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Borghi (Lega): “Il lockdown non serve a nulla. Se non avessimo chiuso nel 2020, nessun risultato grave”

Il deputato e consigliere comunale a Como per la Lega, Claudio Borghi, ha suscitato un vespaio ieri sera, ospite della trasmissione di La7 “Piazzapulita” condotta da Corrado Formigli.

Borghi, in sostanza, ha dichiarato che il lockdown attuato in Italia durante le fasi culminanti della pandemia non serve sostanzialmente a nulla.

 

A sostegno, il parlamentare ed esponente salviniano a Palazzo Cernezzi, ha citato uno studio condotto da quattro professori dell’Università di Stanford, in California, secondo cui le chiusure nei vari Paesi del mondo dove sono state attuate non avrebbero prodotto alcun significativo beneficio sulla diffusione del virus.

Lo stesso studio, però, secondo il professor Crisanti – anch’egli ospite – sarebbe già stato sconfessato anche dagli stessi autori.

Tornando alla posizione sui lockdown, Borghi ha affermato che “da una parte io ho la certezza del danno economico”, lasciando intendere che invece con le chiusure non vi sarebbe alcuna sicurezza di contenimento reale di morti e contagi; e poi – incalzato espressamente da Formigli – il parlamentare ha affermato che se l’Italia non avesse mai chiuso da febbraio 2020 a oggi “probabilmente non sarebbero stati gravi i risultati”.

Crisanti ha replicato che “la nullità di quello è stato detto si commenta da solo, non voglio aggiungere altro”.

Alla domanda se la posizione sui lockdown fosse personale o esprimesse anche quella della Lega, Borghi ha poi replicato che “Salvini la pensa come me” e poi, in un parallelo con la situazione drammatica del Brasile guidato da Bolsonaro, Boghi ha ripetuto che “per popolazione, hanno meno morti dell’Italia”.

Il giornalista Mario Calabresi, in studio, ha definito “sconvolgente” il discorso dell’esponente leghista.

QUI SOTTO LA PUNTATA DI PIAZZAPULITA: DAL MINUTO 29.26 LE PAROLE DI BORGHI

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7 Commenti

  1. “Se mio padre fosse un tram, girerei gratis per la città!”. Sono affermazioni quelle di Borghi che possono essere fatte perché non è possibile smentirle e soprattutto non serve a nulla smentirle. Ma se guardiamo più in là dei nostri confini, vedremmo che in Brasile, dove il presidente Bolsonaro ha sbeffeggiato chi lo invitava al lockdown, la situazione è ancora tragica. Nel Regno Unito, Boris Johnson è tornato rapidamente sui suoi passi dopo aver dichiarato quanto oggi dice l’Onorevole Borghi e in Svezia, all’iniziale scelta di tenere aperto e di attendere la naturale immunità di gregge, sono seguite una serie di disposizioni restrittive per contrastare l’epidemia e la conseguente mortalità.
    Non è sconcertante la dichiarazione. C’è chi ha perfino proposto “Romagna mia” patrimonio dell’umanità. Fa impressione il provincialismo di persone istruite e intelligenti come l’Onorevole Borghi che pur di rendersi simpatico a chi vede i problemi del proprio “particulare” in provvedimenti emanati a difesa della collettività, spara affermazioni non argomentate e soprattutto che non serve a nulla argomentare.

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