Si è creato un piccolo giallo, nelle ultime ore, sulla possibilità del Comune di Como di far fronte a tutte le richieste per il cosiddetto “seggio covid”, ossia la possibilità di poter esercitare il voto di domenica 26 giugno (con spoglio subito dopo la chiusura delle urne), nonostante si sia costretti a casa per la quarantena.
La procedura prevede: chiamata, certificazione positività (tampone e attestazione del medico designato Ats che conferma l’isolamento) quindi dopo un secondo riscontro del Comune con Ats l’amministrazione invia a casa della persona positiva personale formato e protetto che procederà con il voto. E’ accaduto, però, che qualche richiesta giunta oggi non sia stata accolta.
La motivazione arriva direttamente da Palazzo Cernezzi: “La raccolta delle richieste era fissata fino alle ore 12 di sabato 25 giugno. Un termine necessario affinché ci fossero i tempi necessari per inviare le comunicazioni ai presidenti di seggio interessati e dunque organizzare il voto per queste persone. In tutto si tratta di una ventina di casi, tutti segnalati all’amministrazione regolarmente entro le 12 di oggi, sabato. Da quell’ora in poi, per le motivazioni già indicate, non è più stato possibile e non sarà possibile in seguito accettare altre richieste”.
Sugli altri fronti, domenica 26 giugno i comaschi tornano a votare al ballottaggio per l’elezione del nuovo sindaco. I seggi saranno aperti dalle ore 7 alle ore 23. L’ufficio elettorale è aperto al pubblico per il rilascio delle tessere elettorali sabato 25 giugno dalle ore 9 alle ore 18 e poi domenica 26 giugno dalle ore 7 alle ore 23.
I Servizi sociali raccolgono le prenotazioni per organizzare il servizio di accompagnamento al voto delle persone disabili. Per richiedere il servizio si può telefonare al 335.7230056 fino a domenica mattina dalle ore 9 alle ore 12.