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Autosilo al Gallio, c’è l’ok: il progetto. Como, in pochi mesi una pioggia di mille posteggi: ecco dove

Nel giro di 18 mesi, il centro di Como potrebbe godere di oltre 600 parcheggi in più. E a voler essere ottimisti (in realtà, però, con basi abbastanza solide) l’intera città potrebbe averne quasi mille.

E’ quanto emerge dai cantieri pubblici e privati già in corso o finalmente in fase di partenza, così come confermato anche dagli assessori Pierangelo Gervasoni (Mobilità) e Marco Butti (Urbanistica).

Il punto è stato fatto durante il consiglio comunale sul bilancio.

Il progetto che sta già prendendo forma da inizio anno è quello che rigurarda la radicale riqualificazione dell’area ex Scalo Merci, accanto alla stazione San Giovanni, a opera dell’impresa Nessi&Majocchi. Qui è prevista a fine intervento revista la realizzazione di un albergo con circa 150 camere, un punto ristorazione di 850 metri quadrati e appunto la realizzazione di 396 posti auto e 29 stalli di sosta per i pullman.

La “chicca” delle ultime ore, come confermato ancora da Butti in aula, riguarda però lo sblocco da considerarsi ormai definitivo del nuovo autosilo al Gallio dopo lunghissima gestazione, per così dire. In questo caso, l’opera è voluta dall’Opera Pia Collegio Gallio, sarà realizzata dal gigante del settore Parcheggi Italia e ha come progettisti gli architetti Stefano Seneca e Marco Castiglioni.

“La proprietà ha depositato il progetto, è stato approvato dalla Soprintendenza e la scorsa settimana è stato valutato dalla Commissione Paesaggio soltanto con alcune richieste di modifica delle maglie su viale Innocenzo”, ha affermato l’assessore. Ma il via libera è sicuro.

In numeri, si parla di 213 posti auto, 5 piani fuori terra su viale Innocenzo (di cui l’ultimo scoperto) che sorgeranno sul piazzale dell’attuale parcheggio a raso, con riqualificazione di tutto il tratto che dall’attuale posteggio blu conduce in via Barelli. La struttura sarà in acciaio e calcestruzzo, di fatto costruita “a secco”. I lavori dovrebbero partire dopo l’estate, per una durata di circa 8 mesi.

Dall’altro capo della tangenziale, invece, Gervasoni ha confermato il posteggio previsto nello spicchio di area Ticosa davanti all’ex centrale termica Santarella, per una settantina di posti (studio di fattibilità approvato, già partiti i rilievi, spesa complessiva di circa 500mila euro).

Sempre l’assessore alla Mobilità ha confermato i lavori per il parcheggio di interscambio a Camerlata, che risulterà particolarmente utile quando saranno terminati i lavori di unione delle stazioni Nord e delle Fs. Qui i posteggi saranno circa 300 a cantiere ultimato.

In ultimo, un accenno – ma qui siamo più lontani dalla meta – alla riorganizzazione dell’area di sosta oggi compresa tra la malandata piscina di Muggiò (oggi, per inciso, dalla giunta, salvo clamorosi impasse, arriverà il via libera al progetto Nessi&Majocchi; la discussione della questione nella seduta odierna è stata confermata anche in aula dall’assessore Marco Galli: qui il progetto) e il palazzetto chiuso dal 2013 per cui è in corso la procedura per abbattimento e rifacimento completo.

I posti a fine rivoluzione saranno 500, che però non possono considerarsi del tutto aggiuntivi vista l’attuale disponibilità di sosta.

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19 Commenti

  1. È qualcosa che ha davvero dell’incredibile. Contro TUTTE le tendenze europee che cercano di rendere più green e vivibili le loro città più turistiche. Centri esclusivamente pedonali, noleggio di auto e biciclette elettriche (con introiti per il Comune della città), trasporti pubblici elettrici, navette. Aree che ERANO parcheggi trasformate in giardini con bistrò e negozietti di piccolo artigianato di qualità, o aree sportive, o aree di svago culturale. Sono stata due o tre anni fa vicino Cambridge. Volevo ritornarci, Cambridge è davvero un gioiellino. Diversi anni fa ci ero arrivata in auto (con amici inglesi, con la loro auto). Un paio di anni fa con gli stessi amici e con la stessa auto ci siamo dovuti fermare a circa MEZZORA di autobus da Cambridge. Grandissimo parcheggio, autobus con prezzo corrente. Vuoi arrivare in auto a Cambridge? Beh, se sei milionario puoi anche farlo… altro che Londra o Milano! Eppure a Cambridge c’erano moltissimi turisti. Tutti scesi dall’autobus. Come noi. Che fossi io italiana o i miei amici londinesi… Cari Landriscina&Co., provate a mettere il muso fuori da casa vostra… vi aspetta un mondo civile e un po’ più lungimirante e amante dei propri cittadini! Potreste imparare qualcosa…

  2. Abbiamo la citta’ invasa dalle auto, e’ un fatto oggettivo . Appena c’e’ qualcosa di interessante in citta’ si blocca tutto e l’aria diventa irrespirabile. Bisognerebbe valorizzare l’accesso alternativo alla citta’ (parcheggi interscambio, treno, navette, etc) e utilizzare risorse per alzare la vita dei cittadini, come luoghi di servizio pubblico in cui affiancare piccole concessioni di privati (es. piccoli bar/bistrot) cosi che la manutenzione venga auto finanziata.
    Gli anni 90 sono finiti da un pezzo, o no?

    1. Se per lei “riorganizzare la città” significa portare auto in riva al lago , allora abbiamo idee opposte.
      Vedo che gli “sponsor” sono ancora insoddisfatti ……

    2. Credo che a tutti sia palese l’interesse (mal calcolato) di bottega di Casartelli, il punto è quanto questa visione sia miope e poco conveniente anche per i bottegai stessi.. più la gente troverà traffico e colonne d’auto, meno verranno a fare i loro acquisti in centro, prediligendo outlet e centri commerciali. Se invece si avesse la lungimiranza di investire su mobilità leggera, fluida e ben organizzata (tramvia veloce, navette elettriche) il vantaggio sarebbe tangibile per tutti, negozianti compresi.

  3. Complimenti alla peggior giunta della storia della Città, portiamo altre auto in centro anziché chiuderlo e pedonalizzarlo.
    Inoltre parliamo di parcheggi per la gran parte privati e costosi, i cui introiti contribuiranno ad arricchire i privati a scapito della città.
    Bel colpo Landriscina,&C. davvero, persino Bruni aveva fatto meno peggio!

  4. benzinazero.wordpress.com/2021/04/15/per-quanti-parcheggi-fai-non-bastano-mai-il-caso-di-dallas/

    Senza polemiche, davvero; è dimostrato ovunque che costruire parcheggi per aiutare la mobilità non funziona.
    Il danno è fatto ormai. Cerchiamo almeno di eliminare i parcheggi che ingombrano le strade a favore di aree verdi, percorsi pedonali e ciclabili accessibili (e separati -dalle auto e tra loro-), spazi per la socialità gratuita (panchine, fontane, aree gioco) e per le attività di bar/ristorazione.

  5. Giardini e verde pubblico abbandonati, al degrado ogni piccola area verde della città per non parlare dei giardini a lago.
    Nulla delle promesse piste ciclabili.
    Famiglie e bambini non sono mai stati la priorità di questa città, peccato. Avrei certamente preferito una città più green all’avanguardia con le città europee o con le città più limitrofe.

  6. Quello che lascia perplessi è che gli unici che non hanno ben chiara la conformazione della città sono i nostri amministratori pubblici. Al centro di Como si arriva da quattro strade di cui solo due degne di questo nome. Il centro è piccolo e le strade del centro sono strette. Una ferrovia attraversa la città e lungo la corsa cittadina ci sono quattro caselli ferroviari chiusi per un terzo del tempo. Più aumentiamo i parcheggi e più arriveranno auto che in coda cercheranno di raggiungere a passo d’uomo i parcheggi del centro tra caselli ferroviari, altre auto in coda e pedoni che attraversano. La speranza è di vedere riempire i negozi, i ristoranti e i bar del centro? Ma si crede veramente che ci sia gente disposta a stare in coda tre ore per comprare quello che ti puoi comprare con e-commerce e facendo la coda sulla poltrona di casa aspettando il corriere? O che ci sia gente che è disposta per mangiarsi un gelato in riva al lago a farsi tre ore di coda e a pagare pure due euro di parcheggio? Beato chi ci crede.
    Pensiamo a cosa fare dei parcheggi quando quelli più avveduti progetteranno una città percorsa da auto elettriche noleggiabili con carta di credito, con una tranvia veloce che da Camerlata raggiunge Como Lago, con tante biciclette e con perfino i furgoni elettrici che portano la merce nelle botteghe e nelle case. Questo si che sarà un problema: cosa ce ne faremo dei parcheggi allora?

    1. Purtroppo credo che non abbia capito…in tutte le città del mondo l’obiettivo è togliere le auto dal centro, qui, invece, si fa il contrario, si vuole far arrivare tutti in macchina fino a 10 metri dal Duomo e dal lago.
      Quindi, temo che, pur con la creazione di nuovi autosilos, i posteggi a raso non verranno eliminati.
      Al posto di piantare più alberi per rendere Como una cittaà verde, la trasformeranno in un deposito di lamiera…

  7. Chissà com’è, se ci sono di mezzo gli interessi dei privati la Giunta si muove.
    Cosa guadagnerà il Comune dall’operazione del nuovo autosilo al Gallio?

  8. Prima il piano del traffico, con indicazione di parcheggi e di assi viabilistici, poi via libera alle varie domande di realizzare autosilo (interessanti e soprattutto interessate). Qui invece si fa il contrario. Perché???

  9. Questo è l’unico obiettivo della giunta attuale !
    Lo porteranno come trofeo alle prossime elezioni così che i propri “sponsor” chiudano un occhio sullo sfascio della città.
    L’unico necessario è quello di interscambio a Camerlata , anche se già sottodimensionato in partenza.

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