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Borgovico vecchia, spunta l’accordo: Ztl dopo le 19 e un solo weekend al mese. “Obiettivi condivisi”

Borgovico chiusa (nelle sere dei weekend estivi) sì, o Borgovico chiusa no? Borgovico chiusa nì, diciamo così.

Questo sembra essere il risultato dell’incontro tenutosi martedì tra referenti dell’associazione Borgovico Street, promotrice della proposta di chiusura che tanto è piaciuta anche all’assessore Marco Butti, e un gruppo di residenti contrari, invece, a questa modalità.

Obiettivo dell’incontro, va detto, non un muro contro muro ma trovare strategie comuni che potessero accontentare le esigenze di chi sogna una via, almeno ogni tanto, senza auto e piena di vita e quelle di chi vuole che i clienti continuino a raggiungere i negozi in auto o, cosa lecita, non vuole ressa sotto casa.

“Dopo la presentazione del progetto di limitazione al traffico presentata dall’associazione “Borgovico Street”, il 30 giugno, si è svolta la tanto attesa riunione che ha visto come protagonisti le tre categorie che rappresentano la via: residenti, commercianti e professionisti con il supporto e la mediazione di Confesercenti. Un dialogo acceso in modo particolare da parte dei residenti, esasperati da schiamazzi che regolarmente si prolungano fino alle 6 del mattino, ma con alla base un principio condiviso: trovare strategie comuni, insieme, per il benessere di tutti gli attori coinvolti”, dice Giada Pappalardo, titolare di un’attività nella via e portavoce della “falange moderata”.

Ed ecco le modalità di chiusura della strada che hanno trovato consenso da ambo le parti, partendo dall’esclusione unanime di una pedonalizzazione definitiva della via: “Una eventuale ZTL dovrà partire non prima delle ore 19 per permettere ai negozi e studi professionali di poter essere facilmente raggiunti da fornitori e clienti. E in ogni caso si è condivisa l’idea di un solo weekend al mese”, si legge nella nota. A cui si aggiunge “maggiore supporto e sollievo ai residenti che reclamano il diritto alla quiete notturna. Insomma, un nuovo punto di partenza basato sul dialogo e sul rispetto reciproco”.

Una chiusura parziale, quindi, per un paio di weekend o poco più da qui alla fine dell’estate che, però, può rappresentare un buon inizio per capire cosa si potrà fare anche in futuro per questa via. E di certo un bell’esempio di condivisione e rispetto delle esigenze di tutti.

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