Solo pochi giorni fa le proteste dei pendolari per la chiusura – dal 25 dicembre al 2 gennaio – della linea ferroviaria Como-Lecco (qui il racconto). Poche ore dopo gli interventi dei politici (qui le loro parole). Oggi dunque l’attesa ripresa del servizio. Neanche il tempo di rimettersi in moto che il Comitato pendolari, da sempre molto attivo su questa tratta, con un tristemente ironico “Buon anno da Trenord”, annuncia una prima serie di disagi. E, avvisi alla mano, evidenzia come oggi, 3 gennaio, non siano stati previsti ben 8 treni. E, se a questi convogli soppressi, si aggiunge il “buco” di 4 ore, dalle 8.15 del mattino, durante il quale non viaggiano treni – altro elemento fortemente denunciato dai pendolari – ecco dunque che le proteste si ripresentano.
Sul sito di Trenord si sottolinea come “Per l’alto numero di assenze di capitreno e macchinisti legate alla pandemia, il servizio subisce una parziale riorganizzazione. La situazione è in costante evoluzione. Stiamo lavorando per riorganizzare turni di personale e servizio in modo da contenere i disagi”. Situazione ovviamente che ben mette alla prova qualsiasi servizio in questo periodo ma che su questa linea ha ripercussioni molto pesanti. E ciò che i pendolari da sempre lamentano, ovvero il disinteresse, si manifesta nuovamente.
Oggi in ogni caso, a partire dal convoglio da Molteno delle 7.23 di questa mattina e fino a quello di questa stasera delle 20.41 da Como, mancheranno all’appello 8 treni. Il tutto in attesa dell’elettrificazione della tratta. A pagina 110 del documento del Piano nazionale di ripresa e resilienza compare infatti l’opera, nero su bianco.