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Auto italiana in divieto e risata a crepapelle: dalla Svizzera ennesimo sfottò al sindaco di Como Rapinese

Ennesimo sfottò dalla Svizzera rivolto al sindaco di Como Alessandro Rapinese e allo slogan del ‘carro attrezzi solo per gli svizzeri’, diventato celebre nella campagna elettorale del 2022 e ribadito anche successivamente.

La boutade dell’attuale sindaco di Como in sostanza puntava sulla caccia e dunque sulle successive rimozioni mirate delle auto in divieto a Como con targa svizzera. Ovviamente la misura non è mai entrata in vigore così come ipotizzata e anche per questo ormai da tempo, dall’altra parte del confine, ha buon gioco il deputato della Lega dei Ticinesi Lorenzo Quadri ha ribaltare la prospettiva e a mettere alla berlina via social sia le auto italiane in divieto nella Confederazione, sia lo stesso slogan di Rapinese. Ultimo esempio beffardo, in queste ore su facebook, con ennesima macchina italiana fotografata ed esposta al pubblico ludibrio.

“Avanti con i parcheggi azzurri creativi – scrive Quadri con tanto emoticon che ride a crepapelle – Dov’è il carro attrezzi del sindaco di Como quando serve? 🤣”.
In questo caso, oltre al divieto, c’è pure un altro elemento: “Notare anche il contrassegno autostradale scaduto: avrà percorso solo strade cantonali? Oppure ha fatto il furbetto?”. Insomma la battaglia dei divieti tra Como e il Canton Ticino non sembra destinata a finire.

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15 Commenti

  1. Povera Italia, come siamo messi…una querelle tra italiani e “svizzeri”…che poi svizzeri…siete obiettivamente quasi tutti italiani in ticino…emigrati i secoli scorsi o di terza e quarta generazione e vi sentite come se vi scorresse il sangue rossocrociato nelle vene dalla fondazione della federazione…continuate a venire a far spese nel bel paese che tanto siamo tutti un’unica razza e siete i benvenuti

    1. Quadri e Rapinese frequentano esattamente lo stesso “bar”, l’unica differenza è che uno ordina il gin tonic e l’altro il gin lemon 😉

  2. Quadri difende I propri concittadini che violano le leggi italiane, anche se molte vetture sono di italiani residenti in Svizzera penso,e non pagano le contravvenzioni,mentre le autorita’ italiane aiutano quelle svizzere nella riscossione delle contravvenzioni.Si vede che questo signore é un disonesto ed appoggia questo atteggiamento da parte dei suoi concittadini,speriamo che tutti I comuni italiani lungo confine adottino un sistema efficace per punire questi farabutti,basterebbero delle ganaste alle ruote,più semplice.

  3. Certo che arrivare a farsi sfottere da Quadri, che persino gli Svizzeri considerano un caso umano…

  4. Se inviassi immagini di Ponte Chiasso all’ ora di pranzo,vedremmo auto con targa TI parcheggiate in mezzo alla strada specialmente in Piazzale Anna Frank e su Via Bellinzona.
    Saluti
    Angelo

  5. Como deve ringraziare gli “svizzerotti” che portano commercio. No certamente alle infrazioni ma anche noi non scherziamo in fatto di infrazioni. Caro Pier…spero per coerenza tu non varchi il confine…sicuramente cosa improbabile. Evitiamo uscite rapinesiane di bassa cultura degne del popolino da bar!

  6. Io sono assolutamente favorevole alla “crociata” contro gli svizzerotti arroganti!!
    Li si sta’ semplicemente ripagando con la stessa moneta!
    Per i proclami… Quadri è un 🤡. Rapinese dovrebbe migliorare la sua comunicazione.

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