Mentre si sperimentano (con successo) progetti di inclusione che hanno permesso di riaprire i bagni del parco giochi di Via Vittorio Emanuele, mentre da settembre si estenderà questa lodevole iniziativa anche ai bagni di Piazza Martinelli (come anticipato già in marzo a ComoZero dall’allora assessore ai Servizi Sociali Alessandra Locatelli e come ufficializzato pochi giorni fa) e mentre si posizionano moderni bagni pubblici autoigienizzanti in Piazza del Popolo, se ti scappa mentre ti fai un selfie davanti al Tempio Voltiano o giochi sugli scivoli dei giardini a lago, meglio che tu te ne faccia una ragione: te la devi tenere.
Da tempo immemore, infatti, i bagni di questo, che è uno dei parchi più frequentati della città, il fiore all’occhiello dei giardini pubblici nonché uno dei capolinea dei pullman che scaricano frotte di turisti accaldati e bisognosi di fare plin plin (e la freccia traditrice “servizi igienici” ne illude a decine), sono chiusi.
Il loro difetto? Essere legati a doppio filo alle sorti del bar adiacente e al minigolf i cui gestori si occupavano anche della loro apertura e pulizia. Vicenda complicatissima la cui conclusione, per chi ha necessità di un servizio igienico, è semplicemente che chiuso il bar, chiusi i servizi. E te la tieni.
Certo, un giorno inizieranno i lavori per i nuovi giardini e ci saranno nuovi servizi per tutti ma nell’attesa, e in piena stagione turistica, è davvero impossibile trovare anche qui una soluzione per tamponare l’emergenza (nel vero senso della parola)?
“I bagni sono legati alla concessione del minigolf e del bar – conferma l’assessore al Patrimonio Francesco Pettignano – e il progetto di rifacimento dei giardini, che sembrava imminente, ha fatto sì che non si pensasse a una soluzione alternativa. Se ne può comunque discutere con gli altri uffici competenti perché, ovviamente, non basta riaprirli. Occorre pulizia e una sorveglianza costante, come avviene altrove”.
“I bagni dei giardini a lago hanno bisogno di un piccolo intervento di manutenzione, prima di pensare di riaprirli, questione che verificherò con l’Ufficio Tecnico – chiarisce il vice sindaco e assessore al Bilancio Adriano Caldara – e poi bisogna risolvere il problema della custodia, magari con soluzioni come quelle già adottate altrove, che hanno dato ottimi risultati. Abbiamo ben presente il problema e l’importanza di quei servizi igienici, soprattutto in questa stagione. Non è una questione semplice, ma speriamo di poter trovare presto una soluzione”.
5 Commenti
Perché complicata la vicenda? Si facciano gli interventi di manutenzione e si trovi una soluzione per gestirli!!!!!
come sempre irritante il sorriso sulle labbra di Pettignano che ben poco ha da ridere se si considera che dove dipende da Lui nulla va a buon fine . e le solite parole … lo sappiamo e interverremo… come sempre sa tutto ma non fa nulla , anzi qualcosa fa : ci prende in giro !E il Sindaco accetta supinamente di aver un assessore che non fa nulla . Che coppia !.
non capisco la necessità di eliminare una struttura come quella del bar – poteva essere ampliata e restaurata ma eliminarla mi pare veramente uno spreco. sono scelte che sinceramente fatico a comprendere, così come le risposte degli assessori menzionati.
A Como WC sta per Water CloseD.
Questi hanno sempre ben presente i problemi ma non risolvono niente !