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Baby Gang, proposta di Legge Butti: “Inasprire le pene e reinserire i giovani educandoli”. Molteni: “Prioritario per la mia giunta”

“E’ dirimente, essenziale, si comprenda l’importanza di questa iniziativa”. Il deputato comasco di Fratelli d’Italia, Alessio Butti, e il candidato sindaco del centrodestra, Giordano Molteni, hanno presentato oggi la proposta di legge elaborata dallo stesso Butti (“con – spiega – il supporto di giuristi, costituzionalisti e educatori”) per far fronte al fenomeno “in crescita esponenziale” delle baby gang o come le definisce il documento “bande criminali minorili”.

“Il fenomeno – ha evidenziato Butti – cresce e investe, come ben sappiamo, anche la provincia di Como. E’ necessario intervenire sul fronte legislativo visto e considerato che il Codice Penale risale al 1930 e il Codice Minorile al 1988. Parliamo di qualcosa che 30 anni fa non esisteva, è necessario adeguare l’impianto legislativo”.

Quello che preoccupa “è l’effetto branco – sottolinea il deputato – la forza del branco nel numero. I reati, dati del Ministero alla mano, sono in crescita e di ogni tipologia: danneggiamenti, minacce, percosse, lesioni, vandalismi, furti, rapine, stalking e violenze sessuali. Le cronache, pensiamo solo a quanto avvenuto a Milano a capodanno, sono chiare e come dicevo questo territorio non è risparmiato: Como, Mariano Comense e di recente i gravi fatti di Cantù (con intervento del prefetto: qui la cronaca, Ndr)”.

“L’aggregazione di giovani e giovanissimi in bande criminali minorili – evidenzia ancora – trova terreno fecondo grazie alla non imputabilità dei giovani sotto i 14 anni nonché alla imputabilità degli under 18 condizionata alla verifica della capacità di intendere e volere, imputabilità coartata da una diminuzione di pena. Rattrista come il fenomeno sia connesso inscindibilmente auna perdita di valori, non solo familiari ma di effettiva educazione civica. Una ferita che si unisce a situazione di degrado e difficoltà economiche e sociali in cui spesso versano le famiglie dei giovani e giovanissimi autori fatto che conduce a una cristallizzazione di questi fenomeni che rende impossibile o difficilmente attuabile un progetto di recupero e rieducazione”.

Precisando come Fratelli d’Italia non ritenga opportuno abbassare l’età imputabile Butti invoca “un inasprimento delle pene unito a un incisivo progetto di rieducazione dei giovani per il recupero e il reinserimento sociale”. Sono diverse le modifiche previste dalla proposta di Legge. Per esempio si prevede che tra le aggravanti, in caso di reato, inserisca “l’aver commesso il fatto in presenza di un minore ovvero quale persona partecipante a una banda criminale minorile”. Si subordina la diminuzione della pena “alla prestazione di attività non retribuita a favore della collettività”. E ancora “se il minore di anni quattordici ha commesso il fatto partecipando a una banda criminale minorile il giudice ordina in ogni caso che questi sia posto in libertà vigilata”. Diversi i giri di vite invocati dal documento ma “sempre subordinati a un effettivo reinserimento in funzione rieducativa”, sottolinea Butti.

“E’ un tema che conosco bene che ho affrontato da medico e da sindaco – dice il candidato Molteni – è essenziale che l’amministrazione lo affronti individuando tutte le potenzialità e le professionalità all’interno del Comune coordinandosi con le forze dell’ordine e sanitarie per un’azione congiunta”.

“Sicuramente – evidenzia ancora – nella mia giunta sarà individuata una figura dedicata ai servizi alla persona, che metta al centro la persona, e la questione della criminalità giovanile sarà affrontata, c’è una tema sociale da affrontare seriamente e sarà al centro del programma elettorale che stiamo elaborando. Come dare stimoli ai giovani? Bisogna offrire alternative importanti come sport e aggregazione. Su questo stiamo lavorando e ringrazio Alessio Butti per avermi coinvolto mentre elaborava la sua proposta di legge”.

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2 Commenti

  1. E adesso sta a noi: nel 2017 la Lega ha sbancato con la narrazione della città assediata dalle truppe del Saladino accampate nel piazzale della stazione.
    FdI ci prova adesso con la retorica tutta rhum e cocaina del Como Come Caracas.
    Oggi come allora, l’impressione è sempre che il disagio (perché alcuni ragazzi li stiamo perdendo davvero) per una certa classe politica sia utile più da vivo che da morto.

  2. “Le cronache, pensiamo solo a quanto avvenuto a Milano a capodanno, sono chiare e come dicevo questo territorio non è risparmiato:”

    Amici italiani, come si dice ‘dogwhistle racism’ in italiano? Si dice, vero? Perché chiaramente si fa.

    Il dog whistle è il fischietto di richiamo a ultrasuoni che solo i cani possono udire. In senso figurato in politica è quindi un messaggio “in codice” rivolto a chi ha orecchie per intendere, come i propri seguaci.

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