La soluzione per sguazzare nelle acque inquinate e pericolose davanti al tempio voltiano? Togliere la transenna col divieto installata nei giorni scorsi (lo raccontavamo qui), facile.
Così l’ulteriore avvertimento messo nei giorni scorsi a supporto dei cartelli fissi già presenti in zona è stato spostato sotto il monumento.
Non che fosse poi questo deterrente (e comunque era prevedibile che, essendo mobile, presto sarebbe stato spostato) visto che i turisti si ostinano a tuffarsi come è successo anche stamattina. Da segnalare gli interventi della Polizia locale che tra maggio e giugno ha elevato 32 multe proprio per “bagni nelle acque del primo bacino”.
7 Commenti
C’é una ragione per la quale le bandiere poste in cima al monumento sono “a mezz’asta” da mesi?
“32 multe tra maggio e giugno”. Una ogni due giorni.
Lascio a voi commentare la capacità di deterrenza di questo comportamento delle forze dell’ordine…
Ma lasciateli fare, ci pensa la selezione naturale.
se è proibita la balneazione la gente deve rispettare tale divieto, visto anche il rischio concreto di annegamento.
Vorrei, tuttavia, far porre l’attenzione sui prezzi di ingresso dei Lidi comaschi; ho fatto un preventivo on Line per la mia famiglia (4 persone) e mi è salita la pressione.
chiedo se la prevenzione esiste oppure è aleatoria…Si possono incaricare i soldati dell’esercito e incaricarli di “passeggiare” in quella zona????
Fuoco ad alzo zero sui bagnanti, i veri nemici di questa città.
non vedo quale sia il problema. Il cartello c’è, pertanto dotiamo la polizia locale di POS e facciamo pagare IMMEDIATAMENTE la multa a chi fa il bagno (e se non dovessero pagare gli si potrebbero pignorare gli indumenti).
Ci vedo solo vantaggi per la città: casse del comune rimpinguate da turisti che ignorano la legge e se ne fregano della loro stessa salute.