta il liceo a Como deve alzarsi alle 6 per riuscire a salire, non per sedersi.

  4. I conducenti ma la maggior parte non fa rispettare chi entra e chi esce dalla parte sbagliata persone che entrano senza guanti e mascherine e posti a sedere sui bus n. 11 a Como e altri bus

  5. Affermazione di chi evidentemente non utilizza i mezzi costantemente.
    Ieri mattina altri che sovraffollamento, e non solo ieri è non solo in tempo di covid contatori mi piacerebbe vederli….
    Ci auguriamo che si prendano provvedimenti serie e costruttivi…
    La dmfoti sorridente dell’amministratore lascia pensare che va tutto bene e non ci sono problemi nei trasporti locali…..ma non è proprio così…..

  6. Buon giorno
    Andtebbe anche risolto il problema pensiline mancanti e posizionamento di alcune fermate al limite della sicurezza come quella dell ospedale villa Aprica a ridosso del muro senza marciapiede. Basterebbe arretrarla all atezza del bar .
    Saluti grazie

  7. La signora vive su questo pianeta? A quanti interessa la capienza tecnica dei bus? Ai ragazzi che non riescono a salire proprio non credo… Capisce che così insulta l’intelligenza delle persone?

  8. E’ vero il problema dei bus sovraffollati esiste eccome! Il 7 che la mattina scende da Lora verso il Liceo Giovio arriva strapieno in via Oltrecolle e spesso mia figlia non può nemmeno salire. Io ho provveduto a segnalare la questione ma l’azienda mi ha risposto che non hanno budget per implementare il servizio. Stessa cosa per il rientro alle 13: i ragazzi devono aspettare mezz’ora l’unico 7 che arriva dalla Magistri alle 13.30 davanti al Giovio. Il servizio è pessimo ed il sovraffollamento esiste eccome!!

  9. Il problema del sovraffollamento dei bus c’è eccome.
    I miei figli, come altri ragazzi, non hanno tempo di denunciare il disservizio, semplicemente vanno a piedi rischiando di arrivare tardi a scuola. Sono intraprendenti e fanno di tutto per essere diligenti.
    Servono più corse negli orari scolastici

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